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È il derby più antico d'Italia! Juve imbattuta 21 volte in dieci anni, la coppia bomber chiamata a trascinare il Toro

Sabato 19 ottobre si gioca ad Orbassano. I Torelli vogliono vincere come lo scorso anno, ma numeri in Primavera sono a favore dei bianconeri

Primavera • Torino-Juventus: È il derby più antico d'Italia! Juve imbattuta 21 volte in dieci anni, la coppia bomber chiamata a trascinare il Toro

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«Il derby non è solo una partita, è un concentrato unico: vincere i derby significa far felice la nostra gente». Le parole di Claudio Sala, che di Torino-Juventus ne ha giocati molti nei suoi undici anni con la fascia al braccio in maglia granata, sottolineano il fascino di questa partita: prima che sul campo, è una gara che si vince con il cuore. Il derby della Mole rappresenta le radici del nostro calcio, sia per un fatto propriamente cronologico, infatti è la prima nonché più longeva stracittadina svoltasi in Italia e sia per questioni sociali. Sin dalle sue origini, questa sfida rappresenta l'incontro di due modelli culturali opposti: la Juventus, legata alla tradizione borghesia cittadina, specialmente con l'avvento della famiglia Agnelli, diventando via via un marchio globale; il DNA del Torino, invece, è strettamente fondato su un senso di appartenenza intenso per l'omonima città. Questi due modi contrastanti di vedere, vedono il comune accordo nel derby, una partita che per entrambe ha un unico fine: la vittoria. Non solo in Serie A, la stracittadina è ancora più sentita nel mondo giovanile, dove i ragazzi inseguono i propri sogni: tutti invitati sabato 19 ottobre al Valentino Mazzola di Orbassano, teatro in cui andrà in scena il derby della Mole.

CE LO DICONO I DATI

Ma chi arriva con la condizione migliore? Per rispondere a questa domanda, ci viene in aiuto la classifica che al momento recita: Juventus in terza posizione (a pari merito con Sassuolo e Milan) a quota 13 punti, Toro settima ma soltanto a -1 dai 'cugini'. Dunque, la differenza è minima.

LA CLASSIFICA!

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Gli ultimi risultati ottenuti sono a favore dei Torelli, che si presenteranno forti di un filotto di tre vittorie di fila rifilate ad Empoli, Atalanta e Cagliari. Al contrario, i bianconeri arriveranno ad Orbassano dopo la sconfitta in casa contro la Fiorentina per 0-2, anche se in Youth League i ragazzi di Francesco Magnanelli sono a bottino pieno senza aver mai subito gol (Juve-Psv 1-0, Lipsia-Juve 0-3; miglior difesa insieme agli spagnoli del Girona). Difesa bianconera non proprio impenetrabile in campionato viste le 11 reti incassate (nona per gol subiti). Troppi per una squadra come la Juventus. Anche il Torino bazzica da quelle parti, rivelando un equilibrio totale: 12 gol subiti e 12 fatti.

Merito di un inizio di stagione sensazionale della coppia formata da Diego Pugno (5 gol segnati in 6 partite) e Gianmarco Di Biase (4 in 7 gettoni), la Juve vanta il miglior attacco del campionato visti i 19 centri totali. Allo stesso modo, è carichissimo Tommaso Gabellini, sempre in gol nelle tre vittorie poco prima citate del Toro; non è da meno Nicolò Franzoni, al momento il miglior bomber dei granata con 4 reti.

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Il derby non racconta solo la storia delle proprie origini, bensì anche quella del passato recente. In Primavera 1, negli ultimi 15 anni, la Juventus è in vantaggio negli scontri diretti. Con 17 vittorie su 29 partite giocate, i bianconeri staccano notevolmente il Torino, fermo ad 8. In totale, la Vecchia Signora è rimasta imbattuta 21 volte, contando anche i 4 pareggi. Tuttavia, i dati ci raccontano solo in parte l'andamento degli incontri: difatti, il Toro ha vinto due delle ultime quattro stracittadine:

  • 10 marzo 2023, 1-3 in favore dei granata, per la Juventus è andato a segno un certo Kenan Yildiz;
  • 6 gennaio 2024, 2-0 decisivo Franzoni con una doppietta.

Andando parecchio tempo indietro, ricordiamo la stagione 2013-2014 in cui il Torino ha vinto sia l'andata che il ritorno del derby (3-2; 0-1). Nell'annata appena citata, il Toro dell'allora tecnico Moreno Longo era arrivata fino alla finale del campionato, sconfitta ai calci di rigore dal Chievo Verona. L'anno successivo, poi, i granata vinceranno quello che è ancora l'ultimo trofeo Primavera conquistato. Per la Juventus, invece, la 'più recente' vittoria del campionato risale al 2005-2006.

I RISULTATI DELLE ULTIME TRE STAGIONI:

  • 2023-2024:

    • Torino-Juventus 2-0
    • Juventus-Torino 2-0
  • 2022-2023:

    • Juventus-Torino 3-4
    • Torino-Juventus 1-3
  • 2021-2022:

    • Torino-Juventus 3-4
    • Juventus-Torino 4-1

Come possiamo leggere attraverso i dati, il derby della Mole è una sfida in cui si segna, e anche tanto, non meno di due gol. E come abbiamo detto, i centravanti delle due squadre sono alquanto ispirati...

AH, CHE RICORDI!

