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Under 17 A-B

Il bomber del Toro entra e segna dopo venti secondi! Ripresa folle, quattro gol e un'espulsione

Falasca impiega pochissimo per trovare la doppietta contro il Parma! I granata sfiorano l'impresa, Muto illude

Under 17 A-B  • Gabriele Falasca entra e segna una doppietta contro il Parma, portando momentaneamente in vantaggio il Torino. Torino-Parma 2-2

Under 17 A-B • Gabriele Falasca entra e segna una doppietta contro il Parma, portando momentaneamente in vantaggio il Torino. Torino-Parma 2-2

È stata un'altalena di emozioni: prima il vantaggio avversario, poi la doppietta del subentrato che ribalta in dieci minuti la partita, poi la contro risposta, e nel mezzo un'espulsione. Tutto questo in un secondo tempo da montagne russe. Insomma, la prima dell'anno del Torino di Fabio Rebuffi contro il Parma al Valentino Mazzola di Orbassano è stata un su e giù di sensazioni. All'eurogol di Turolo, risponde, entrando dalla panchina, Falasca, che ha impiegato venti secondi per timbrare, addirittura per due volte. Ma il 'melodramma' arriva al 22' con l'espulsione di Sheji, che rovina i sogni del Toro, poi reso un illusione dalla rete da bomber di Muto.

STUDIO

Questa è la parola che descrive il primo tempo della partita, che si prospetta sin dall'inizio chiusa. Prova a spaccarla il Torino con l'individualità di Riccardo Sheij, che con qualche numero da illusionista prova a nascondere la sfera alla vista degli avversari. Allo stesso modo, dall'altro lato ci prova Francesco Arcuri. I Torelli si fanno notare concentratamente dalle parti di Giardino principalmente da calcio da fermo: prima al 12' con la traiettoria disegnata a rientrare dal mancino di Andrea Ballanti, che trova sul secondo palo Cantarella il quale non riesce ad angolare la conclusione aerea.

Il secondo tentativo lo creerà al 33' Luongo: il capitano guadagna la punizione dopo essersi fatto toccare irregolarmente da Fiorasi; lui stesso si incarica della battuta e cerca quasi un gol olimpico, bella la risposta di Giardino che alza la sfera sopra la traversa in volo d'angelo. Nel mezzo delle due occasioni sponda Toro, però, la più grande opportunità per sbloccare la gara, a favore del Parma: rinvio a metà di Cereser, i Ducali recuperano in fretta il possesso con il solito Arcuri, alza lo sguardo e vede Parafioriti tutto solo tra la difesa mal organizzata torinista; il 9 entra in area, finta di aprire il destro e poi incorcia, ma la palla si schianta sul palo, che salva il Torino al 25'. Inizia ad accendere il motore anche Dario D'Amico, che combina alla grande con un Opoku in crescita, pronto per un secondo tempo in cui una svolta sembra arrivare prestissimo.

SECONDO TEMPO DA URLO

Ed è così. 180' secondi dall'inizio della ripresa e il Parma colpisce con una botta clamorosa da fuori area di Turolo, che incrocia con il sinistro e segna un gol bellissimo, alla Dimarco. Dopo il gol, però, gli emiliani si disuniscono e i palloni persi a centrocampo iniziando a diventare troppi. Rebuffi capisce il momento potenzialmente favorevole per il Torino e compie la coraggiosa scelta di fare entrare Falasca, creando così un tandem offensivo non da poco con Bonacina. L'imprecisione del Parma si riflette anche sui contrasti, che diventano falli: Odendo batte una punizione defilato sulla sinistra, la palla è ben tagliata dentro l'area dove sbuca la testa del neo entrato Falasca, che ci mette venti secondi per segnare. Mossa azzeccata. Anzi, azzeccatissima, perché il 20 si ripeterà circa 10' minuti più tardi. Colpisce sempre lo stesso asse: cambio di passo impressionante di Odendo che brucia sul posto Fiorasi, arriva fino in fondo e mette in mezzo un traversone rasoterra teso; Giardino ci arriva per un attimo ma non trattiene, poi in spaccata Falasca la pizzica dentro la rete. Ingresso clamorosa di Falasca, che poco prima ha rischiato di segnare anzitempo la doppietta propiziato da un uno-due perfetto con Luongo, Giardino gliela nega con un riflesso clamoroso, andando a levare la porta dal primo palo con una parata d'istinto puro con l'avambraccio sinistro. Per il Toro è un'altalena di emozioni, dopo il vantaggio arriva la beffa: Sheji dice qualcosa di non troppo carino all'arbitro che sente tutto e lo ammonisce, il 7 continua e Dossetto lo manda sotto la doccia. E il Torino si catapulta in 10. Contromossa di Bernardi, se Falasca entra benissimo, Muto non è da meno. Il vantaggio del Toro dura appena 4', fin quando Diallo lancia lungo sulla profondità Opoku, che supera quasi facilmente il difensore e, come Odendo, mette forte in mezzo la sfera; Muto parte alle spalle di tutti e da rapace d'area segna la rete del pari. Quattro gol nel secondo tempo: sintomo di stanchezza? Probabilmente, ma è anche sintomo di squadre offensive e quindi spettacolo.

