Primavera 1
26 Ottobre 2024
Primavera 1 • Diego Pugno, il bomber 2006 regala la vittoria che mancava da tre partite alla sua Juventus con un bel gol di testa contro la Roma, il sesto in campionato. Juventus-Roma 1-0.
Dopo esattamente 22 giorni e tre sconfitte di fila tra campionato e Youth League, la Juventus torna a vincere. E lo fa sotto il diluvio torrenziale di Vinovo contro una Roma che bazzica a vuoto nel buio. Chi poteva segnare se non Diego Pugno, basta il suo gol ai bianconeri per affondare i giallorossi, che non conoscono vittoria da ben 5 gare consecutive.
Serviva una risposta da parte della Juventus ed eccola che arriva: innanzitutto, la scelta forte di Magnanelli che decide di abbandonare momentaneamente il 3-4-2-1 per passare ad un 4-2-3-1, abbassando Pagnucco terzino di sinistra con Vacca a supporto di Pugno con, ai suoi lati, Florea e Ventre. I riscontri arrivano quasi immediatamente, sono i due grandi assenti del derby della Mole che cercano di colpire e affondare la Roma al 3' (spoiler, lo faranno): si sovrappone a sinistra Pagnucco, cross dentro per Pugno che stacca bene sul primo e spaventa Marin. In rapida successione, la Juve insiste e sfiora il gol con Vacca, pescato largo a sinistra con i tempi giusti da Ngana; entra in area, sterza ma calcia in ritardo e la difesa giallorossa ringrazia. S'intensificano la pioggia e il pressing dei Capitolini, che cercano di alzare il baricentro dopo i primi minuti di apprensione. Se c'è un'altra squadra da cui si aspettano delle risposte forti, quella è proprio la Roma che non vince da 4 partite. Troppe. Se lo mangia, letteralmente, Graziani al 30': Florea davanti alla difesa pasticcia con la sfera, la ama troppo, la accarezza più volte e finisce per perderla ai danni di un lesto Marazzotti, che si defila sulla destra e regala un cioccolatino al 10, il quale, però, arriva con il passo lungo e da due passi da Zelesny calcia fuori. La legge del calcio colpisce, gol mangiato e gol subito: al 35' si ripropone lo schema Pagnucco-Pugno: discesa di Ripani, allarga verso il capitano bianconero, che disegna calcio con il mancino per il bomber juventino che di testa immobilizza Marin, il quale osserva il gol dell'1-0 Juve.
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Cambia lo spartito nel secondo tempo, la Juve si protegge, mentre la Roma attacca a pieno organico. Infatti, i giallorossi sono belli da vedere, ma poco incisivi. Sembra impossibile, ma la prima vera occasione di questa seconda frazione è a favore della Juventus: contropiede fulmineo di Ventre al 15', salta un difensore ed entra in area, serve poi al centro Vacca il quale si allarga verso destra e, da posizione impossibile, scaglia una botta clamorosa, deviata in angolo prima dai guantoni di Marin e poi dall'incrocio dei pali. Ecco che le opportunità capitano anche alla Roma e quando si accende Graziani, sembra tutto più semplice, come il suo tiro dal limite con il mancino che stava per infilarsi nell'angolino basso sul primo palo, che esce di pochi millimetri a 15' dalla fine. Il tempo scorre sul cronometro dell'arbitro, la sensazione è che la Roma possa trovare il pareggio, ma quando Martinez ti salva sulla linea di testa un gol già fatto da Sugamele da calcio d'angolo, capisci che anche un pizzico di fortuna è mancata.
Dopo tre sconfitte di fila tra campionato e Youth League, la Juve di Magnanelli torna finalmente a vincere e scavalca proprio la Roma che, invece, non vince ormai da cinque gare consecutive. La Signora domenica prossima sarà impegnata ad Empoli contro i ragazzi di un'ex leggenda bianconera, Alessandro Birindelli. I giallorossi, invece, giocherà in casa contro il Cesena terz'ultimo.
JUVENTUS-ROMA 1-0
RETI: 33' Pugno (J).
JUVENTUS (4-2-3-1): Zelezny 6, Savio 6.5, Martinez 7 (36' st Bassino sv), Montero 7, Pagnucco 7.5, Ngana 6.5, Ripani 7, Ventre 6.5 (30' st Biliboc sv), Vacca 7 (30' st Crapisto sv), Florea 6.5, Pugno 8 (20' st Di Biase 6). A disp. Vinarcik, Boufandar, Verde, Scienza, Finocchiaro, Grelaud, Lopez Comellas. All. Magnanelli 6.5.
