Under 17 A-B
08 Settembre 2024
COMO-MILAN UNDER 17 A-B • Il gol, ma non solo, per Lucas Serraglia: è lui il migliore in campo per i lariani
Risposte e conferme. Le prime le cercava il Como dopo la sconfitta contro il Monza di settimana scorsa, le seconde le cercava il Milan dopo la goleada rifilata al Cagliari nel posticipo di lunedì. Risposte e conferme per avere la certezza di giocare un altro campionato di vertice. Risposte che arrivano, mentre per le conferme tocca tornare la prossima volta. Nel dettaglio. Le risposte del Como: il ko della prima giornata può essere catalogato come niente più che una partenza falsa, la squadra reagisce immediatamente e contro una squadra che è vice Campione d'Italia segna 4 gol - di cui tre solo nel primo tempo - mostrando muscoli, carattere e qualità. Le conferme del Milan: nell'immaginario rossonero quelle di poter arrivare ancora fino in fondo alla corsa Scudetto, e più nello specifico quello di capire veramente il valore del 9-1 dell'esordio. E qui la lettura è più difficile, ma giocando come fatto all'inizio della ripresa ai rossoneri nessun risultato è precluso. Risposte: Serraglia, Lebyad, Castelli e Licata per il poker lariano. Conferme: La Mantia, e di nuovo La Mantia. Sempre lui, ma stavolta non basta. Il finale è 4-2, con un gol da 40 metri (quello di Licata) a mettere il sigillo a una partita che si candida già ad essere una delle più belle di tutta la stagione. Quindi, semplicemente, grazie.
Quelli che mandano il Como nella stratosfera, quelli che - al tramonto del primo tempo - permettono ai lariani di arrivare all'intervallo con tre gol di vantaggio, quelli che certificano la bontà di una squadra che sa giocare, sa giocare bene ma soprattutto non ha paura di niente e di nessuno. Nemmeno di un Milan così, colpito dopo una mezzora ad altissimo ritmo ma tutto sommato equilibrata con tre gol uno dietro l'altro: gran lettura di Licata che soffia il pallone a Plazzotta e aziona la corsa di Lebyad, scambio con Piscitelli e cross all’indietro per Serraglia che con una finta lascia sul posto La Mantia e scarica alle spalle di Pittarella (1-0 al 32'); errore in alleggerimento di Pisati che consegna la sfera a Castelli, palla in profondità di prima intenzione per Lebyad e mancino vincente (2-0 al 40'); cross di Arioli, buco di Arnaboldi e palla a Piscitelli che anticipa Pittarella saltandolo con un pallonetto, sulla traiettoria c’è Castelli che col suo mancino non perdona (3-0 al 44'). Tutto il bello di un Como che aveva cominciato benissimo - Serraglia nello spazio per Lebyad, assist basso per Piscitelli che però calcia alto da posizione favorevole (3' st) - salvo poi farsi un po' ipnotizzare dal 4-3-1-2 rossonero, con Pandolfi che torna in cabina di regia al posto di Arnaboldi (spostato in difesa per le assenze di Vechiu e Valeri) e l'artiglieria pesante davanti con Pisati alle spalle di Zaramella e Lupo. Qualità tanta, possesso palla consistente, occasioni due: gioco di prestigio di Pisati che libera al tiro Lupo, destro basso che Manzi blocca senza problemi (21'); tiro-cross di Arnaboldi e palla che incoccia il palo, Zaramella arriva al tap-in ma mette fuori di un soffio (24'). Il tutto, prima della valanga comasca.
