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Terza Categoria

Prima il gol poi l'infortunio, l'asso brasiliano ex Serie A inizia in salita tra i Dilettanti

Un viaggio tra sogni, vicissitudini e la passione per il calcio: la storia di un attaccante che a 45 anni è ancora in campo

ZETA MILANO TERZA CATEGORIA - JEDA

ZETA MILANO TERZA CATEGORIA - JEDA

Chi avrebbe mai pensato che un calciatore di alto livello come Jeda, con oltre 100 presenze in Serie A, avrebbe calcato i campi della categoria più bassa del mondo dei Dilettanti? Eppure, il calcio è fatto anche di questi incredibili ritorni alle origini, di storie che sanno di passione pura e di sfide inaspettate. E il brasiliano ex Lecce e Vicenza è ora in forza allo Zeta Milano in Terza Categoria. 



L'INIZIO DI UNA NUOVA AVVENTURA
Jeda, classe 1979, ha fatto il suo esordio domenica 15 settembre, dimostrando fin da subito che il talento non ha età. Un debutto positivo, coronato anche da un gol, che ha infiammato il cuore dei tifosi e dei compagni di squadra. Ma il calcio, si sa, è anche fatto di imprevisti. E così, durante la seconda giornata dello scorso week end, il campione brasiliano ha dovuto lasciare il campo per un infortunio all'adduttore. Una vera e propria tegola non solo per Jeda, ma anche per la squadra social dello Zeta Milano, guidata dal presidente youtuber Antonio Pellegrino.



UN CAMPIONE TRA I DILETTANTI
Ma cosa significa per un giocatore con il curriculum di Jeda giocare nei Dilettanti? È come vedere un leone in gabbia o, forse, un ritorno alle radici più autentiche del calcio. Jeda ha militato in Serie A con le maglie di Cagliari, Vicenza, Novara e Lecce, collezionando oltre 100 presenze nella massima serie. Un bagaglio di esperienza e talento che ha deciso di mettere al servizio dello Zeta Milano, una squadra che rappresenta un progetto innovativo e ambizioso nel panorama calcistico dilettantistico.



IL PESO DELLA FASCIA DI CAPITANO
Non è solo il talento a fare di Jeda un leader in campo. Ilpresidente dello Zeta Milano, ha puntato molto su di lui, affidandogli anche la fascia di capitano. Un ruolo che Jeda ha accettato con orgoglio e responsabilità, consapevole di essere un punto di riferimento per i compagni più giovani. Ma l'infortunio all'adduttore ha messo in pausa questo sogno, costringendo il campione a un periodo di recupero. Come si dice, però, la classe non è acqua, e siamo certi che Jeda tornerà più forte di prima. Sono questi gli ingredienti di una favola moderna, che ci ricorda quanto il calcio possa essere meravigliosamente imprevedibile.

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