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Rivoluzione Italia con Zeroli e Co: il futuro della nazionale è nelle mani del Milan Futuro

Si torna alle vecchie tradizioni: nessuno è inamovibile e tutti sono indispensabili, così l'Italia può tornare come negli anni 2000

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ITALIA UNDER 19 • Kevin Zeroli e i tanti talenti di casa Milan possono trascinare l'Italia che verrà

La figuraccia della nostra nazionale maggiore agli europei è ancora una ferita aperta e tutti gli italiani hanno avuto una sola voce comune per dissociarsi dalla formazione azzurra, giudicata "irriconoscibile". Ma se gli uomini di Spalletti non ci hanno dato giustizia, al posto loro ci hanno pensato i ragazzi dell'Under 19, impegnati agli europei in Irlanda del Nord. 

La giovanissima squadra condotta da Bernardo Corradi, pur uscendo contro la Spagna in semifinale, terminando il match con più possesso e più passaggi completati, ha stupito tutta Europa confermando l'enorme potenziale del vivaio italiano. Il tecnico della selezione azzurra sta mettendo in vetrina tanti giovani in rampa di lancio, abbinando i risultati alla crescita dei giocatori. Nelle vittorie contro Norvegia e Irlanda del Nord, oltre alle qualità dei singoli, si è vista una squadra competitiva in ogni ruolo, che ha permesso al tecnico senese di cambiare un intero 11 di partenza nell'ultima partita dei gironi contro l'Ucraina, poi persa 3-2.

Questo sistema ha consentito di creare un gruppo unito, versatile e con diverse qualità, mandando un forte messaggio agli spettatori: «tutti sono importanti e nessuno è indispensabile». Un po' come nel mondiale del 2006, che ha visto compiere rotazioni importanti in ogni zona del campo: Totti, Gilardino, Filippo Inzaghi, Del Piero, Iaquinta, Toni, tutti ugualmente importanti nella cavalcata Azzurra.


BARTESAGHI E MAGNI A DARE SPINTA

Alcune società si stanno già leccando le dita ammirando i propri piccoli beniamini e la squadra che può vantarsi di essere una delle più partecipi sotto questo punto di vista è il Milan, che ha i migliori calciatori di questa spedizione azzurra ed è l'unica ad avere 5 convocati. Come cambierebbe il volto della nazionale e cosa andrebbero ad aggiungere i protagonisti in questione alla ciurma di Spalletti?

Iniziando dalle posizioni arretrate troviamo subito Davide Bartesaghi, terzino sinistro classe 2005 e promessa rossonera, con alle spalle un'ottima stagione in Primavera condita da 8 partite in prima squadra, (di cui una in Champions League), numeri imporanti per la sua età. Davide tra i pari età ha dimostrato di essere una forza della natura e garantisce fisicità e spinta offensiva alla squadra. Nella nostra nazionale un esterno basso come lui potrebbe tornare utile già a partire dal prossimo mondiale, nel 2026.

Dall'altra parte della fascia è presente Vittorio Magni, classe 2006, che sotto la guida di Abate ha giocato l'intera stagione sulla fascia sinistra pur essendo destro, ma in questi europei si è comunque impegnato nella corsia di destra dimostrandosi più che duttile e fornendo anche un assist.

ZEROLI PATRIMONIO DELL'UNESCO 

Andando a salire nella zona del centrocampo incontriamo un'altro milanista, stavolta parliamo di Kevin Zeroli, talento cristallino che a Milanello viene osservato ormai da tempo e a cui dovrebbero bastare solo le ultime "limature" per vederlo definitivamente in Prima Squadra, con cui ha fatto 4 presenze nell'anno appena passato. L'europeo ha confermato il potenziale del classe 2005, che con 2 gol in 3 partite si è confermato uno dei migliori del torneo. Adesso Fonseca e Bonera hanno in mano un possibile crack da gestire alla perfezione. Riassumendo: Inserimenti, finalizzazione, ritmo e stazza, sembra veramente essere il pezzo mancante dell'Italia in questi europei che, chissà, potrebbe rendersi protagonista nel prossimo mondiale, quando Kevin avrà già compiuto 21 anni.

CAMARDA È IL FUTURO DELL'ITALIA. DIEGO SIA HA I NUMERI DEL CAMPIONE

Arrivando nella zona offensiva non si può non fare il nome di Francesco Camarda, che pur giocando sotto età di 2 anni non sembra sentire la differenza. Una doppietta da vero rapace d'area nel match contro l'Irlanda del Nord che lo eleva nuovamente tra i giovani talenti più forti del mondo, che ha già scritto il record di più giovane esordiente nei top-5 campionati europei. Se continua così ha tutto per diventare il nuovo centravanti dell'Italia in futuro e l'esperienza in Serie C al Milan Futuro sicuramente lo formerà ulteriormente. Francesco sta già migliorando nei punti deboli, lavorando tanto nel legame con il resto della squadra: in questo europeo ha avuto ben il 90% di passaggi completati nella propria area, impegnandosi nell'abbassarsi e dare appoggio alla manovra dei compagni.

Lui ama giocare fra le linee avversarie e agisce da supporto per la punta per circumnavigare i difensori e creare spazi alle sue spalle: si tratta di Diego Sia, giovane pupillo della Primavera del Milan, che è stato uno dei più prolifici di questa stagione andando in doppia cifra e formando anche 4 assist. Non è stato uno dei più brillanti in questi europei, ma le sue qualità sono indiscutibili e non si vede l'ora di rivederlo all'opera sui campi.

La performance dell'intera formazione di Corradi è stata sicuramente positiva, ma se calcoliamo solo la fase realizzativa, ben 4 gol e 1 assist sono arrivati da piedi rossoneri e questo è un indizio sul quanto il Milan stia lavorando bene nel settore giovanile. Dopo tanti anni di "ItalJuve" e l'Europeo dell'"ItalInter" chissà se, nei prossimi anni, ci sarà spazio per l'"ItalMilan": il merito va dato anche all'ex tecnico della Primavera Ignazio Abate, che ha messo tutti nelle condizioni di rendere al meglio. Solo il tempo ci dirà quanti di questi gioielli sfonderanno le porte del calcio che conta e l'esperienza che dovranno affrontare nel Milan Futuro, in Serie C, sarà uno dei test d'ingresso più importanti della loro carriera.

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