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Under 15 Serie C

La partita con più di 20 parate, il doppio salto in due anni, il personal coach: a 14 anni è il portiere del futuro

Mattia Fedele passa dalla Pergolettese alla Giana Erminio: «Entusiasta per questa nuova avventura: ho tanta voglia di vincere!»

A 14 anni passa da una professionista ad un'altra: la ricetta per giocare in porta al top

Mattia Fedele con il suo preparatore Leonardo Ziliani

A meno di un anno dalla firma con la Pergolettese, continua la crescita del talentuoso portiere 2010 Mattia Fedele tra le squadre professionistiche: dopo l'ultima stagione a difendere i pali dei cremaschi in Under 14, a luglio 2024 firma per il trasferimento tra le fila della Giana Erminio, che come di prassi getta le basi della sua Under 15 nazionale attingendo ai migliori giocatori in circolazione. L'obiettivo è disputare un campionato ai vertici, in un girone agguerrito, di cui è stato già pubblicato il calendario in data 30 luglio, che include trasferte importanti come quella con la Torres in Sardegna, con la Lucchese e il Pontedera in Toscana, con il Sestri Levante e la Virtus Entella in Liguria, con il Novara e la Pro Vercelli in Piemonte e con le solite corazzate lombarde (Albinoleffe, Alcione, Renate, Lecco, Pro Patria e la stessa Pergolettese): «Ringrazio la Giana Erminio per la fiducia che ha voluto dimostrare nelle mie qualità e garantisco il mio massimo impegno per essere un pilastro della nuova squadra, dove conosco quasi tutti i nuovi compagni dalle mie passate esperienze. Ho voglia di vincere!». 

TENACIA E DURO LAVORO

Qual è il segreto per riuscire a proseguire la propria esperienza di portiere in squadre professionistiche? Secondo Mattia, la differenza nella qualità di un portiere la fanno tenacia, mentalità e duro lavoro negli allenamenti: «Non bisogna aver paura di aggredire la palla in ogni modo in partita e non perdere mai la voglia di allenarsi e migliorare, lavorando sui propri punti deboli. Qualche anno fa mi rimproveravano di comunicare poco con i compagni ed è stato uno degli aspetti su cui mi sono concentrato nella scorsa stagione. Ho avuto poi la fortuna di incontrare alla Pergolettese un allenatore che ha impostato la squadra sulla costruzione del gioco dal basso e ho lavorato tanto con palla a terra, che mi ha permesso di crescere con entrambi i piedi, rinforzando quello debole con lunghe sessioni di calcio tennis tra noi portieri».

Ziliani insegna

IL PERSONAL COACH

Senza dimenticare il lavoro supplementare e di supporto che Mattia ha affrontato in varie sessioni durante tutto l'anno con Leonardo Ziliani, suo personal coach: «Nelle sessioni di allenamento di gruppo o individuali - racconta - lavoro soprattutto sull'intensità, dalla sessione i ragazzi devono uscire avendo sperimentato la fatica perché in questo modo possono migliorare la prestazione fisica in campo nelle varie azioni di gioco, quando al portiere è richiesto di scegliere la migliore giocata in un microsecondo e stando sotto la pressione che comporta il ruolo, dove il minimo errore può essere fatale. Per questo è fondamentale che ci sia anche una preparazione mentale, che costruisca sicurezza e convinzione nelle proprie capacità. E sono rinfrancato di vedere che il lavoro che ho impostato porta risultati in termini di crescita individuale e di reclutamento nelle migliori squadre dei ragazzi che seguo: pochi giorni fa un portiere 2005 trentino con cui ho lavorato per tutto l'anno ha trovato il suo ingaggio come titolare in una professionista siciliana».

Mattia Fedele firma per U15 Giana Erminio

NON MOLLARE MAI

Ziliani è stato portiere professionista in Italia e all'estero, dove ha appreso le tecniche più efficaci di allenamento dell'intensità e della resistenza, non ultimo l'allenamento sulla sabbia («Estremamente faticoso, ma anche molto formativo per mettere alla prova la propria convinzione»). Ma anche l'esplosività, che rappresenta una delle doti naturali di Mattia: «La mia migliore prestazione dell'anno scorso, a detta di compagni e società, è stata un'amichevole con la Cremonese: ho dovuto rispondere a oltre 20 conclusioni solo nel primo tempo e sono volato in tutte le direzioni per evitare il gol, riuscendoci in tutte le occasioni, eccetto una, quando alla fine del secondo tempo l'attaccante ha infilato un bolide a fil di palo dal mio lato lontano... l'ho sfiorata, ma non fermata. La parata che ricordo con più entusiasmo è stata su un colpo di testa ravvicinato da calcio d'angolo, con uno slancio di reni d'istinto l'ho messa fuori». Proprio questa forza esplosiva e l'istinto che nasce dalla passione possono essere considerati i suoi punti di forza: «Io trovo straordinaria anche la sua tenacia, la voglia di non mollare mai che vedo nei suoi allenamenti». aggiunge Ziliani. Perché non è semplice coniugare 3 allenamenti a settimana, almeno una partita e il rendimento scolastico, che ha permesso a Mattia di superare l'esame di terza media a pieni voti. Spostarsi alla Giana gli permette anche di essere più vicino a casa, riducendo i tempi di spostamento e aumentando quello a disposizione per lo studio: «Ho scelto il liceo scientifico sportivo, un giorno alla settimana ci dedicheremo ad una differente disciplina sportiva, praticandola, perché la scuola non va trascurata», concordano mamma Danila e il coach Ziliani. «Sarà l'anno decisivo in cui Mattia spiccherà il volo, ne sono convinta, grazie alla serietà e umiltà che gli ho voluto insegnare in questi anni di formazione» conclude Danila. «La qualità di un portiere è nella sua capacità di dare tranquillità alla squadra e al reparto difensivo con il suo coraggio e prontezza di riflessi. Sempre più il portiere sta diventando un regista del gioco, in grado di cogliere meglio gli spazi di attacco grazie alla sua visuale e integrandosi nella costruzione dell'azione. L'altezza non può diventare l'unico criterio di valutazione, portieri come Sommer, Pickford, Navas, Cragno sono fondamentali e un valore assoluto per le loro squadre pur non essendo dei colossi». Nelle parole dell'attuale portiere dell'Inter, forte dei suoi 17 clean sheet della scorsa stagione: «Per me non è importante quanto sia alto un portiere, così come i giocatori. Se non sei alto, devi fare le altre cose molto bene: il timing, l'esplosività, la forza, il salto, il coraggio. La mia qualità migliore? Sono importanti l'esplosività e la velocità di movimento coi piedi». Qualità che Mattia Fedele ha visto riconosciute in tutte le squadre che lo hanno visto difendere i loro pali.

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