Lutto
10 Luglio 2024
REGGIANA - Stefano Guerra aveva vestito la maglia granata tra Serie C1 e Serie B dal 1988 al 1991
Una vita nel calcio, quello di periferia, quello in cui si doveva faticare, della Serie B e C di una volta, per nulla paragonabili alle medesime categorie odierne, ricche di giocatori poco inclini alla lotta e in molti casi già arrivati. Una vita che successivamente era stata dedicata al lavoro e al volontariato. E per una triste fatalità ha trovato la sua tragica fine Stefano Guerra, difensore di fascia che ha conosciuto la seconda e la terza serie tra gli anni '80 e i primi anni '90 vincendo anche una Coppa Italia di Serie C ai tempi del Lanerossi Vicenza nella stagione 1981-1982, per poi ottenere una storica promozione in Serie B con la Reggiana di Giuseppe Marchioro nel campionato 1988-1989. Aveva 62 anni ed è stato protagonista di un calcio dove per farsi strada occorreva ottenere i successi quelli veri, sul campo. Sotto forma di promozioni e campionati vinti.
Ormai in pensione dopo la fine dell'attività di calciatore e di bancario, Guerra è stato punto da un'ape venerdì 5. Subito sono stati attivati i soccorsi, ma l'ex giocatore ha avuto una reazione allergica (era già stato salvato una volta in passato) e non ce l'ha fatta dopo 3 giorni di ricovero all'ospedale di Reggio Emilia. La città in cui era rimasto a vivere anche dopo la fine della propria carriera di calciatore che principalmente lo aveva visto militare in 4 squadre. Originario di Verona, l'ex difensore era nato nel 1962 e aveva iniziato la sua carriera nell'Audace San Michele, poi il passaggio al Vicenza e il debutto in prima squadra.
Il cordoglio del Lanerossi Vicenza tramite i propri canali ufficiali social per la scomparsa di Stefano Guerra
Le sue prime apparizioni in biancorosso risalgono alla stagione 1981-1982, in cui il club neo retrocesso dalla Serie B si piazzo 3° in campionato e vinse anche la Coppa Italia di terza serie. L'organico diretto da Giancarlo Cadè comprendeva giocatori del calibro di Alessandro Renica, Luigi Delneri e Massimo Briaschi. Nella stagione successiva fu invece 4° posto ed ecco affacciarsi in prima squadra un futuro campione che rispondeva al nome di Roberto Baggio, che si consacrò nella stagione successiva, in un team che comprendeva altri giocatori che poi sarebbero diventati volti noti della Serie A come Eligio Nicolini e Alberto Briaschi.
Anche la Reggiana ha ricordato Stefano Guerra, in maglia granata per 3 stagioni, a fine carriera fermatosi a vivere proprio a Reggio Emilia
Il Lanerossi sta per tornare in Serie B (lo farà nel 1985), ma nel frattempo termina l'avventura di Guerra in Veneto, con il trasferimento a Prato in Toscana. Per lui 4 campionati in biancoazzurro con una Serie C2 vinta al primo colpo (1984-1985) e 3 buone stagioni in Serie C1. A seguire il trasferimento alla Reggiana (1988) e la terza serie vinta al primo colpo in una squadra che mise in mostra un giovane spilungone in attacco come Andrea Silenzi, poi attaccante di Serie A con il Torino e con il Napoli. Un'esperienza vincente ma non particolarmente fortunata per il classe 1962, che si infortunò nella prima stagione per poi restare e giocare da comprimario le 2 successive di serie cadetta.
Nel 1991 riecco il ritorno a Prato per chiudere la carriera con 2 ultime stagioni in Serie C2, chiudendo proprio con un'altra promozione in Serie C1. Successivamente aveva iniziato a lavorare come dipendente bancario in filiali della zona di Reggio Emilia, città nella quale si era stabilito a dine carriera, senza però perdere i contatti con il mondo del pallone. Indubbiamente già sinceri e intensi di quelli degli ambienti calcistici attuali. Poche settimane fa, ad esempio, aveva partecipato ad un evento insieme ai compagni della promozione del 1989. Alla notizia della sua scomparsa, poco dopo le 18 di martedì 9, sono stati molti i messaggi di cordoglio di ex compagni, addetti ai lavori e amici.