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Copa America 2024

Lautaro fa impazzire l'Argentina, l'eroe del Venezuela è un ex Udinese: Serie A-show in Copa America

Tutto sulla seconda giornata del torneo, dalla presenza del Presidente viola Commisso all'esordio di Suárez

Rocco Commisso

COPA AMERICA ARGENTINA • Il Presidente della Fiorentina Rocco Commisso presente al MetLife Stadium di New Jersey per seguire Argentina-Cile

«Llorarás y llorarás, sin alguien que te consuele» (Piangerai e piangerai, senza qualcuno che ti consoli). È la salsa, del loro concittadino Oscar D'León, che ascoltano negli spogliatoi i giocatori del Venezuela al termine della gara con il Messico. I tifosi Aztecas dopo appena dieci minuti di gioco, sul punteggio di 0-0, già intonavano degli insoliti 'olè' ad ogni passaggio completato dai loro beniamini. Alla fine il destino non è stato carino con loro. Arrivano quindi le prime matematiche qualificazioni, come quella dell'Argentina del capitano dell'Inter Lautaro Martínez, sempre più decisivo, e se inizialmente i motivi per seguire la Copa America potevano essere semplicemente eventuali exploit in ottica di mercato o possibili infortuni - ovviamente non sono mancati - dei 22 'italiani' convocati, ora le questioni di culto cominciano a moltiplicarsi.

LA SECONDA GIORNATA DI COPA AMERICA

GRUPPO A

PERÙ-CANADA 0-1

Il Perù gioca come non mai e, alla fine, perde come sempre. La Blanquirroja si dimostra dominante, ma Lapadula fa capire il perché del basso minutaggio con il Cagliari. Lapagol ora è soltanto Lapa. Va sottolineata la spumeggiante prestazione di quello che a gennaio, secondo alcuni giornali messicani, sembrava essere un osservato speciale in casa Inter, vale a dire il centrocampista dei Pumas Piero Quispe. Proprio Quispe viene sacrificato al 14' del secondo tempo, quando il Perù rimane in 10 per un ingenuo fallo di Araujo e di lì a un quarto d'ora il Canada passa in vantaggio, sfruttando l'unica disattenzione avversaria. A nulla servono gli ultimi tanghi di Paolo El Barbaro Guerrero e di Christian Aladino Cueva, perché i Canucks trovano la loro  storica vittoria in Copa America. L'assistente arbitrale Panjoj, sentitosi male nel corso del primo tempo per il forte caldo, ora sta bene e non è in pericolo di vita.

Nel prossimo incontro il Perù sarà chiamato a un impensabile miracolo con un Argentina già qualificata e che, a detta del ct Scaloni, scenderà in campo con le riserve.

CILE-ARGENTINA 0-1

La nazionale cilena non trova parcheggio e si trova costretta a lasciare il bus nella propria area di rigore. Messi è quindi obbligato a inventare da fuori e, comunque, riesce a scheggiare il palo. Sorte simile per la conclusione di Nico González nella ripresa, che colpisce la traversa. Peccato, forse si sarebbe visto Nico reinterpretare l'iconico Topo Gigio di Riquelme al presidente del Boca Mauricio Macri. Già, perché al Met Life Stadium del New Jersey c'è anche il presidente della Fiorentina: Rocco Commisso. Quindi pareggio? No, perché Lautaro Martínez è il subentrante di lusso di questa competizione e a tre minuti dalla fine qualifica la sua Albiceleste ai quarti, facendo impazzire l'Argentina.

Nel prossimo incontro il Cile proverà a sorprendere più di un continente, beffando un Canada ormai a un passo dalla storia.

CLASSIFICA GRUPPO A: Argentina (6), Canada (3), Cile (1), Perù (1).

GRUPPO B

ECUADOR-GIAMAICA 3-1

Ci siamo. Ecco la favola: il primo storico gol dei Reggae Boyz in una Copa America. Ci pensa The Beast (La Bestia) Michail Antonio a entrare nel mito della sua Giamaica. Nonostante ciò a vincere è l'Ecuador, con una rete dalla linea di fondo di Hincapié, un rigore del gioiello da 12 milioni Páez e il primo centro in nazionale per Minda. La Giamaica, complice il risultato dell'altra partita del girone, vede quindi svanire ogni possibilità di accedere alla fase successiva. La favola dei Reggae Boyz si spegne praticamente subito dopo il «C'era una volta...».

Nel prossimo incontro l'Ecuador avrà la possibilità di conquistare il passaggio ai quarti ai danni di un Messico piegato e sul punto di spezzarsi.

VENEZUELA-MESSICO 1-0

A Parma possono stare tranquilli perché Osorio è sempre più dominante, ma i veri protagonisti di questo spettacolo pirotecnico sono altri. Il primo è El Rey Salomón Rondón, che esattamente come il Re Salomone nella letteratura apocrifa piega al proprio volere le anime dei demoni messicani, dominando in lungo e in largo nella metà campo avversaria e convertendo all'11' della ripresa la rete dal dischetto che porta in vantaggio il Venezuela. Il secondo è l'ex Udinese Rafael Romo, che nei minuti di recupero diventa il primo portiere venezuelano a parare un rigore in Copa America, diventando l'eroe di un popolo. Mai gioco di parole fu più azzeccato: «Stappate quello buono, la Vintotino è matematicamente ai quarti».

