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Serie C

Zero gol, un palo clamoroso e seconda sconfitta consecutiva : è la settimana maledetta dell'Alcione

Giannotti non perdona: il Trento beffa gli orange di Cusatis

INVERNIZZI, ALCIONE

ALCIONE, SERIE C: Invernizzi (Crediti foto: Alcione)

«Non è successo niente quando ne abbiamo perse tre di fila, non è successo niente quando ne abbiamo vinte sei». È il mantra di Cusatis, è quello che è stato detto dopo la vittoria contro il Lumezzane, è quello che è stato ripetuto dopo la sconfitta contro il Lecco. Invito alla calma, invito alla concentrazione. Non è successo niente neanche ora, neanche dopo la sconfitta per 1-0 contro il Trento? No, non è successo niente. Non è la fine della favola, non è un buco di trama. È ancora sconfitta sì, ma è un Alcione molto diverso da quello visto contro i blucelesti: Palombi è a caccia di gloria, Marconi ci prova sempre, il centrocampo fraseggia, la difesa non trema. È sconfitta, di nuovo, ma gli ingranaggi funzionano ancora. «Non è successo niente». 

TIMIDEZZA

Un po’ di timidezza, questo sì. Il Trento ha forse ancora di traverso quel duplice pareggio delle ultime due giornate contro Pro Patria e Virtus Verona. Ci vuole un colpo di tosse potente, per buttare fuori il boccone amaro. E allora, subito all’attacco: Ghillani si mette volentieri al petto la coccarda con la qualifica di mina vagante, creando due occasionassime nel giro dei primi due minuti. Sulla prima arriva il solito Bacchin, la seconda - sugli sviluppi di calcio d’angolo - finisce alta sopra la traversa. Un giro d’orologio più tardi ci prova anche Giannotti, trovando di nuovo quei guantoni orange che sono diventati l'incubo di tutti gli attaccanti della Serie C. Leggenda vuole che in via Olivieri stiano costruendo una statua di bronzo al loro portierone. 

Quindi sì, un po’ di timidezza nei primi 10 minuti per i ragazzi di Cusatis. Bisogna pensare ad un canovaccio simile alla partita con il Lecco? Nossignore, neanche per idea. E non serve fidarsi sulla parola: dopo il primo quarto d’ora d’imbarazzo, gli orange riguadagnano terreno e non lasciano più neanche un centimetro di campo. La coccarda al petto di Ghillani se la prende - altrettanto volentieri - Palombi, a questo punto: al 20’ lo innesca Invernizzi, il tiro parte da un angolino dell’area di rigore e solo il miglior Barlocco riesce a tenere il pallone fuori dalla porta ospite. E poi, e poi? E poi di nuovo al 42’: sempre il numero 96, questa volta sfruttando un erroraccio di Cappelletti. Ci si metta anche il palo di Marconi (43’) per dare l’ultima spallata ai più dubbiosi: per il momento è 0-0, ma l’Alcione è più vivo che mai. 

TUTTO SUBITO

Eppure, non basta. La carica orange degli ultimi minuti del primo tempo si infrange subito contro un Trento quadrato, con i piedi ben fissi per terra. Lo sono soprattutto quelli di Giannotti, che dopo il gol con la Pro Patria pare aver trovato il gusto della rete: l'assist di Frosinini è perfetto, tutto quello che deve fare il diez ospite è sospingere in rete. Primo minuto della ripresa: è vantaggio del Trento. La botta è prepotente, poco da aggiungere. Ma non è un Alcione che rimane a guardare. Anzi. È proprio quel tipo di Alcione che cerca il riscatto come un assetato nel deserto. Invernizzi ha sugli scarpini l'occasione del pareggio al 6', Palombi si ritrova a raccogliere di testa il cross di Bright al 12' e si para da solo davanti a Barlocco. Sembravano due reti praticamente fatte, ma ancora non si trova la quadra: esce altissima la conclusione di Invernizzi, scivola largo il colpo di testa di Palombi.

E mentre il cronometro corre, diventano sempre meno le occasioni: Dimarco e i suoi calci piazzati non sortiscono gli effetti sperati, la buona volontà di Palombi non scalfisce la porta del Trento, quella punizione di Marconi al 47' è potente ma poco precisa. Per gli ospiti ci sarebbe pure il tempo del colpo di grazia, ma il fischietto di Marotta denuncia un fallo e raffredda i bollenti spiriti annullando il gol di Petrovic (38'). Insomma, gira e rigira, l'1-0 dell'inizio ripresa rimane inciso su pietra. 

IL TABELLINO

ALCIONE-TRENTO 0-1
RETE: 1' st Giannotti (T).
ALCIONE (4-3-1-2): Bacchin 7, Chierichetti 7, Bonaiti 6.5, Pio Loco 6 (26' st Samele 6), Dimarco 7, Bright 6.5, Pirola 6, Marconi 7, Invernizzi 6 (17' st Bagatti 6), Stabile 6, Palombi 7. A disp. Agazzi, Piccinocchi, Miculi, Ciappellano, Mazzola, Palma, Foglio, Lanzi, Caremoli, Bertoni, Pessolani, Bertolotti. All. Cusatis - Giubilini 6.5.
TRENTO (4-3-3): Barlocco 6.5, Barison 6.5, Anastasia 7, Cappelletti 6, Giannotti 7.5, Di Carmine 6.5 (41' st Petrovic sv), Aucelli 6.5 (37' st Sangalli sv), Frosinini 7, Vitturini 6.5 (37' st Fini), Ghillani 7.5 (37' st Kassama sv), Rada 6.5 (27' st Vallarelli 6). A disp. Santer, Tommasi, Disanto, Puzic, Uez. All. Tabbiani 7.
ARBITRO: Marotta di Sapri 6.
ASSISTENTI: Fumarulo di Barletta e Rignanese di Rimini.
QUARTO UOMO: Scicolone di S. Donà di Piave.
AMMONITI: Invernizzi (A), Stabile (A), Cappelletti (T), Giannotti (T)

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