PRIMAVERA VERONA - Manuel Ravasio è alla terza stagione con il club scaligero che lo ha prelevato dal Villa Valle
Chi avrebbe mai detto che un ragazzo partito dal calcio dilettantistico Regionale potesse arrivare a sognare la Serie A, con una telefonata da Buffon come ciliegina sulla torta? Questa è la storia di Manuel Ravasio, giovane portiere dell'Hellas Verona Primavera, che con la sua passione e determinazione sta scalando le vette del calcio italiano. Attraverso un'intervista rilasciata ai canali ufficiali del club scaligero, Ravasio ha aperto le porte del suo mondo, raccontando il suo percorso, le sue emozioni e i suoi sogni futuri.
L'INIZIO DI UN SOGNO: DALLA SERIE D ALL'HELLAS VERONA La strada di Manuel Ravasio verso il calcio professionistico non è stata certo una passeggiata. Nato a Bergamo, Ravasio ha iniziato il suo viaggio calcistico nel Tre Albe, la squadra del suo paese, per poi passare all'Albinoleffe e infine al Villa Valle, dove ha fatto il suo debutto in Serie D nella stagione 2021-2022. «La mia prima partita è stata un'emozione incredibile - ricorda il classe 2005 - ero convocato per giocare con la rappresentativa, ma all'ultimo momento mi hanno chiamato in prima squadra per un infortunio del portiere titolare. Il mister mi ha detto: "Stai tranquillo, contiamo su di te perché sappiamo quanto vali"». Queste parole di fiducia hanno segnato l'inizio di un percorso che lo ha portato fino all'Hellas Verona, dove ha vissuto momenti indimenticabili, come la convocazione in Serie A e in Nazionale U18. «Non mi sarei mai aspettato di vivere emozioni così forti - racconta Ravasio -ricordo ancora la partita dell'Under 18 contro l'Atalanta, la squadra della mia città, che abbiamo vinto 5-0. È stato un momento speciale».
L'INCONTRO CON I PROTAGONISTI: I PORTIERI DELL'HELLAS COME MODELLI Nel suo percorso di crescita, Ravasio ha avuto la fortuna di allenarsi con portieri del calibro di Montipò, Perilli e Berardi. «Sono tutti delle bravissime persone e ottimi portieri - afferma Ravasio - mi aiutano in allenamento e mi fanno sentire parte del gruppo, anche se vengo dalla Primavera. Mi ispiro a loro perché sono dove sogno di essere anch'io, in prima squadra in Serie A». Questa esperienza a contatto con i grandi del calcio gli ha permesso di affinare le sue abilità e di maturare come giocatore, nutrendo il sogno di un giorno difendere i pali dell'Hellas Verona.
UNA TELEFONATA DA SOGNO: BUFFON, L'IDOLO DI SEMPRE Ma qual è stato il momento più emozionante per Ravasio? Senza dubbio, la telefonata con Gianluigi Buffon, il suo idolo di sempre. «Quando il nostro team manager Lorenzo Salvadori me l'ha passato al telefono, non ci credevo - racconta il giovane portiere con entusiasmo - Buffon è un punto di riferimento per tanti portieri della mia generazione. Parlare con lui è stata una grande emozione, anche perché la prima partita che ho visto allo stadio era Atalanta-Juventus, ed ero andato unicamente per vedere Buffon dal vivo. Ho anche i suoi guanti autografati a casa». Questa telefonata non è solo un aneddoto da raccontare, ma rappresenta anche un ulteriore stimolo per Ravasio a continuare a lavorare sodo per realizzare i suoi sogni.
IL FUTURO: SOGNI E AMBIZIONI DI UN GIOVANE PORTIERE Guardando al futuro, Ravasio non nasconde le sue ambizioni. «Voglio giocare in Serie A e magari un giorno incontrare Buffon di persona» rivela. Con il suo talento e la sua determinazione, non c'è dubbio che Ravasio abbia tutte le carte in regola per realizzare questi sogni. E chissà, magari un giorno lo vedremo difendere i pali dell'Hellas Verona in Serie A, coronando così il suo percorso di crescita e passione per il calcio.
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