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18 Luglio 2024
CALCIOMERCATO SERIE C • Papa Mamadou Seck sarà un nuovo difensore dell'AZ Picerno
Una volta era il sogno brasiliano, oggi più che mai è ancor di più quello africano. L'ideale di diventare un calciatore è ormai la massima aspirazione di ogni bambino del Continente Nero, di tanti ragazzi che viaggiano per cambiare vita, per approdare in Italia e provare a realizzarsi in Europa come uomini e come sportivi. In fin dei conti è stato ed è forse tutt'ora questo anche il sogno di Seck Papa Mamadou, uno dei tanti giovani che ha visto esplodere la Golden Age del Senegal fino al sogno Coppa del Mondo, consecutivamente raggiunto nel 2018 e nel 2022. Lui è però solo uno dei pochi ragazzi che ce l'ha fatta, o meglio, che ce la sta facendo passo dopo passo, sacrificio dopo sacrificio, con un solo obiettivo nel mirino. Un ragazzo passato dai campi in terra battuta dei campionati provinciali torinesi e che ora si appresta ad esordire con il Picerno in Lega Pro.
Seck nasce il 7 settembre del 2000 a Louga, in Senegal appunto, ma arriva in Italia solo nella primavera del 2015. La destinazione è Torino, precisamente il quartiere multietnico Barriera di Milano, luogo d'accoglienza perfetto per molti africani appena trasferitisi nel Bel Paese. Prima che la stagione volga verso la conclusione, Seck si presenta al campo d'allenamento del Barcanova, in Via Occimiano: accompagnato dal padre, molto elegante per l'occasione, incuriosisce subito per le scarpe indossate, delle particolari sneakers nero-dorate. La peculiarità è che, vista l'attività del padre nell'ambito calzaturiero, Seck cambierà scarpe stravaganti ogni giorno, stando alle testimonianze dei compagni di squadra dell'epoca. Ma tornando a parlare di calcio, Seck inizialmente desta qualche perplessità tecnica, pur dimostrando doti atletiche fuori dal comune. Tanto che, vista la partecipazione al successivo campionato provinciale con un organico da ampliare, il ragazzo viene integrato nel gruppo e portato nel ritiro di Luserna San Giovanni dell'agosto successivo.
Seck non parla l'italiano, nemmeno una parola, e non si capisce bene che ruolo faccia. Gli allenatori dell'epoca, Alfredo Pancioli e Marcello Marasco, decidono di schierarlo come attaccante, visto il buon atletismo, e di fargli qualche allenamento individuale di tecnica di base. Nella prima amichevole estiva, Seck parte dalla panchina, ma gli bastano 15 minuti per incidere una volta entrato sul terreno di gioco: al primo pallone toccato scatta in profondità bruciando la difesa avversaria e sorpassa il portiere con un dolce scavetto.
La prima stagione è comunque di adattamento, sia culturale che tecnico, e per Seck lo spazio negli Allievi/B resta comunque limitato. Il suo ruolo diventa quello di attaccante di movimento nel 4-4-2 classico, ma spesso da subentrato a partita in corso.
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La stagione successiva, 2016-17, riparte nuovamente all'insegna del ritiro estivo con il Barcanova, questa volta a Cogne. Il nuovo allenatore è un volto assai conosciuto ad oggi, l'attuale allenatore della CBS, Miles Renzi, alla prima esperienza in panchina.
Per Renzi, Seck non è un attaccante, bensì un difensore. Il senegalese viene subito testato come centrale arretrato nella difesa a 4, ma qualcosa non torna. L'alternativa buona diventa il 3-5-2, il ruolo perfetto è quello di braccetto sinistro, posizione che svolterà la carriera di Papa Mamadou.
In quella stagione risulta essere uno dei migliori difensori dell'intero panorama Allievi Provinciali, se non il migliore, tanto da attirare le attenzioni dell'Atletico Torino, squadra ai vertici dei campionati regionali. La chiamata di Alessandro Malagrinò stuzzica il difensore, che lascia il Barcanova dopo due intense stagioni e si appresta ad un'esperienza di livello superiore sulla carta. Tuttavia, la stagione successiva con la Juniores Regionale di Via Palatucci non sarà affatto semplice, tra risultati non all'altezza delle aspettative e alcuni infortuni che limiteranno l'avventura di Seck.
Papa Mamadou non demorde, il suo sogno è vivere giocando a calcio. Grazie anche all'assistenza di un procuratore, nel 2019 si trasferisce in Croazia, dove giocherà per 5 anni; quindi nel 2024 in Slovenia, affrontando in entrambi i casi la Seconda Divisione nazionale. Due esperienze professionistiche molto utili per il ragazzo appena ventenne, utili per costruirsi come giocatore e per condire il proprio curriculum, fino alla chiamata di pochi giorni fa. In Lega Pro è il Picerno, squadra lucana della provincia di Potenza (Girone C), ad interessarsi al duttile difensore e ad offrigli un contratto, divenuto ufficiale con la firma apposta nella giornata di mercoledì 17 luglio. Non una chiamata qualsiasi: il Picerno è infatti reduce da un sesto posto in campionato, con Playoff perso al secondo turno solo contro il Taranto. La giusta squadra ambiziosa da cui quindi ripartire nel calcio italiano, per provare quella scalata iniziata tanti anni fa da una piccola ma storica società torinese.