ROMA (5-4-1): Marin 6.5, Marchetti 5.5, Seck 5 (13' st Golic 6), Mirra 6, Reale 6, Litti 6.5 (13' st Zefi 6.5), Marazzotti 6, Coletta 5.5 (1' st Della Rocca 6), Di Nunzio 5.5, Graziani 6.5 (30' st Almaviva sv), Sugamele 5.5 (40' st Levak sv). A disp. Jovanovic, Marcaccini, Mlakar, Cama, Ivkovic, Lulli. All. Falsini 5.5.
ARBITRO: Mirabella di Napoli 6.5.
COLLABORATORI: Zanellati di Seregno e Morotti di Bergamo.
AMMONITI: 23' Pagnucco (J), 24' Sugamele (R), 44' Pugno (J), 38' st Ngana (J), 41' st Zelezny (J), 48' st Almaviva (R).
NOTE: Calci d'angolo 1-5
Zelezny 6 Vero che la Roma tira tanto e si fa vedere spesso dalle sue parti, ma rimane inoperoso visto che le conclusioni dei giallorossi sono sempre dirette fuori dallo specchio. Rimane comunque vigile nelle uscite e porta a casa un clean sheet.
Savio 6.5 Interpreta al meglio il ruolo di terzino destro, rimanendo attento sulle sovrapposizioni di Litti prima e Reale poi. Bene anche in fase offensiva, quando accompagna l'azione con le sue galoppate.
Martinez 7 Il suo intervento sulla linea va di diritto sotto la categoria 'miracoli'. Un salvataggio che equivale ad un gol, evita che la palla entri sulla conclusione aerea di Sugamele che stava già annusando il pareggio. Subito dopo, è costretto ad uscire per aver accusato un leggero stiramento alla coscia. 36' st Bassino sv
Montero 7 Ogni volta che un giocatore della Roma cerca la porta, lo prende in pieno. È un muro invalicabile, che non fa passare nemmeno l'aria. Perfetto sia nelle letture che nelle uscite palla a terra, trova tracce interessanti e mai banali.
Pagnucco 7.5 Difficile immaginare una Juve senza il suo capitano, e nel derby la sua assenza è stata un fattore non banale. La combo con Pugno si era notata già nei primi istanti del primo tempo, poi al 35' disegna un cross con il contagiri per il 9, che vola, prende il tempo e spacca la porta. Anche leggermente abbassato, non perde la propensione ad attaccare.
Ngana 6.5 Una delle sue partite migliori quest'anno: reattivo sulle seconde palle e combattivo su quelle a metà strada che riconquista sempre. Coletta non riesce a stargli dietro, ne approfitta e si va trovare letteralmente ovunque in mezzo al campo: onnipresente.
Ripani 7 Ripulisce ogni pallone con una classe e tecnica sopraffina, nascondendolo agli avversari che lo rincorrono. Detta tutti i tempi delle azioni, gestendo ogni possesso con una freddezza da veterano e calma olimpica.
Ventre 6.5 Nel primo tempo si vede leggermente di meno, ma si conserva per il secondo, sprigionando la sua velocità e rapidità a campo aperto. La sua azione migliore è una galoppata clamorosa sulla destra che si chiude con il servizio per Vacca che trova la traversa che trema ancora. 30' st Biliboc sv
Vacca 7 Tra le linee, s'inventa 'cose' immaginifiche come passaggi progressivi d'esterno, filtranti clamorosi per Pugno. Insomma, con la palla crea trame che gli altri immaginano soltanto, o forse nemmeno. Ad esempio, difficile pensare che qualcuno si sarebbe immaginato che avrebbe colpito l'incrocio dei pali da posizione impossibile defilato sulla destra. 30' st Crapisto sv
Florea 6.5 Aiuta, protegge e prova ad inventare con la sua qualità. La sua partita è un mix di queste tre iniziative, che interpreta molto bene, seppur rischiando qualche volta. Come nel primo tempo, quando tocca troppe volte il pallone finendo per regalarlo ad un giocatore della Roma, con i Capitolini che rischiano di segnare.
Pugno 8 Scatenato. Ci hanno provato a fermarlo, ma il bomber bianconero è ancora una volta decisivo e si prende la scena meritatamente con il gol vittoria. Tutto nasce da un movimento perfetto tra i due centrali della Roma, poi mette forza nello stacco e potenza nella conclusione. Una rete da attaccante d'area puro che conosce a memoria tutti i suoi pertugi.
20' st Di Biase 6 Con la Roma che attacca a trazione anteriore, dà una grande mano in difesa, facendo superiorità numerica in mezzo al campo. Pericoloso in ripartenza: quando sprigiona la sua velocità, rischia di essere letale.
