Chi sono i giovani leoni che hanno calcato il prato dell'iconico Bentegodi? La sfida tra Hellas Verona e Torino, terminata 3-2 per i granata, ha regalato non solo le emozioni del 1° posto in classifica per il Torino, ma anche uno sguardo verso il futuro. Mister Paolo Vanoli, con un occhio attento al vivaio, ha lanciato tre giovani promesse negli ultimi minuti del match: Gvidas Gineitis, Ali Dembelé e Ben Njie. Ma chi sono questi ragazzi e cosa possono portare al Torino in questa stagione?
GVIDAS GINEITIS: IL FARO DEL CENTROCAMPO Il primo a entrare in scena è stato
Gvidas Gineitis. Il centrocampista lituano, già noto ai tifosi granata per il suo esordio sotto la guida di
Ivan Juric la scorsa stagione, è stato gettato nella mischia al 67' al posto di
Ilic. Gineitis ha subito mostrato di che pasta è fatto, contribuendo alla tenuta del
centrocampo e dimostrando una maturità tattica sorprendente per la sua età. Con il rientro di
Vlasic, il suo minutaggio potrebbe ridursi, ma mai dire mai. La mediana di
Vanoli è ricca di opzioni, ma Gineitis potrebbe ritagliarsi il suo spazio grazie alla sua freschezza e alla sua capacità di adattarsi a diverse situazioni di gioco.
ALI DEMBELE: IL JOLLY DELLA DIFESA Ali Dembelé, classe 2004, è entrato in campo al minuto 82, sostituendo Walukiewicz. Cresciuto nel
vivaio granata e con un passato al Venezia, Dembele è un difensore centrale che può giocare anche come terzino destro. La sua versatilità lo rende una risorsa preziosa per Vanoli, soprattutto in un modulo che richiede difensori capaci di adattarsi rapidamente. Tuttavia, la
concorrenza è spietata: con giocatori come
Coco, Masina e
Maripan davanti a lui, Dembele dovrà lavorare sodo per guadagnarsi un posto fisso in squadra.
BEN NJIE: UN DEBUTTO LAMPO Il
debutto di
Ben Njie è stato fugace ma significativo. L'ala svedese del 2005 è entrata al 92' al posto di Samuele Ricci, con l'obiettivo di tenere alta la squadra negli ultimi istanti del match. Njie ha mostrato subito grande determinazione, ma il suo inserimento in prima squadra presenta due problematiche: il modulo del
Torino, che prevede due punte e non ali, e le gerarchie ben consolidate con
Zapata e
Adams titolari. Tuttavia, il suo
talento è innegabile e potrebbe trovare spazio in situazioni particolari o in caso di
infortuni.
LA SFIDA CONTINUA Il
Torino di Vanoli ha dimostrato di avere un
vivaio di grande qualità e di non temere di lanciare i
giovani in partite importanti. La
sfida contro l'
Hellas Verona è stata solo un assaggio di quello che questi ragazzi possono offrire. Con il campionato ancora lungo e ricco di imprevisti, non è escluso che vedremo ancora Gineitis, Dembelé e Njie protagonisti. Tra i tre, Gineitis sembra essere il più
promettente. Il suo ruolo di centrocampista gli permette di accumulare minuti e, con un po' di fortuna, anche
bonus preziosi. Dembelé e Njie, invece, potrebbero avere meno spazio a causa della forte
concorrenza, ma sono comunque nomi da tenere d'occhio per il futuro.