Primavera Tim Cup
12 Settembre 2024
Primo turno preliminare, superare l'Avellino: fatto. Secondo turno preliminare, battere il Cittadella: fatto. Accedere quindi al tabellone principale della Primavera Tim Cup, fatto. Testare la forza della squadra in vista del campionato che comincia sabato, fatto anche questo. Infine, mettere in mostra i propri gioielli: manco a dirlo, fatto. Il Renate si guadagna i trentaduesimi di finale contro il Bologna (formazione di Primavera 1) con due ottime prestazioni, guarda con fiducia a un campionato che lo mette subito di fronte - e in trasferta - a un Venezia che sarà tra le squadre favorite del Girone A ma soprattutto si gode un Alessandro Pellegrino già tirato a lucido. Il talento ex Enotria ha impattato la stagione nel migliore dei modi. Ottima partita con l'Avellino, semplicemente mvp contro il Cittadella e tanta voglia di far diventare questa stagione - lui che ha anche già collezionato 3 presenze in Serie C… - quella del definitivo salto di qualità. E se questo è l'inizio, ci sarà da divertirsi.
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Dopo l'Avellino, quindi, il Renate passa anche il secondo turno preliminare e accede al tabellone principale battendo 3-1 il Cittadella con anche un gol di Alessandro: «Abbiamo fatto un'ottima prestazione - le parole di Pellegrino nell'immediato post partita - soprattutto nel primo tempo abbiamo fatto una grande partita e avremmo potuto anche segnare qualche gol in più. Adesso ci aspetta il Bologna e si inizia a fare sul serio…». Due gol nel primo tempo (il primo proprio di Pellegrino, il secondo di Marchetti) e uno a inizio ripresa (di La Ruffa) sembrano far dormire sonni tranquilli, poi la reazione del Cittadella che con il gol del 3-1 mette un po' di pepe alla ripresa: «Nel secondo tempo - continua il classe 2005 - eravamo un po' stanchi e ci siamo abbassati molto, il gol del 3-1 poteva riaprire la partita ma abbiamo retto bene e gestito nella maniera giusta il finale di gara. È stata una buona prova da parte di tutti, sono molto contento».
Non solo il gol e una partita da migliore in campo per il talento ex Enotria, ma anche due occasioni a fine primo tempo sulle quali il portiere del Cittadella, Rossi, si è superato: «Ho fatto due errori perché avrei potuto chiudere la partita già prima dell'intervallo, però ho cercato di non pensarci e di andare avanti a giocare». Cosa che gli è riuscita benissimo, visto che comunque poi la partita è finita nella maniera giusta per le Pantere. Il tutto, in un ruolo non nuovo ma sicuramente inusuale per Pellegrino, schierato esterno alto a destra nel 4-2-3-1 studiato per l'occasione da Gianluca Savoldi: «È un ruolo in cui mi trovo bene, l'ho fatto poche volte ma avevo fatto gol anche contro l'Alessandria, quindi bene così: sono soddisfatto di come ho giocato, ora l'importante è continuare su questa strada». Infine, il grande dubbio sul secondo gol. Marchetti che calcia a rete, un difensore che salva nei pressi della linea di porta (ma con la palla sicuramente dentro), il tap-in di Pellegrino che - senza sapere né leggere né scrivere - ribadisce in rete. Gol di Marchetti o di Pellegrino? «Bella domanda, io nel dubbio l'ho buttata dentro. Ma non è importante che sia mio o di Mattia, l'importante è che abbiamo fatto gol e che la squadra abbia vinto». Come quelli veri.