I Torelli tengono duro, cercando sì di proteggere il risultato, ma provando anche a spingere quando e se possibile, aspetto da elogiare vista l'inferiorità numerica, ma alla fine non disprezzano un pareggio arrivato in modo rocambolesco. Qualche rimpianto per il Parma c'è, soprattutto dopo che Opoku, lanciato in solitaria dal solito Muto dopo un errore in disimpegno di Bianchi, si divora a tu per tu con Cereser il centro che sarebbe potuto valere il 2-3. Il Torino non riescono a fare 2 su 2 dopo il bel tris al Bologna, mentre i Crociati sono rimandati alla gara di settimana prossima, in cui affronteranno il Sassuolo in un derby tutto emiliano. Turno di riposo, invece, per i 2008 di Rebuffi, che avranno modo di sistemare del tutto la propria preparazione atletica.


IL TABELLINO

TORINO-PARMA 2-2
RETI (0-1, 2-1, 2-2): 2' st Turolo (P), 9' st Falasca (T), 20' st Falasca (T), 26' st Muto (P).
TORINO (3-5-1-1): Cereser 6, Cantarella 6.5, Cekrezi 6.5 (40' st De Lucia sv), Molon 6 (40' st Penkov sv), Bianchi 6, Amisano 6.5, Sheji 6, Ballanti 6 (8' st Falasca 7.5), Bonacina 6.5 (23' st Viani 6), Luongo 7, Odendo 7. A disp. Martena, Moretti, Turola, Pierro, Marangon. All. Rebuffi 6.5.
PARMA (4-4-2): Giardino 7, Fiorasi 6, Turolo 7 (39' st Berton sv), Diallo 6.5, Landini 6, Brizzi 6 (28' st Po 6), D'Amico 6.5 (39' st Caleffi sv), Bellofiore 6, Parafioriti 6.5 (14' st Muto 7), Opoku 6.5, Arcuri 6.5 (28' st Bucar 6). A disp. Cappellari, Bellini, Musiari, Maglione. All. Bernardi 6.
ARBITRO: Dossetto di Pinerolo 6.5.
COLLABORATORI: Trionfante di Torino e Marra di Torino.
AMMONITI: Sheji (T), Sheji (T), Bonacina (T), Fiorasi (P), Opoku (P), Caleffi (P).
ESPULSI: 22' st Sheji (T).
NOTE: Calci d'angolo 5-2 in favore del Torino.


LE PAGELLE

TORINO

Cereser 6 La sua miglior occasione è stato l'intervento miracoloso nel finale su Opoku che tiene in vita il Torino e sigilla il pareggio. Tuttavia, non è sempre preciso nei rinvii, che spesso sono centrali e facili per la conquista delle seconde palle a favore del Parma, che hanno poi portato ad importanti transizioni negative per la sua squadra.

Cantarella 6.5 Inizia come braccetto di sinistra nella difesa a tre di Rebuffi, ma quando nel secondo tempo viene spostato per qualche minuto sulla destra, dimostra le migliori letture e anticipi della sua partita.

Cekrezi 6.5 Rebuffi schiera inizialmente i due braccetti a piede invertito: per i primi istanti deve farci l'abitudine, poi quando capisce il da farsi si propone anche nella metà avversaria con diverse sovrapposizioni, che hanno portato anche a diversi cross dalle parti di Giardino.

Molon 6 Fondamentale il suo lavoro di filtro davanti alla difesa. Sono, infatti, molti i palloni recuperati in zone nevralgiche del campo, che allontana o ripulisce con calma. Pecca a volte di troppa fretta e alcuni passaggi non risultano precisi sul compagno.

Bianchi 6 Si prende due grossissimi brividi che per poco non si sono riversati in gol del Parma: il primo avviene dentro la sua area di rigore e regala il pallone a Brizzi, che non trova l'impatto con la sfera da ottima posizione; il secondo è ben più rischioso, smanaccia male la palla offrendola a Muto, che serve a sua volta Opoku il quale si lascia ipnotizzare da Cereser. Rimandato.