All. Magnanelli 6.5 Capisce due aspetti fondamentali: il primo è che questa Juve doveva cambiare qualcosa, a partire dal modulo, passando dal solito 3-4-2-1 ad un 4-2-3-1 offensivo; il secondo, che Pugno, Vacca e Pagnucco sono imprescindibili per la squadra. Unisce tutti i fattori e trova la vittoria che mancava da quasi un mese.
Marin 6.5 In più riprese ci mette i guanti per salvare la squadra e il risultato, soprattutto in quella botta di Vacca che stava per infilarsi sotto l'incrocio dei pali.
Marchetti 5.5 In occasione del gol, stringe troppo la posizione e lascia la marcatura di Pagnucco a Marazzotti che, non essendo un difensore, gli lascia troppo spazio per crossare e il 16 bianconero lo fa alla grande. Del resto, rimane più bloccato sulla fascia destra proprio per provare a limitare il capitano della Juventus.
Seck 5 Nulla da dire sul corpo a corpo, il centrale della Roma vive di duelli fisici con gli attaccanti avversari, che segue a uomo a tutto campo come ha fatto spesso con Florea e Pugno. Tuttavia, quando rompe la linea difensiva, finisce spesso fuori posizione poiché non ha la velocità e, soprattutto, il tempo giusto per tornare a posto. Tante responsabilità sul gol di Pugno, di cui si dimentica in area.
13' st Golic 6 Quando entra Di Biase ha la vita più semplice data la differenza di statura tra i due, il difensore giallorosso entra con carattere e vince ogni duello aereo con l'attaccante della Juve.
Mirra 6 Non una partita stratosferica, senza né alti né grossi bassi. Spesso deve tenere equilibrata la linea difensiva quando Seck si stacca per seguire l'avversario posizionandosi al centro. Si dimostra essere una guida per i compagni.
Reale 6 Come Seck, lascia Pugno troppo solo in area facendoselo scappare alle sue spalle. Ma la sua prestazione si alza quando viene schierato come terzino sinistro con ampie licenze di salire in progressione. Mette in area alcuni cross interessanti, il più bello quello per Levak nei minuti finali, che per un soffio non diventava un assist.
Litti 6.5 Cavalca la fascia sinistra con un passo clamoroso, non a caso è uno dei più attivi della Roma e lo dimostra per atteggiamento e scelte prese in campo.
13' st Zefi 6.5 Alla Roma mancano guizzi e soprattutto l'attaccante. Lui mette insieme le due cose ed entra in campo con una determinazione da fare invidia, cercando di seminare il panico nella difesa juventina con dribbling e tentativi verso lo specchio.
Marazzotti 6 Tra le linee aiuta molto a legare centrocampo e attacco, anche se è lui a prendersi spesso le redini per attaccare la porta. Il suo posizionamento mette in difficoltà la Juve, soprattutto Florea che ad un certo punto rischia di fargli un regalo; in quella circostanza, per poco non sforna l'assist per Graziani.
Coletta 5.5 Il 2007 fatica ad entrare nel vivo delle azioni, forse anche a causa della maschera protettiva che gli copre il viso e gli leva parte della visibilità per orientarsi. Ngana gli fa venire il mal di testa, Falsini capisce e opta per il cambio.
1' st Della Rocca 6 Entra e si rende subito pericoloso con un inserimento dentro l'area di rigore, Litti mette in mezzo il cross e lui per poco non ci arriva. Nei seguenti minuti, svolge una buona doppia fase, facendosi trovare pronto sia in zona offensiva che in difesa.
Di Nunzio 5.5 Gioca davanti alla difesa per provare a dare ritmo alla manovra, ma i due centrocampisti bianconeri lo sovrastano e i passaggi che svolge non sono mai più 'rischiosi', bensì per la maggior parte orizzontali e senza mai optare per una scelta più impegnativa.
Graziani 6.5 Il faro offensivo della Roma: nonostante sprechi un'ottima occasione a pochi passi da Zelezny, il 10 e capitano si rende pericoloso a più riprese, soprattutto con un tiro di mancino che per poco non s'infila nell'angolino basso e poi con alcune trame interessanti, che creano scompiglio in area. 30' st Almaviva sv
Sugamele 5.5 Partita complicatissima per il centravanti della Roma, impalpabile fino al 35' del secondo tempo quando sfiora il gol di testa da calcio d'angolo, ma Martinez gli dice di no e salva sulla linea. 40' st Levak sv
All. Falsini 5.5 La sua Roma non gioca un brutto calcio, tutt'altro: spesso, i suoi giocatori si scambiano il pallone con uno o due tocchi velocemente, ciò che manca è, invece, il cinismo sotto porta, che non è proprio un dettaglio.