COMO-MILAN UNDER 17 A-B • Iacopo Canneti accerchiato dagli avversari
Quelli che rilanciano un Milan che sembrava morto e sepolto e che, invece, risorge all'inizio di un secondo tempo vissuto totalmente all'arrembaggio. Quelli che riportano in pista il Diavolo nonostante l'avvio fulminante del Como che sfiora il quarto gol - Iacovello pressa Arnaboldi sulla costruzione dal basso, il rimpallo premia Serraglia che va subito al tiro sfiorando il palo alla destra di Pittarella (1' st) - e infine quelli che ridanno senso a una partita già fin qui stupenda a livello di ritmo e intensità. Insomma, i cinque minuti che riaccendono la speranza dei rossoneri: cross di Tartaglia da sinistra, mezzo pasticcio della difesa lariana e palla che arriva sul destro di La Mantia che non sbaglia (2' st); rinvio di Pittarella, Zaramella si lancia in campo aperto bruciando Bernasconi e servendo a La Mantia una palla da buttare solamente in rete (4' st); invenzione di Plazzotta per Pandolfi, destro calibrato e conclusione che si infrange sulla traversa (7' st). L'inerzia sembra totalmente invertita rispetto al primo tempo, e allora Cicconi ci mette del suo: fuori Castelli e dentro De Nicolo, passaggio al 5-3-2 e ossigeno che il Milan non riesce quasi più a trovare se non con un'azione avvolgente avviata La Mantia e chiusa, dopo la rifinitura di Arnaboldi e Pisati, dallo stesso numero 7 che manda in porta Zaramella ma la conclusione dell’attaccante finisce alta (19' st). Sembra - di nuovo - l'episodio che spinge i ragazzi di Renna verso il pareggio, e invece è di fatto l'ultima palla gol per un Milan che si impantana in un assalto finale che non solo non porta a nulla, ma nel quale arriva anche il quarto gol dei padroni di casa: sul rinvio di Pittarella, Licata calcia di prima da 40 metri con un piattone chirurgico e chiude la partita sfruttando anche l'aiuto del palo (45' st). Una perla, a chiudere una partita bellissima. Soprattutto per il Como.
COMO-MILAN 4-2
RETI (3-0, 3-2, 4-2): 32' Serraglia (C), 40' Lebyad (C), 44' Castelli (C), 2' st La Mantia (M), 4' st La Mantia (M), 45' st Licata (C).
COMO (4-3-1-2): Manzi 6.5, Canneti 6.5, Arioli 7, Licata 8 (49' st Conte sv), Epifani 7, Bernasconi 6.5, Piscitelli 7 (38' st Reffo sv), Iacovello 6.5, Lebyad 7.5 (38' st Leggio sv), Castelli 7.5 (12' st De Nicolo 7), Serraglia 8 (49' st Cirasella sv). A disp. Della Cristina, Villa, Mastriani, Clementi. All. Cicconi 7.5.
MILAN (4-3-1-2): Pittarella 6, Nolli 6.5, Tartaglia 6.5 (38' st Valenta sv), Cullotta 6, Arnaboldi 6, Pandolfi 7 (29' st Pinessi 6), La Mantia 7.5, Plazzotta 6.5, Zaramella 6.5, Pisati 6.5, Lupo 6 (1' st Angelè 6.5). A disp. Bianchi, Lo Monaco, Grassini, Agresta, Ibrahimovic. All. Renna 6.
ARBITRO: Cavalleri di Treviglio 6.5.
ASSISTENTI: D'Orto di Busto Arsizio e Monelli di Busto Arsizio.
ESPULSO: 50' st Canneti (C).
AMMONITI: Castelli (C), Serraglia (C), La Mantia (M).
COMO
Manzi 6.5 Si fa perdonare un'uscita così così sul primo gol di La Mantia con un intervento da mani nei capelli su Valenta nei minuti di recupero. Va basso sul rasoterra del milanista e tocca con la punta delle dita e mette in corner: se si fosse tagliato le unghie prima della partita non l'avrebbe presa.
Canneti 6.5 Anima e cuore, come sempre. Prima come terzino di una difesa a quattro, come come laterale a tutta fascia. Chiude con un cartellino rosso, forse severo, una prestazione di enorme generosità.
Arioli 7 Il solito tuttofare, lo trovi in due o tre ruoli diversi e pensi che sia impossibile che sia soltanto uno. E invece è sempre lui. Onniscente.
Licata 8 Un gol che si ricorderà per tutta la vita, un destro di prima intenzione da 40 metri con quel sano pizzico di follia che sta nella testa dei grandi giocatori. Ed è solo l'apice di una partita perfetta. (49' st Conte sv).
