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Coppa Quarenghi

È già la favola più bella! Prima vincono alla monetina, poi battono l'Atalanta e volano in finale

Il Bologna fa l'impresa e raggiunge l'Inter all'ultimo atto

È già la favola più bella! Prima vincono alla monetina, poi battono l'Atalanta e volano in finale

È storia. «Lo sai che è la prima partecipazione in assoluto?». Primo ingrediente. «E la storia della monetina di ieri?». Secondo ingrediente. Doveroso il focus. Un primo lancio nullo, con la classica "due Euro" che rimane in verticale sul sintetico. Un secondo lancio che vale la medaglia d'argento nel girone a scapito del Como, quindi il tagliando per partecipare alla gare delle migliori seconde classificate. Vinta.

«Ma il gol di Amico?». Terzo ingrediente, quello segreto. Per battere l'Atalanta (1-0), per mettere insieme una prelibatezza squisita. Un capolavoro. E per volare in finale contro l'Inter dei Campioni d'Italia. Si scrive Bologna, si legge... tante, troppe cose. Alle 19:30 l'appuntamento con la storia. Comunque andrà saranno applausi. 

AZIONI

Il primo tempo in due azioni. La prima, "what if" per eccellenza, è dell'Atalanta. E se... Davide Merelli non avesse centrato il palo? Intanto resta tutto il resto. Mica poco. Danza per Paesanti, primo capitolo. Paesanti per Magrin, secondo capitolo. Magrin per Giacchetti, terzo capitolo. Il quarto porta Merelli alla conclusione, lieto fine solo a metà. Un'azione che è un inno all'estetica: la tribuna apprezza e Panichella ringrazia. Difficilmente ci sarebbe arrivato. La seconda, emblematica per efficacia, è del Bologna. Tutto in verticale, un inno alla concretezza. E poi Amico, nato e cresciuto sulla trequarti, terra di mezzo tra centrocampo e attacco. Un destro che, stando ai fatti, non è né carne né pesce. Diverso il discorso sul veleno, presente in quantità industriali in ogni centimetro della sfera. Il risultato? Magoni battuto e Bologna (22'). Forse inaspettatamente, sicuramente meritatamente. Anche perché giusto un minutino prima Tatani, mix di tecnica e velocità, aveva sondato il terreno negli ultimi metri dell'area nerazzurra.

Il secondo tempo in un'azione. Confusa, infinita. Toglie il fiato un po' a tutti. Sicuramente al Bologna, a un passo dal vedersi recuperare il gol di vantaggio. E altrettanto sicuramente all'Atalanta, letteralmente a pochi centimetri dal sigillo che avrebbe significato calci di rigore. O forse anche qualcosina di più. Tre minuti all'ora "x". Raimondi calcia ma Capriz para, quindi ci prova Magrin. Bianchi la tocca leggermente, il pallone sbatte sul palo e rimane lì. Sembra un'eternità. Infine Masetti, l'uomo del destino. La spazza più lontano che può, quasi a grattare le vette dei monti della val Brembana. Un urlo emblematico, poi tre fischi che sanno di finale.

IL TABELLINO

ATALANTA-BOLOGNA 0-1
RETE: 22' Amico (B).
ATALANTA: Ghezzi, Danza, Tornaghi, Zanotti, Negretti, Damioli, Facchinetti, Giacchetti, Paesanti, Magrin, Giustacchini, Magoni, Grancini, Merelli, Fradegrada, Morgano, Moustatraf, Prendi, Ritacco, Raimondi. All. Previtali-Girasole. Dir. Arangio, Mari, Gandini, Di Galbo.

BOLOGNA: Panichella, Silipo, Cuomo, Fontanesi, Zaharia, Esposito A., De Ninno, Bianchi, Bennardo, Tatani, Albanese, Capriz, Yabre, Babboni, Ottani, Perugini, Botte, Esposito V., Amico, Masetti. All. Cristi. Dir. Mattiaccia, Ferragina, Zannarini, Tudisco, Piazza.

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