Under 15 A-B
29 Giugno 2024
UNDER 15 GENOA: Michele e Jacopo Sbravati, padre e figlio
Marche. Ascoli. Stadio Cino e Lillo del Duca. Finale Scudetto. Roma-Genoa. È il sommario. Subito verso la fine, il penultimo capitolo. Baldo Di Marino, Gioele Giammattei, Alvin Zekaj. Cinquanta metri, meno di venti secondi. Uno, due, tre. Ripartenza fulminea e rimonta completata. Quindi la chiosa, Giampaolo Bonifazi con la coppa al cielo. Capitano della Roma, romano dalla nascita, romanista doc. Libero accesso agli psicodrammi.
Il papà in tribuna, immancabile. The last dance, l'ultima in maglia Genoa. Quell'azione la segue in silenzio, sembra irreale. La testa da sinistra a destra, il pallone che viaggia veloce da nord a sud, velocità di palla alla Jannik Sinner. Entrerà in porta. Il figlio in campo, il condottiero. The last dance? L'ultima con Mattia Brizzolari e compagni? «Devono essere orgogliosi di loro stessi e continuare a giocare con questa stessa voglia, passione e umiltà: sono un gruppo fortissimo - spiega a Figc.it subito dopo il triplice fischio - e sono certo che si prenderanno una rivincita». Virgolettato eloquente. Contava il giusto ieri, conta il giusto oggi.
Il padre è Michele, il figlio è Jacopo. Sono Michele e Jacopo Sbravati. Responsabile del settore giovanile il primo, allenatore il secondo. Genoa nel cuore, calcio nelle vene. Da sempre. E quel 25 giugno nel destino. Per sempre. «C'è molto rammarico, i ragazzi hanno dimostrato di avere cuore e grande spirito di squadra. Mi sento di dire che hanno giocato 'da genoani veri'. Non posso che ringraziarli perché, in questi due anni, sono stati incredibili». Sempre il figlio, sempre Jacopo. E ancora parole eloquenti. Conta sempre il giusto, ma che dire del futuro?
Si racconterà di un prima e un dopo. Anzitutto per Sbravati junior, pronto per il grande salto in Primavera. È tutto apparecchiato. Da vice-Campione d'Italia troverebbe i Campioni d'Italia, quindi i classe 2006, freschi di Scudetto sotto la giurisdizione di Gennaro Ruotolo. Sarebbe la risposta a tutte le domande. Erano parole d'addio? Erano parole d'addio. Ma chissà se quello ai classe 2009 non possa essere un semplice «arrivederci».
Diversa, opposta la situazione per Sbravati senior. Questione di ore, giorni, settimane. Si lascerà alle spalle la sua Genova direzione Torino, sponda bianconera. Sarà il nuovo responsabile del settore giovanile della Juventus. In valigia 16 anni sulle rive del mar ligure, ma soprattutto tre Scudetti. 2010, 2021 e 2024, l'ultimo, il più recente e uno dei più clamorosi, vinto giusto qualche giorno fa allo stadio del Conero di Ancona. Gennaro Ruotolo in panchina, lassù in tribuna, immancabile, Michele Sbravati. Il penultimo ballo, comunque un mese di giugno coi controfiocchi. Esistono addii giusto un filo peggiori.