Nel prossimo incontro il Venezuela sarà chiamato a mettere la ciliegina sulla torta con una Giamaica ormai fuori dai giochi.

CLASSIFICA GRUPPO B: Venezuela (6), Ecuador (3), Messico (3), Giamaica (0).

GRUPPO C

PANAMA-STATI UNITI 2-1

Psicodramma statunitense. Flo Balogun spiega immediatamente perché l'estate scorsa fosse uno dei nomi più caldi del calciomercato, con un sinistro da fermo degno del miglior Álvaro Recoba. Poi? Poi Weah si fa espellere in maniera scriteriata per un colpo proibito e subito dopo arriva il pareggio del Panama. A quel punto fra le fila dei padroni di casa cominciano a crescere dubbi, ansie e paure. Veri e propri mostri come la pressione di essere gli anfitrioni e di dover rispettare le aspettative di un pubblico entusiasta. Infatti, a sette dalla fine arriva il definitivo 2-1 dei panamensi. Insomma, due campioni come il sopracitato Balogun e Captain America Pulisic in una competizione schizofrenica come la Copa America non bastano

Nel prossimo incontro il Panama avrà la ghiotta opportunità di toccare quota 6 punti, approfittando di uno scontro con una Bolivia che ora non ha più ufficialmente voce nel capitolo «passaggio del turno».

URUGUAY-BOLIVIA 5-0

Calma. Non è questa la partita da cui trarre conclusioni estreme sull'Uruguay del Loco Bielsa. Certo, quando in una partita che termina 5-0 si vedono 5 diversi marcatori è difficile non cedere a certe facili tentazioni. Fortunatamente c'è anche altro di cui parlare. Uno dei momenti più romantici del torneo: l'esordio del Pistolero Luis Suárez. Dopo 456 giorni Suárez torna a vestire i colori della Celeste, toccando quota 138 presenze in nazionale. Minuto 34 della ripresa, Lucho si alza dalla panchina e si toglie la pettorina per vestire nuovamente la 9 dell'Uruguay. Boato del pubblico. Al momento dell'ingresso gli iconici incisivi - ben noti a Chiellini - sono in primo piano sul sorriso che gli irradia il volto. Lo stesso che aveva a 24 anni, quando vinse per la prima e unica volta la Copa America.

Nel prossimo incontro l'Uruguay già qualificato dovrà vedersela con degli Stati Uniti che, per passare il turno senza pensare al risultato dell'altro campo, dovranno unicamente cercare di portare a casa i 3 punti.

CLASSIFICA GRUPPO C: Uruguay (6), Stati Uniti (3), Panama (3), Bolivia (0).

GRUPPO D

COLOMBIA-COSTA RICA 3-0

Lo sentite? È il borbottio del caffè che sale nella moka di Luis Díaz e compagni. I Cafeteros lanciano un messaggio importante ai vicini di casa e del girone, rifilandone 3 al Costa Rica. Il Red Devil Díaz apre le marcature e lo segue l'ex Spurs Sánchez, che regala alla Serie A un instant classic: esultanza con la panchina e maglia, verso le telecamere, del compagno Jhon Lucumí, seduto sugli spalti per un problema alla coscia sinistra. Il centrale del Bologna se ne accorge e prima indica il compagno, poi annuisce con la testa e si batte sul petto, dove c'è ovviamente lo stemma della sua Nazionale. Chiude i giochi Córdoba, grazie al 30° assist con la Colombia di James Rodríguez, il 3° nel torneo.

Nel prossimo incontro ci sarà finalmente il primo vero big match del torneo: Colombia-Brasile. Ci si gioca il 1° posto in classifica, ma non solo. Per non dover guardare il risultato dell'altro campo la Seleção dovrà quanto meno strappare un pareggio.

PARAGUAY-BRASILE 1-4

Per la Canarinha si prospetta l'ennesima serata colma di rimpianti. Alla mezz'ora di gioco infatti Paquetá sbaglia completamente la battuta di un calcio di rigore: sinistro troppo chiuso e palla che finisce col fare l'occhiolino al palo, infrangendosi sul fondo. Il Paraguay potrebbe - ed effettivamente ci prova - chiudersi dietro per contenere le nuove e accese mareggiate verdeoro, se non fosse che Vinicius Jr. è semplicemente il primo candidato al Pallone d'oro. Viene servito in profondità e imbuca la rete che scrolla di dosso ogni dubbio, non solo dalle spalle dei tifosi. Raddoppia Sávio Vini fa doppietta, poi, Paquetá si redime dagli 11 metri e Andrés Cubas, ex Pescara, segna il gol della bandiera.

Nel prossimo incontro un Paraguay ormai senza più possibilità alcuna di accedere ai quarti dovrà provare a evitare di perdere largamente con il Costa Rica, che per accedere ai quarti ha bisogno di vincere 4-0 senza che la Seleção segni in un'ipotetica sconfitta con i Cafeteros

CLASSIFICA GRUPPO D: Colombia (6), Brasile (4), Costa Rica (1), Paraguay (0).

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