Amisano 6.5 Intraprendente. Da vera mezzala non si ferma al passaggio in verticale, bensì si sgancia e prova ad offrire una traccia con un inserimento in area. Roccioso anche nei contrasti dove non molla mai e resta sempre sulle caviglie dell'avversario.

Sheji 6 La sua partita comincia alla grande: tanti spunti personali interessanti, dribbling e numeri ubriacanti che mandano in tilt la difesa del Parma. Poi, il calo repentino nel secondo tempo.  Infatti, si compromette da solo la gara protestando all'indirizzo del direttore di gara, che non esita ad estrarre il secondo giallo che vuol dire espulsione. Questo episodio condiziona senza dubbio l'andamento del match e l'intero atteggiamento del Torino dopo il 2-1 a favore.

Ballanti 6 Prova ad offrire alla squadra la sua qualità, battendo tutti i piazzati con il suo mancino elegante. In campo si scambia continuamente di posizione con Luongo e, forse per questo, gli crea una leggera confusione, non riuscendo a trovare la posizione perfetta tra le linee.

8 ' st Falasca 7.5 20. Non è solo il suo numero di maglia, ma il conto dei secondi che gli sono serviti per timbrare il tabellino dei marcatori e far volare in vantaggio il suo Toro. La sua torsione aerea è da rapace d'area vero, come il secondo gol su cui non si arrende e va con tutto il corpo su quel pallone che vuole a tutti costi ribadire in rete.

Bonacina 6.5 Il primo tentativo del Torino verso lo specchio porta il suo nome, ma la difesa gli nega di trovare il gol all'inizio di partita. Rischia anche di segnare il gol dell'anno nel secondo tempo con una rovesciata pazzesca in stile Ronaldo sul cross di Sheji. Aiuta molto la squadra venendo incontro e provando a spizzare la palla di testa sui rinvii di Cereser. Gara di sacrificio, come è solito fare.

23' st Viani 6 Entra nel momento del bisogno e si fa trovare subito pronto, sapendo che dovrà correre il doppio visto che il Toro gioca con un uomo in meno. Tante sono state le sovrapposizioni sul lato destro del campo, giocando quasi a memoria con Luongo su quell'asse.

Luongo 7 Le sue giocate non sono mai scontate e il suo apporto è a dir poco prezioso: tutte le azioni manovrate passano dai suoi piedi, ricerca il pallone ovunque, anche abbassandosi fino alla linea della mediana. Ancora, quando il Toro è in difficoltà, guadagna falli su falli che fanno alzare il baricentro e concedono di respirare. Partita totale, non pensa mai per se stesso, ma per altri dieci.

Odendo 7 Quando vuole, diventa l'uomo più imprendibile di questo Toro. Quando vuole perché, dopo un primo tempo in cui assume un atteggiamento piuttosto pigro e passivo, nella ripresa si trasforma e trascina a suon di cavalcate (e assist) la squadra. Fiorasi non riesce più a tenerlo come faceva prima e quando Odendo lo punta, va in difficoltà, proprio come in occasione del 2-1, quando l'11 lo salta secco e regala il secondo dei passaggi vincenti della sua gara a Falasca, dopo il primo su punizione. 

All. Rebuffi 6.5 Non si fa intimorire dalla situazione momentanea di svantaggio e capisce il momento potenzialmente positivo. Infatti, chiama in campo Falasca che non lo delude e segna dopo pochi secondi il primo dei suoi due gol. Inoltre, riesce a caricare Odendo, che mostra la sua miglior versione di sé.  Non prevede, ovviamente, l'espulsione ingenua di Sheji, che gli compromette i piani e l'atteggiamento del Torino ne risente. Peccato, perché nel secondo tempo il Toro ha assunto una faccia più offensiva, sciolta e divertita. Da elogiare l'atteggiamento finale del Toro, che non si accontenta del pari e prova a segnare il gol vittoria.


PARMA

Giardino 7 Il vero protagonista di questa partita è senza dubbio il portiere dei Ducali. Sforna parate clamorose una dopo l'altra con una facilità quasi disarmante e tiene in vita il Parma, che sogna fino all'ultimo secondo di vincere una partita che sembrava compromessa. 

Fiorasi 6 Perfetto nel primo tempo, tanto far indietreggiare di parecchi metri il raggio d'azione di Odendo, poi lo stesso 11 granata lo mette in seria difficoltà quando lo punta. Non a caso, il 2-1 arriva proprio da un duello perso dal 2 parmigiano.

