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Under 16 A-B

Battono Roma, Inter e Milan e vincono uno Scudetto leggendario: l'Atalanta è nella storia!

Michieletto è devastante, Isoa irreale: le pagelle della finalissima

Matteo Steffanoni, Riccardo Nova

UNDER 16 A-B, ATALANTA • Matteo Steffanoni e Riccardo Nova celebrano lo Scudetto più bello di sempre

L'Atalanta è Campione d'Italia per la prima volta nella sua storia. Mai nessuna Under 16 nerazzurra era riuscita nell'impresa compiuta dai ragazzi di Gambirasio, che si prendono la lode battendo il Milan in rimonta. Il gol di Tartaglia illude il Diavolo dopo soli 11 minuti, ma l'Atalanta è viva e sbatte solo contro un Longoni che sembra insuperabile. Sembra, appunto: perché ad inizio ripresa si fa rubare palla da Michieletto e regala il pareggio. Da lì in poi è assolo Isoa: il centrale decide la finale con due colpi di testa e rende inutile il gol di Lontani del 3-2. 

LE PAGELLE

ATALANTA

Leto 7.5 Smanaccia con sufficienza il pallone messo dentro da Valenta che poi si trasforma nel 3-2 di Lontani. È colpevole e lo sa: sventando un potenziale pericolo ne ha causato uno sicuro. 
Rinaldi 8 Alza da capitano la coppa più luminosa di tutte: è il primo atalantino a farlo.. Un viaggio durato un anno e terminato con il più classico dei lieto fine. Il suo nome è già nella storia.

Cojocaru 7.5 Soffre la velocità delle ali del Milan, ma tiene botta fino alla fine. 
Isoa 10 Manda il Diavolo all'inferno con due stacchi di testa "divini". Si prende la finale da solo, sorpassando il Milan grazie alle sue doti fisiche fuori dal comune, un lusso per l'età e per la categoria. (36' st Modonesi sv)
Araboni 8 Se gliel'avessero detto qualche mese fa... fino a gennaio giocava coi dilettanti nella Virtus Ciserano Bergamo, ora è protagonista e titolare di una finale Scudetto storica con la maglia dell'Atalanta. (27' st Regonesi sv)
Gasparello 9 Se a Zingonia ti chiamano "Gasp" devi avere un'intelligenza calcistica fuori dal comune. Se a questo ci abbini due piedi da artigiano della qualità, il piatto per un futuro da Serie A è completo. 
Colombo 8.5 Dopo 3 minuti crea la prima palla gol su cui Longoni si supera. Poi abbina resistenza e quantità per tenere botta contro i tre esterni che si avvicendano su quella fascia (Tartaglia, Plazzotta, Zaramella). Conclude con i due cross - bellissimi - sulla testa di Isoa. Sullo Scudetto nerazzurro c'è tanto di suo. 
Steffanoni 7.5 Sempre posizionato bene, sempre attento e mai in affanno. Per Gambirasio è imprescindibile.
Michieletto 9 Dzeko sei tu? Ha la 9 sulle spalle ma lo trovi ovunque. Spazia su tutto il fronte d'attacco ricamando palloni prestigiosi da servire ai compagni. Usa bene il fisico, principalmente come sponda. Quando poi Longoni si addormenta è letale nel punirlo e pareggiare i conti. (42' st Martano sv)
Damiano 8.5 Fa tutto bene e poi spreca. Si costruisce un paio di palle gol nel primo tempo ma è troppo lezioso per punire uno Campione d'Europa come Longoni. La sensazione è che il ragazzo si farà: il tempo è dalla sua parte.  
Nova 8 Ottima partita da tutto fascia sinistra: copre quando il Milan si fa sotto, ma non ha paura ad avanzare nelle trequarti avversaria. (27' st Bolis sv)
All. Gambirasio 10 Vince il primo Scudetto della sua storia e della storia dell'Under 16 dell'Atalanta eliminando le favorite Roma, Inter (reduce da due Scudetti, in semifinale) e Milan in finale. Si regala la gioia più bella valorizzando un gruppo di ragazzi che farà tanta, tanta strada. 

MILAN

Longoni 6.5 Ultimo mese da sali scendi: tocca le stelle con l'Europeo Under 17 parando di tutto contro l'Inghilterra, ma si fa male e salta la finale. Poi torna in rossonero e ne prende 5 dai connazionali Cama e Coletta. In finale Under 16 fa un primo tempo da mostro e poi si addormenta sul gol di Michieletto che fa partire la rimonta dell'Atalanta. 
Nolli 7 Ottimo in fase di spinta, accompagna le azioni offensive del Milan con qualità. È pulito e preciso nei cross, in compenso soffre un po' Damiano quando scappa alle sue spalle.
Tartaglia 7.5 Sblocca la finale dopo soli 11' bissando la rete siglata alla Sampdoria in semfinale. Non aveva ancora segnato in stagione: ha scelto il momento migliore per farlo. 
Pandolfi 6 Si fa saltare in testa da Isoa due volte in occasione dei due gol del centrale atalantino. Colpevole. Fin lì non aveva fatto neanche una brutta partita. 
Vechiu 6.5 Primo ammonito del match: questo lo condiziona, in particolare quando Damiano scappa. 
Cullotta 6.5 Duella con Michieletto, e lo tiene a distanza dalla porta. Nel secondo tempo va più in difficoltà e il suo Milan affonda. Il suo passaggio all'indietro mette in difficoltà Longoni che perde il duello col 9.
La Mantia 6 Esce sconsolato, calciano la sua panchina. Deluso dalla sua prova e dal momento della squadra che ha appena subito il 3-1 di Isoa dopo essere andata in vantaggio. 
18' st Valenta 7 Entra e subito è protagonista del gol che riapre la partita. Sgasa sulla fascia e mette in mezzo un pallone che Leto non trattiene e Lontani ribadisce in rete. 
Arnaboldi 7 Giostra la manovra, proponendosi spesso al limite dell'area per triangolare.(41' st Ibrahimovic sv)
Lontani 7.5 Può spaccare la partita in qualsiasi momento, ma è contenuto bene dal trio difensivo di Gambirasio. Quando però la palla è in area ed è vagante la fa sua: sfrutta l'errore di Leto e firma il 3-2 che dà speranze al suo Diavolo. (34' st Rajakovac sv)
Lupo 7 Ha il potere di fermare il tempo. Poi di farlo ripartire. L'imprevedibilità è la sua cifra stilistica, la qualità il marchio di fabbrica. Trova spesso la giocata ad effetto ma non i compagni pronti a sfruttarla.
18' st Pisati 6.5 È un 2009, vuole iscrivere il suo nome in questa finale ma non trova spazi.  
Plazzotta 6.5 Si fa vedere largo a destra, ispirando qualche azione in contropiede ma senza pungere più di tanto. Le qualità le ha, da lui ci si aspetta qualcosina in più. 
18' st Zaramella 7 Un secondo dopo il suo ingresso, al primo pallone toccato, ispira il gol del 3-2 di Lontani aprendo sulla fascia per Valenta.

All. Baldo 7 Comanda la finale per 40', poi qualcosa si rompe. L'Atalanta ha numerose palle gol e il 3-2 è anche stretto. La difesa a zona sui calci d'angoli non lo premia e viene punito dalla fisicità di Isoa che svetta su Pandolfi.  

ARBITRO Buzzone di Enna 7.5 Ammonisce quando deve, non deve prendere decisioni scomode e amministra la finale Scudetto al meglio. Dicono che un arbitro faccia bene quando non si vede. Se è così, la sua partita è egregia. 

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