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Il Monza fa il colpaccio, strappato a Borussia e Red Bull l'attaccante che tutti volevano

Dalla Lazio alla brianza, il giovane talento è pronto a scrivere una nuova pagina di calcio italiano

MONZA PRIMAVERA - FRANCESCO REITA MAURO BIANCHESSI

MONZA PRIMAVERA - Francesco Reita insieme al direttore generale delle giovanili biancorosse Mauro Bianchessi (foto acmonza.com)

Chi è Francesco Reita e perché il suo trasferimento al Monza sta facendo tanto rumore? La risposta è semplice: talento puro e visione di gioco. Il giovane centrocampista, dopo aver incantato con la maglia della Lazio, ha deciso di accettare la sfida brianzola, portando con sé un bagaglio di esperienza e qualità che promette di fare la differenza. Svincolato e con addosso anche gli occhi di club tedeschi quali il Borussia Dortmund e il Red Bull Lipsia, il giocatore si è accordato con il club brianzolo ed ora è pronto ad iniziare una nuova avventura in Primavera. Un bel colpo, quello messo a segno dal direttore generale del settore giovanile Mauro Bianchessi.



UN TALENTO CHE BRILLA: DALLA CAPITALE ALLA BRIANZA
Francesco Reita, classe 2008, è un nome che ha iniziato a risuonare con forza nel panorama calcistico giovanile italiano. Arrivato alla Lazio nel 2022 dal Real Casarea, il centrocampista ha rapidamente dimostrato di essere un giocatore fuori dal comune. Con un piede mancino che accarezza il pallone e una visione di gioco da vero numero 10, Reita ha saputo conquistare il cuore dei tifosi biancocelesti e l'attenzione degli addetti ai lavori. La sua ultima stagione con la Lazio è stata da incorniciare: 14 reti in 24 presenze, un bottino che lo ha reso capocannoniere del club e terzo miglior marcatore del girone C di Under 16. Ma non sono solo i numeri a parlare per lui. Reita ha dimostrato di essere un leader in campo, capace di prendersi la squadra sulle spalle nei momenti cruciali e di guidarla con giocate di qualità e intelligenza tattica.



LA SCELTA DI MONZA: UNA NUOVA AVVENTURA
Non è stata una trattativa semplice quella che ha portato Francesco Reita a Monza. Il giovane talento era nel mirino di molte squadre, sia italiane che estere, ma alla fine la scelta è ricaduta sui biancorossi. Perché Monza? Forse per la promessa di un progetto ambizioso, o forse per la possibilità di crescere ulteriormente in un ambiente che punta sui giovani. Il Monza ha visto in Reita un tassello fondamentale per il suo futuro, un giocatore capace di fare la differenza sia in campo che fuori. E Reita, dal canto suo, ha accettato la sfida con l'obiettivo di ripetere e migliorare quanto di buono fatto con la Lazio, puntando anche a traguardi collettivi di rilievo.



UN LEADER IN CAMPO: IL GIOCATORE COMPLETO
Francesco Reita non è solo un abile realizzatore, ma un centrocampista completo. Gianluca Procopio, ex giocatore professionistico e suo allenatore alla Lazio, lo ha spesso impiegato come mezzala destra in un 4-3-3, dandogli libertà d'azione e compiti offensivi. Reita ha risposto con prestazioni maiuscole, dimostrando di essere sempre al posto giusto al momento giusto. La sua capacità di smarcarsi senza palla è un'arma in più nel suo arsenale, rendendolo imprevedibile e difficile da marcare. Non dà punti di riferimento agli avversari, ma occupa gli spazi con un'esperienza che va oltre la sua giovane età. Questo lo rende un giocatore moderno, capace di adattarsi a diversi sistemi di gioco e di interpretare più ruoli in campo.



L'AZZURRO NEL DESTINO: UN SOGNO DA REALIZZARE
Non solo club, ma anche Nazionale. Francesco Reita ha già assaporato l'azzurro della Nazionale Under 16, con due presenze contro il Belgio e una convocazione per il torneo dei gironi. Il suo grande obiettivo? Far parte del gruppo che difenderà il titolo di campioni d'Europa nella categoria Under 17. La maglia azzurra è un sogno che Reita non vuole togliersi più, e il trasferimento al Monza potrebbe essere il trampolino di lancio ideale per raggiungere questo traguardo. Con la sua determinazione e il suo talento, Francesco è pronto a scrivere nuove pagine di storia, sia con il Monza che con la Nazionale.

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