Un'altra unicità di Torino-Juventus è che questa sfida racconta storie di intrecci inattesi e 'tradimenti' di maglia. Possiamo trovare numerosi 'doppi ex' che hanno indossato entrambe le maglie, i più conosciuti: Bremer, Ogbonna, Quagliarella (il quale ha segnato alla Juventus nell'ultimo derby vinto in Serie A sponda Toro, era il 26 aprile 2015 con il risultato di 2-1), Amauri, Pessotto. Insomma, potremmo andare avanti ancora, ma la sostanza dice che tutti questi trasferimenti hanno acceso ancora di più l'anima già scottante del Derby. Senza andare lontano nel tempo, la gara di sabato vedrà scendere in campo due grandi ex, uno per squadra. Il primo l'abbiamo già citato ed è l'uomo più in forma della Juventus, Diego Pugno, che ha trascorso quattro stagioni con la maglia del Torino tra Pulcini 2005 fino all'Under 13. Dunque, possiamo dire che Pugno muove i primi passi con il pallone nella Torino granata, prima di passare in bianconero dopo la stupenda parentesi al Borgaro in cui segna tantissimo (27 gol in 20 presenze con l'Under 14). Oltre a lui, anche Lorenzo Biliboc ha vestito la casacca del Toro (2017-2019), collezionando un ottimo bottino in Under 14 di 9 centri in 14 partite, che gli hanno permesso di esordire da sottoleva con i più grandi dell'Under 15.

LA CARRIERA DI DIEGO PUGNO:

La seconda vecchia conoscenza di cui stiamo parlando, non gioca più, bensì allena. Ci riferiamo all'allenatore del Torino Felice Tufano. Dopo i due anni con Giuseppe Scurto che ha sposato la causa del Lecce Primavera, Ruggero Ludergnani con il suo staff ha deciso di puntare su un tecnico d'esperienza e il profilo di Tufano è stato ritenuto quello perfetto, soprattutto per questo campionato in cui conta più di 200 'presenze'.

Nel suo lungo curriculum, oltre alla Sampdoria con cui svolte una lunga trafila iniziale, Parma e Sassuolo, possiamo leggere l'esperienza alla Juventus in qualità di allenatore dell'Under 17 dal 2013 al 2015. A proposito di intrecci curiosi ed inaspettati, Tufano, se pensa alla Juve, ha un ricordo dolceamaro: nel 2022 torna alla Samp che, in uno dei momenti più bui della sua storia, la Prima Squadra si trova con la panchina vacante per la gara valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia proprio contro i bianconeri all'Allianz Stadium. Si siede ad interim proprio Tufano, che perderà però 1-4. Il tecnico nato a Brescia nel 1963 non ha una tradizione vittoriosa contro la Primavera della Signora: in 13 incontri, è riuscito a batterla solo 3 volte su 13 (3V 1N 9P). Proprio l'ultima volta in cui la incontra, Tufano riesce a vincere con un sonoro 4-1 ai tempi dei blucerchiati a marzo del 2023; tra le fila dei liguri era presente anche l'adesso juventino Federico Savio.

Primo derby della Mole in assoluto per Francesco Magnanelli, che può godere di avere in rosa tre giocatori nel giro della Nazionale Italiana come il capitano Filippo Pagnucco, Valdes Ngana e Gabriele Finocchiaro, tutti convocati dal Ct Alberto Bollini per la doppia amichevole contro il Galles. Spesso scelto, anche dall'inizio come con il Psv in Youth League, il difensore classe 2007 Francesco Verde, titolare nella finale dell'Europeo Under 17 di Cipro vinto contro il Portogallo lo scorso giugno e fresco di firma del primo contratto da professionista.

MOSSE E CONTROMOSSE

Sabato si prospetta un derby accesi come la storia ci racconta, i due allenatori schiereranno molto probabilmente lo stesso assetto tattico, ovvero un 3-5-2 in grado di mutare in tutte le sue varianti. Non è da scartare l'idea di un cambio di modulo da parte di Magnanelli, che ha provato in varie occasioni il 4-2-3-1, che può essere un'arma per abbassare i due quinti granata. Dopo la partita contro il Torino, i bianconeri giocheranno in Youth League: martedì 22 a Vinovo arriverà lo Stoccarda. Dunque, l'ex capitano del Sassuolo potrebbe optare su scelte più preventive per la gara europea, ipotesi comunque difficile viste le due vittorie su due ottenute in campo continentale, mentre necessita una chiara svolta il campionato altalenante.

Da una parte, quella del Torino, ci aspettiamo conferme (non sarà disponibile Bianay Balcot - sempre titolare - a causa della squalifica rimediata ad Empoli), mentre sponda Juve, le variazioni rispetto alla formazione che è scesa contro la Fiorentina possono essere molteplici.  Alquanto complicato vedere in campo Aaron Ciammaglichella, premiato nelle scorse ore insieme a Duván Zapata con il premio 'Pallone granata': il 2005 è alle prese con un strappo agli adduttori, spera almeno di accompagnare Tufano in panchina. Ai box anche Njie, Galantai e Perciun. Con l'assenza di Ciammaglichella, salgono le quotazioni di Acar per vederlo in campo dal primo minuto.

LE PROBABILI FORMAZIONI

JUVENTUS (3-4-1-2): Zelezny, Martinez, Bassino, Montero, Nisci, Ripani, Ngana, Pagnucco, Florea, Vacca, Pugno. All. Magnanelli.
TORINO (3-5-2): Plaia, Olsson, Mendes, Desole, Marchioro, Liema, Mahari, Acar, Krzyzanowski, Franzoni, Gabellini. All. Tufano. 

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