Turolo 7 Dimarco sarebbe fiero di lui. Segna un gol da cineteca: di prima con il sinistro e infilando quasi sotto il sette la sfera. Quando Sheji esce di scena gioca meglio, anche perché Viani ha una spinta diversa e dunque può interessarsi maggiormente alla fase offensiva. Nel momento migliore del Toro si sacrifica, giocando come centrale di sinistra in una difesa ad oltranza dalla linea a cinque

Diallo 6.5 Di testa è infermabile: vince tutti i duelli aerei con Bonacina quando Cereser cerca il compagno con i suoi rinvii, e davanti all'area è una protezione sicurissima su tutti quei palloni vaganti, che spazza senza fronzoli. Si occupa di cominciare dal basso l'azione con diversi lanci lunghi che spesso arrivano a destinazione, come quello su Opoku, che ha trasformato in una palla tagliata perfetta per il gol di Muto. 

Landini 6 Leggermente più timoroso con i piedi rispetto al compagno, anche quando viene puntato rischia di andare in difficoltà, ma se la cava facendo valere il proprio fisico.

Brizzi 6 Corre tanto, forse troppo. La sua partita si concentra sulla fase di non possesso, provando a schermare come e quanto possibile Luongo, che svaria molto sulla trequarti e non lascia punti di riferimento. La tanta attenzione in difesa, toglie un pizzico di brillantezza davanti, non a caso non sempre riesce a effettuare il passaggio in modo preciso.

28' st Po 6 Dà manforte alla manovra offensiva inserendosi in area. Intercetta di testa qualche traversone, ma senza mai impensierire la difesa granata.

D'Amico 6.5 Inizia piano e finisce forte. Cresce con il cronometro e il Parma, grazie ad alcune sue invenzioni, riesce a girare perfettamente il pallone da sinistra a destra. La manovra diventa più fluida e quando accelera fa paura, giocando in tandem con Opoku in una fascia mancina che diventa la zona più pericolosa dei Ducali. Rischia di segnare un gol che avrebbe portato il Parma anzitempo sul 2-2, ma non riesce ad angolare il tiro sul servizio di Bellofiore.

Bellofiore 6 Come il suo compagno di reparto Brizzi è molto attento in fase difensiva, ma Bernardi gli affida maggiori compiti offensivi, chiedendogli di occupare l'area e di lavorare il pallone tra le linee. Per poco non riesce a regalare un assist a D'Amico nel secondo tempo, ma il compagno non riesce a dare forza alla conclusione.

Parafioriti 6.5 Si muove molto e ricerca spazi da attaccare ed occupare. E proprio così che riesce a liberarsi dalla marcatura leggera del Torino nel primo tempo: sui suoi piedi arriva la prima vera occasione del match, Arcuri lo serve ma il palo evita che il pallone entri in rete. Dopo il legno si vede poco in campo, anche perché i Torelli crescono.

14' st Muto 7 Vede Falasca e non ci sta: entra e segna dopo pochi minuti con un inserimento in area alle spalle della difesa da vero centravanti, rimettendo in parità il punteggio. Da bomber ad assist-man, dato che per poco non regala il pallone vincente a Opoku valido per chiudere e vincere il match, ma Cereser resta in piedi fino all'ultimo e allontana.

Opoku 6.5 Rischia di essere devastante come al momento del gol di Muto, a cui regala l'assist dopo una sgasata fulminea sulla sinistra. C iò che gli è mancato è stato un pizzico di precisione soprattutto davanti alla porta di Cereser: capita sui suoi piedi la più chiara occasione per vincere la gara sul finale, ma il portiere lo ipnotizza.  

Arcuri 6.5 Se il secondo tempo è targato Opoku, il secondo vede la firma di Arcuri, presenza fissa nella metà campo avversaria con le sue avanzate verso la porta. Crea e costruisce diverse occasioni importanti per il Parma come il potenziale assist per il palo di Parafioriti. Odendo incorre in difficoltà nella marcatura e lui ne approfitta, sgusciando via come un coltello nel burro.

28' st Bucar 6 Doveva dare freschezza e qualità alla manovra, ma ai palloni che tocca non riesce mai a dare quella precisione che Bernardini ricercava in un momento di stanchezza collettiva.

All. Bernardi 6 La mossa di Muto ha ridato fiducia e tranquillità in un momento in cui ce n'era poca per via dei tanti, troppi palloni persi in centrocampo. Questa è la prova che un cambio offensivo può dare ordine alla manovra difensiva. 

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