Serie C
28 Settembre 2024
SERIE C, ALCIONE: Nicolò Bagatti (Crediti foto: Alcione)
Bisognava dimostrare. Hanno dimostrato. Bisognava trovare continuità. Hanno trovato continuità. Bisognava fare punti. Non hanno deluso le aspettative. Questo è l'Alcione che riaccorda le sue - poche - note stonate, questo è l'Alcione che approfitta della scia positiva iniziata con la vittoria in settimana contro il Caldiero Terme, questo è l'Alcione che fa l'Alcione al 100%. Nella gara dell'ex (Bagatti in primis, ma anche il tecnico Cusatis ricorda un passato al Novara come giocatore) gli orange non sbagliano una virgola e si portano a casa la loro terza vittoria stagionale. Un 2-1 che sa di rinascita.
È la gara dell'ex, dicevamo. Bagatti sta lì, dal primo minuto, a giocarsela contro le maglie che l'anno scorso aveva vestito. Si possono immaginare partite giusto un filo meno tese. Si aggiunga pure che si trattava, sponda Alcione quanto sponda Novara, del momento delle grandi conferme: entrambe vincitrici dopo l'ultima partita, adesso c'è da consolidare le vibrazioni positive. Il risultato? Studio, scacchi, di nuovo studio: e la prima, vera occasione arriva solo al 17'. Ci pensa Manseri, ispirato dall'assist di Ongaro, a minacciare l'integrità della porta orange. Ma quel nome è ormai il grande incubo dei settori offensivi di tutta la Serie C: Filippo Bacchin non si smentisce mai, neanche questa volta, neanche quando il tiro è sicuro e nascosto dalla gran mischia di giocatori che si trova in aria. Stesso esito un quarto d'ora dopo, quando il tentativo parte dalla testa di Donadio: stessi guantoni, stesso primo palo, stessa presa sicura che mette il veto alle buone intenzioni del Novara.
Una domanda, se la sono fatti tutti: ma quindi è gol dell'ex? Risposta, un vero peccato per lo storytelling: alla fine no, autogol di Agyemang. Facciamo un passo indietro, doverosissimo. Al 34' succede quello che tutti sugli spalti del Breda stavano aspettando: Bagatti approfitta di un'uscita studiata malissimo da Minelli e controlla agevolmente verso la porta. La palla corre, corre, corre... è gol. Poi la ripresa, rivista 100 volte: prima di quel fatidico momento in cui ha superato la linea di porta, la sfera era stata sfiorata dal numero 72 del Novara. I romantici continueranno a pensarlo come un gol dell'ex, per il referto è sempre e comunque 1-0 Alcione. La traversa di Khailoti e l'occasione di Ghiringhelli in chiusura del primo tempo non cambiano la solfa: Cusatis va negli spogliatoi coccolandosi il suo vantaggio.
E adesso c'è da ripartire subito forte. Imperativo senza se e senza ma, tutto dal lato Novara. Era la partita delle conferme, ora bisogna confermare: Ongaro, Donadio, Manseri... tutti lì davanti, tutti pronti a fare il loro, tutti impazienti di essere protagonisti di un obbligato cambio di passo. Il Novara si riversa in avanti, l'Alcione espone i suoi Stabile, Dimarco e Chierichetti come ultimi baluardi di una difesa che non molla un solo centimetro di campo.
E mentre i minuti passano, la terza vittoria dell'Alcione in questo inedito campionato si fa sempre più concreta. Fate tutti i dovuti scongiuri, certamente, ma la conferma non arriverà né dal Karma né dagli astri. Arriverà dal destro di Palombi, quel destro che avvia la pratica alla sua felice conclusione per gli orange: 19' del secondo tempo, non esiste momento migliore per tagliare le gambe ai tanti tentativi offensivi del Novara. Solo davanti a tre biancazzurri, l'ex Padova se la sposta magistralmente da un piede all'altro e fa quello che anche contro il Caldiero aveva fatto alla perfezione: segna, senza nessuna pietà. E a questo punto non c'è più storia: non basta Ghiringelli, non si dimostra sufficiente la buona volontà di Ongaro, non serve a nulla neppure la rete di Ganz al 37' (riaccende le speranze, ma non riesce a riaprire la partita). A due minuti dalla fine è sempre Ganz a tentare l'impossibile: sembrava davvero che quella sua incornata avesse superato la linea di porta, ma il destino a quanto pare aveva altri piani. Tropiano di Bari è d'accordo e non convalida il gol. L'Alcione nel mentre chiude la vena, l'Alcione vuole vincere: dunque, l'Alcione vince. È il terzo trionfo in sette giornate, ora finalmente concreto e reale. Il ché vuol dire che la macchina di Cusatis adesso ha davvero ingranato la marcia.
ALCIONE-NOVARA 2-1
RETI (2-0, 2-1): 34' aut. Agyemang (N), 19' st Palombi (A), 37' st Ganz (N).
ALCIONE (4-3-1-2): Bacchin 7.5, Chierichetti 7, Palma 6 (14' st Bright 6), Dimarco 6 (28' st Miculi 6.5), Bertoni 7 (14' st Bonaiti 6.5), Pirola 6.5, Marconi 7 (32' st Pessolani sv), Invernizzi 7 (32' st Pio Loco sv), Stabile 6.5, Bagatti 7, Palombi 7.5. A disp. Agazzi, Piccinocchi, Mazzola, Foglio, Lanzi, Caremoli, Bertolotti. All. Cusatis 7.5.
NOVARA (3-5-2): Minelli 5, Bertoncini 6 (27' st Cannavaro 6.5), Riccardi 5.5, Donadio 7 (27' st Ganz 7), Ongaro 7, Khailoti 6, Calcagni 6, Ranieri 6.5 (18' st Di Munno 6), Ghiringhelli 7 (18' st Gerardini 6), Manseri 7, Agyemang 5. A disp. Negri, Desjardins, Migliardi, Brkic, Jelenic, Attanasio, Morosini, Koblar, Camolese, Lancini, Basso. All. Gattuso 6.5.
ARBITRO: Tropiano di Bari 5.5.
ASSISTENTI: Jorgji di Albano Laziale e Nidaa di Ravenna.
QUARTO UOMO: Radovanovic di Maniago.
AMMONITI: Dimarco (A), Bertoncini (N).