Under 16 A-B
24 Giugno 2024
ATALANTA UNDER 16 A-B • Vincenzo Damiano, 16 anni compiuti lo scorso 7 maggio, durante la festa Scudetto della Dea
Quanto tempo serve per cambiare una vita? Difficile dirlo, anzi impossibile. Può volerci un secondo, un minuto, un'ora. Possono volerci giorni, settimane o anni. E quanto tempo è servito per cambiare quella di Vincenzo Damiano? Tutto molto più semplice: tre giorni. Probabilmente quelli emotivamente più difficili da gestire, sicuramente i più belli della sua vita. Venerdì 22 giugno, ore 20:45 circa: diventa Campione d'Italia. Lunedì 24 giugno, ore 16:30 circa: firma il suo primo contratto da professionista. 67 ore e 40 minuti incandescenti: cominciati con il triplice fischio della finale contro il Milan che consegna lo Scudetto Under 16 alla sua Atalanta, conclusi con un "autografo" che lo lega a Bergamo per i prossimi tre anni. Un sogno che si avvera, un premio meritato dopo una stagione da star assoluta della squadra diventata Campione d'Italia contro ogni pronostico. E anche l'ennesima conferma - se mai ce ne fosse bisogno - della grande attenzione che la società, da sempre molto attenta sull'argomento, ripone verso i giovani di casa propria.
Non quelle di Rocco Hunt e Luché, ma quelle della fisica. Più che infrante, distrutte. Anche in finale, con accelerazioni e giocate da vero e proprio numero 10 (e pazienza per quel miracolo di Longoni a negargli l'1-1). Ma, soprattutto, in un campionato dominato tecnicamente. Condito da 21 gol e reso ancora più saporito da 18 assist. Un'incidenza del 43% che dice tanto, se non tutto, su quello che Vincenzo è stato per la squadra dei classe 2008 e per il suo allenatore, Alessio Gambirasio. Che lo ha coccolato, lo ha fatto rendere al meglio e ha raccolto frutti importanti. In 30 presenze, Damiano ha partecipato infatti a 39 gol sugli 89 totali segnati dalla squadra: in pratica, in ogni gol dell'Atalanta c'è una mezza firma di "Vincenzino". Che ormai a Bergamo è di casa, e che di Bergamo vuole fare la sua casa. I primi calci al pallone fin da piccolissimo al Real Arzano, poi a 6 anni il passaggio alla Calcio Azzurri di Torre Annunziata, nel 2018 lo scouting della Dea che lo porta in nerazzurro. E con la maglia dell'Atalanta Damiano si consacra: 13 gol con l'Under 15, poi i 21 di questa stagione. Numeri - soprattutto quelli di quest'anno - non scontati per un talento che non fa esattamente la prima punta (il vero centravanti è il compagno di reparto Michieletto, con cui si completa alla perfezione), ma che è stato capace di prendersi pure il primo posto della classifica cannonieri del Girone B e diventando poi, con le fasi finali, il miglior marcatore della categoria (in regular season solo Forte della Sampdoria, con 20 gol, ha fatto meglio di lui). Oltre che il miglior calciatore per media minuti/gol: Damiano ne segna uno ogni 84 minuti. Tradotto, con lui in campo l'Atalanta parte sempre da 1-0.
ATALANTA-MILAN UNDER 16 A-B • Vincenzo Damiano con papà Domenico e mamma Rosa: bacio di famiglia alla coppa dello Scudetto
Partiti da Sant'Antimo in provincia di Napoli, il posto in cui Vincenzo è nato e cresciuto: 330 chilometri e 4 ore di viaggio per arrivare nelle Marche. All'andata con il cuore in gola, al ritorno con la testa decisamente più serena. Arrivati a San Benedetto del Tronto in pullman, scatenati con canti e cori durante la partita, emozionati e festanti quando il loro Vincenzino è uscito dalla stadio per abbracciare tutti quanti. Papà Damiano e mamma Rosa ovviamente in prima fila, ma non soltanto. Anche perché su quel pullman, i parenti non erano esattamente quattro ma molti, molti, di più. La sorella Fabiana, zio Vittorio - che per Vincenzo è sempre stato un vero e proprio punto di riferimento fin da quando era piccolo - e zia Maria, una specie di seconda mamma. Poi i cugini, i nonni, gli amici che dal Rione 219 si sono sobbarcati mezza giornata di viaggio per andare a sostenerlo da vicino. E lui, emozionato, li ha ringraziati e abbracciati. Uno per uno.
ATALANTA-MILAN UNDER 16 A-B • Vincenzo Damiano al centro tra genitori, parenti e amici arrivati in pullman fino a San Benedetto del Tronto per vedere la finalissima
Una data - il 22 giugno 2024 - da portarsi dietro per sempre, appunto. Una data, quella della conquista di uno Scudetto incredibile, che rimarrà scolpita per sempre nella sua storia personale. E che rimarrà scolpita anche sui social, ai quali Vincenzo ha affidato le sue emozioni: «Ricordo ad inizio stagione quando nessuno credeva in noi… nonostante ciò abbiamo pensato solo a lavorare, sudare, combattere ma lo step decisivo è stato quando abbiamo capito che non siamo solo una squadra ma una famiglia. Abbiamo cambiato le carte in tavola, abbiamo fatto di tutto per conquistare ciò che abbiamo conquistato da soli con il nostro potenziale senza aiuto di nessuno ed è così che si vedono le vere squadre come noi siamo. Ringrazio tutti, i miei compagni, la società e soprattutto lo staff che ci ha seguito per ben due anni mi sento parte di una vera e propria famiglia. È stata una stagione fantastica sia a livello personale che ovviamente di squadra perché scusateci siamo Campioni d'Italia. 22/06/2024 una data che porterò sempre con me. Se ancora non vi è chiaro siamo i fottuti Campioni d'Italia».