Epifani 7 Chiusure, diagonali, palle alte. Quando si alza il livello della battaglia si fa trovare pronto.
Bernasconi 6.5 Le buone non sempre bastano, e il capitano sa sempre cosa fare.
Piscitelli 7 Contributo al gol di Serraglia, assist per Castelli e il solito movimento continuo a devastare la difesa avversaria. (38' st Reffo sv).
Iacovello 6.5 Grande prova anche per lui: pressione, aggressività, senso tattico e buon piede.
Lebyad 7.5 Il gol di Serraglia arriva da un suo strappo che lo porta a duettare con Pako prima di arrivare sul fondo, il 2-0 è tutta farina del suo sacco. Fulmini e saette. (38' st Leggio sv).
Castelli 7.5 Il suo livello di pensiero è roba da acquolina in bocca. Gioca di prima e sempre con precisione, imbuca per Lebyad la palla del 2-0, quando gli arriva la palla sa già cosa deve fare e questo fa la differenza.
12' st De Nicolo 7 Quando serve battagliare e blindare il risultato, ecco De Nicolo. Entra subito dopo i due gol del Milan e ridà sicurezza a tutto il reparto.
Serraglia 8 Signore e signori, in piedi, c'è Lucas Serraglia. Partita mostruosa, corre dappertutto e segna il gol che apre il poker con una giocata da urlo: finta su La Mantia e destro fulminante. Centrocampista box to box, si distingue anche per alcuni recuperi preziosi. (49' st Cirasella sv).
All. Cicconi 7.5 Serviva una risposta? Eccola. La qualità con i tre gol nel primo tempo, il carattere quando il Milan la riapre e serve soffrire, il cuore quando Licata segna il gol del weekend. Applausi.
MILAN
Pittarella 6 I tiri semplici sono tutti suoi, sui gol non può nulla se non sull'ultimo, quando sbaglia il rinvio e consegna la palla del 4-2 a Licata.
Nolli 6.5 Grande propulsione, anche se la battaglia con Arioli non è delle più semplici.
Tartaglia 6.5 Il migliore della difesa, sia per come crossa che per come spinge nella ripresa. (38' st Valenta sv).
Cullotta 6 Non è la giornata di gloria di una retroguardia messa in difficoltà da Lebyad e Piscitelli. Ma di errori grossi non ne fa.
Arnaboldi 6 Avvio di gara strepitoso, con chiusure da difensore vero. Poi va un po' in apnea, si riprende nel finale quando c'è da guidare l'arrembaggio.
Pandolfi 7 Qualche metro indietro rispetto alla partita col Cagliari, ma sempre con la medesima efficacia. Chissà come sarebbe finita senza quella traversa… (29' st Pinessi 6).
La Mantia 7.5 È l'uomo più rappresentativo di questo Milan e si vede bene il perché: in due minuti rimette in piedi una partita che sembrava andata.
Plazzotta 6.5 Luci e ombre, dal pallone perso che porta al gol di Serraglia alle varie palle di qualità servite ai compagni.
Zaramella 6.5 Sbaglia un paio di gol, ma mette lo zampino sulla partita con l'assist per il 3-2 di La Mantia.
Pisati 6.5 Anche lui alterna cose positive ad altre negative come il passaggio all'indietro che spiana la strada al duo Castelli-Lebyad. Però un paio di giochi di prestigio dei suoi rimangono negli occhi.
Lupo 6 Un destro basso che Manzi controlla è la sua miglior giocata.
1' st Angelè 6.5 Buon ingresso per piglio, gamba e personalità. Si piazza in fascia e cerca di dare supporto alla fase offensiva e l'impatto è ottimo.
All. Renna 6 Primo tempo da incubo, inizio di ripresa da squadra vera. Sfiora un paio di volte il 3-3, e chissà cosa sarebbe stato…
ARBITRO
Cavalleri di Treviglio 6.5 Partita durissima, qualche errorino lo commette e ci mancherebbe altro con questi ritmi e con il diluvio a rendere tutto più difficile. Forse il cartellino rosso a Canneti è un po' severo, ma il tasso di difficoltà del match era altissimo e può aver pagato anche un po' di stanchezza. Ampiamente sufficiente.