Under 16 A-B
27 Settembre 2024
Under 16 A-B - Franco Matteo Giambavicchio, centrocampista della Juventus e naturalizzato peruviano. In foto veste la maglia della Nazionale Under 15 del Perù durante un'amichevole in Uruguay.
Da Torino a Lima. Dal bianconero alla Blanquirroja. Scorre nelle vene di Franco Matteo Giambavicchio la sangre del Sud America, più precisamente del Perù. Si sa, il calcio latino è spettacolo, garra, passione e sentimento. Ma è soprattutto senso di appartenenza e il centrocampista della Juventus classe 2009 lo incarna a pieno: «Mi sento peruviano proprio come mia madre, per questo voglio giocare nella Selezione». Ma a pochi giorni dalla Copa America, arriva la brutta notizia che rimanda forzatamente il suo sogno di giocare indossando la camiseta della Nazionale degli Incas.
Ma partiamo dall'origine. Franco Matteo cresce nel capoluogo piemontese, viene prelevato all'età di quattro anni e mezzo dal Torino voluto fortemente da Silvano Benedetti, ex calciatore e dirigente della Scuola Calcio granata dal 2001 al 2023. Con la maglietta dei Torelli compie tutta la scalata delle categorie fino all'Under 13, giocando principalmente come mezzala abile nella doppia fase oppure è stato anche impiegato sulla trequarti. In quest'ultima annata svolge una delle sue migliori stagioni, senza dubbio la più prolifica: segna, infatti, 8 gol in 12 presenze.
Poi squilla il telefono di papà Matteo: dall'altro capo arriva la prestigiosa chiamata del treno juventino a cui non si può dire di no. Alla Juventus Franco si fa notare per le sue qualità e i selezionatori della Nazionale italiana, come si suol dire, gli fanno il filo. Si temporeggia, perché dall'altra parte del mondo, più precisamente da Lima, in Perù. Gli osservatori sudamericani sondano il terreno per imbastire una clamorosa opportunità: ottenere la cittadinanza per farlo giocare nella Nazionale. Vi starete chiedendo: «Ma com'è possibile?». Tutto può realizzarsi grazie a mamma Vanessa, peruviana di nascita. Quindi, la naturalizzazione può essere acquisita iure sanguinis (dal latino "diritto di sangue"), principio giuridico secondo cui la cittadinanza di una persona viene trasmessa per discendenza dai genitori, indipendentemente dal luogo di nascita. In testa un solo obiettivo: il Sudamericano Sub 15, ovvero la Copa America Under 15 che si svolgerà in Bolivia. Per la selezione dell'Argentina sarà coinvolto un altro bianconero: il classe 2008 dell'Under 17 Francisco Barido che, tra le tante, affronterà niente di meno che Brasile e Uruguay in un girone tanto spettacolare quanto arduo. Sarà un carnevale di emozioni e di talenti da scoprire.
I GRUPPI DEL SUDAMERICANO SUB15
Il primo impegno di Franco con il Perù è un ritiro di due settimane a Lima per preparare due amichevoli con l'Uruguay (entrambe terminante in pareggio, il centrocampista ha giocato solo la prima delle due visto che rientrava da un infortunio) dove resterà per cinque giorni. «Franco è stato accolto benissimo da tutti i nuovi compagni e dallo staff del Perù, è stato molto apprezzato sia sotto il punto di vista tecnico che umano. Ha notato un altro calcio, molto tecnico, ma allo stesso tempo i calciatori sono molto forti fisicamente. Il CT lo ha schierato come mezzala o anche come play; ci ha riferito che in nessuna delle selezioni giovanili hanno un giocatore con le caratteristiche di Franco». Spiega ai nostri microfoni suo papà Matteo, che parla delle novità osservate da suo figlio in un ritiro pre Copa America in Uruguay, dove è stato impegnato per cinque giorni.
Storia che ricorda quella di Gianluca Lapadula, anche lui ex calciatore delle giovanili della Juventus che ha avuto la possibilità di vestire la maglia della Blanquirroja per la nazionalità della madre. «La cosa simpatica è che i suoi compagni del Perù lo chiamano 'il bambino' - scherza papà Matteo - lo stesso soprannome di Lapadula!».
Franco Matteo Giambavicchio in campo con la maglia della Juventus
Tuttavia, la competizione viene rinviata a data da destinarsi a causa delle tensioni politiche nella vicina Venezuela e dunque la CONMEBOL annulla il torneo. Solamente un anno dopo si può giocare, sebbene un ennesimo posticipo: si comincia il 4 ottobre. Franco viene - ovviamente - convocato da sottoleva e la Juve dà il via libera per partire. I biglietti sono pronti per viaggiare verso il Sud America, ma a pochi giorni dalla partenza, l'infortunio inaspettato nella gara di campionato in casa a Vinovo contro il Parma. Doveva essere una domenica come le altre, ma dopo tre minuti il muscolo si sposta dall'osso e costringe Giambavicchio ad uscire dal campo. La diagnosi è dura, lo stop lungo: fino a dicembre non potrà scendere in campo.
«L'infortunio è stato un dramma, siamo rimasti tutti impietriti ed increduli. Dovevamo partire lunedì, avevamo già preso i biglietti. Purtroppo sfuma l'opportunità di vederlo ad ottobre con il Perù. La sua speranza è quella di essere al meglio nel mese di marzo». Ma cosa succede a marzo? Ci sarà il Sudamericano Sub 16: Franco vuole tornare al più presto per giocare finalmente con la Nazionale peruviana nel torneo continentale con i suoi pari età, il sogno è ancora vivissimo. «Siamo orgogliosi di Franco» commenta fiero il papà. «È molto attaccato alla famiglia, dopo tanto tempo ha riabbracciato i cugini in Perù. Uno dei suoi obiettivi era quello di giocare per la nazionale peruviana, anche per amore per la mamma. È riuscito a studiare nonostante i tanti allenamenti con la Juventus, ora vuole concentrarsi con la scuola e tornare più forte di prima in campo». Tanta, troppa sfortuna per Franco. La dea bendata non gli ha sorriso in un mese di settembre che da sempre per lui risulta complicato: anche nei due anni precedenti alla Juve ha subito ad inizio stagione un infortunio che lo ha costretto lontano dal terreno di gioco. Il processo fisiologico di crescita del fisico, spesso, regala questi bruttissime beffe ai giovani calciatori, proprio come Franco. Ma l'importante è rimanere con motivazioni alte, ma soprattutto avere grandi sogni nel cassetto da realizzare, e Giambavicchio ne ha uno, enorme. Forza Franco!