YOUTH LEAGUE
05 Novembre 2024
REAL MADRID-MILAN YOUTH LEAGUE • Diego Sia, migliore in campo dei rossoneri e autore di un gol fantastico (foto acmilan.com)
I ricordi assalgono la mente quando si sente nominare una di queste due squadre. Milan e Real Madrid: la storia del calcio. Se poi vengono accostate, allora diventa tutto ancora più magico. Si pensa alle notti di Champions che hanno fatto battere il cuore a milioni di tifosi, si pensa a due tra le squadre più titolate al mondo: si pensa a Blancos e Diavolo. E la partita di oggi, valida per la quarta giornata di Youth League, ha rispettato tutte le attese. Gli spagnoli di Arbeloa hanno dominato in lungo e in largo il primo tempo, dando spettacolo e trovando le reti con Yanez e Fortea. I rossoneri nella ripresa sono entrati con un piglio diverso e il gol-capolavoro di Sia sembrava aver riaperto la gara: il palo nel finale di Sala sa di un'amarezza infinita. Ora il Milan di Guidi dovrà sperare in un vero e proprio miracolo per avanzare nella competizione, ma la prova di coraggio dei secondi 45 minuti di gara fa presagire un futuro migliore: allo stadio Alfredo Di Stefano la gara termina 2-1.
Era il 13 marzo 2024. Era sempre Milan contro Real Madrid. Sempre Diavolo contro Blancos, ed era la gara valida per l'accesso alle semifinali. Sappiamo tutti com'è andata quella giornata: Sia segna un capolavoro a inizio ripresa, pareggia i conti e Zeroli segna il rigore decisivo dopo i tempi supplementari. E quindi un Milan che fermava gli infermabili, una vittoria che è entrata di diritto nella leggenda, con l'avventura rossonera che si è poi prolungata fino alla finalissima contro l'Olympiakos: fatale poi il 3-0 contro i greci. Ma oggi la storia è diversa, perché sia la squadra di Guidi sia quella di Arbeloa non stanno riuscendo ad ingranare la marcia in Europa: per il Milan solo 2 i punti racimolati (pareggi con Liverpool e Club Brugge), per il Real solo 3 (vittoria con lo Stoccarda). Di conseguenza la partita diventa di un'importanza incredibile, perché per continuare nella competizione, prima o poi bisogna vincere. E per farlo il tecnico rossonero si è affidato al suo solito 4-3-3: dal Milan Futuro scendono a dare una mano Liberali e Sia. Arbeloa dalla sua risponde con un 4-4-2, con una coppia d'attacco da paura formata da De Llanos e Yanez.
Dopo il minuto di silenzio per le vittime dell'allagamento che sta sconvolgendo la città di Valencia, a gestire il primo possesso sono i padroni di casa. I Blancos impostano subito un buon giro palla, con Diez e Regueira che dialogano bene con i due centrali Valdepenas e Aguado. Larghissimo a destra invece c'è Fortea, che alla prima discesa vola e salta Tartaglia, in seguito mettendo in mezzo per Yanez: il bomber dei Blancos buca i guantoni di Colzani con un gran tiro al volo e sigla il suo terzo centro nella competizione. Il pressing della squadra di Arbeloa è a dir poco asfissiante e le occasioni per il raddoppio arrivano dopo pochissimi minuti. Alla prima Colzani in tuffo fa un miracolo, poi Tartaglia in scivolata sventa un altro tentativo degli spagnoli, prendendo il pallone: Karlsen indica inspiegabilmente il dischetto, è rigore. Come la stagione passata viene dato un rigore molto dubbio, sempre sulla fascia sinistra, anche se quella volta il protagonista era Magni. Quindi Fortea prende in mano il pallone, lo appoggia sul dischetto e con un calcio secco spiazza sulla sinistra Colzani: è 2-0. Il tecnico del Diavolo corre ai ripari e decide di togliere Scotti per scelta tattica: al suo posto entra Perin e il modulo si trasforma in un 4-5-1 con Sia come unico riferimento offensivo. Poi altri due episodi in cui il direttore poteva, e doveva, fare meglio: prima Liberali viene spintonato vistosamente da Mesa in area di rigore, poi Bonomi viene atterrato con una gomitata nel costato per evitare la ripartenza rossonera. Il risultato? Niente di niente, nessun provvedimento, nessun rigore fischiato. La prima frazione di gioco termina sul doppio vantaggio del Real, che ha condotto (aldilà di tutto) una partita perfetta. Rossoneri inconcludenti e con poche idee, Guidi dovrà sicuramente cambiare qualcosa...
Una palla, un momento, un guizzo: a volte basta davvero poco. Perché il Milan entra in campo con un atteggiamento completamente diverso rispetto a quello visto nella prima metà. E perché le idee che erano mancate, ora stanno venendo fuori. Passano solo pochi attimi prima della conclusione di Sia verso la porta di Gonzalez: il tentativo è debole, ma i segnali iniziano ad arrivare. Segnali che si trasformano in un gol capolavoro dello stesso Diego Sia, che riapre una partita che sembrava ormai chiusissima: Bonomi con un lancio trova il petto del compagno di reparto, che dribbla il difensore e scaraventa un sinistro potentissimo sul primo palo. Segnare gol belli ai Blancos sembra ormai essere diventata un'abitudine per lui: lo scorso 13 marzo fece il gol del pareggio al Vismara, saltando di netto Perea e Ramon. Poi un infortunio di Colzani che esce dal campo in barella, che aggiungendosi a quello di Tartaglia alla caviglia porta a una duplice sostituzione: entrano rispettivamente Pittarella e Albè. Ed è proprio quest'ultimo che si rende protagonista poco dopo di una doppia ammonizione che porta il Diavolo ad essere con un uomo in meno. Per la fortuna di Guidi e i suoi l'inferiorità numerica torna ad annullarsi solo 6 minuti dopo, quando anche il subentrato Martin rimedia una doppia ammonizione: direzione della gara a dir poco scellerata, con 10 gialli e 2 espulsioni. Gli ultimi minuti di gara sono tesissimi, i rossoneri conquistano due importanti calci piazzati da posizioni interessanti, ma alla prima Bakoune non trova la deviazione sottoporta e alla seconda Stalmach sfiora il palo. Si entra nei minuti di recupero e Sala oltre che far tremare il palo, fa tremare anche ogni vertebra di Arbeloa e tifosi: Liberali si destreggia in mezzo a quattro in area e scarica fuori per il centrocampista, che con un destro secco trova il legno. Il Milan c'è, la squadra di Guidi vuole portare la partita in parità e a metà recupero Paloschi si mangia un gol grosso come una casa: Perin batte una punizione dalla destra e il difensore rossonero (lasciato solo) indirizza la palla fuori dallo specchio della porta.
Arriva il triplice fischio e il Milan torna negli spogliatoi con tanti rimpianti. È vero, gli avversari erano fortissimi, ma quanto fatto vedere nella ripresa poteva essere fatto nel primo tempo. E ora si vivrà di rimorsi, perché due punti in quattro partite sono troppo pochi e si rischia di non proseguire nella competizione. Mancano solo altre due giornate, ora serve un autentico miracolo...
REAL MADRID-MILAN 2-1
RETI (2-0, 2-1): 12’ Yanez (R), 19’ rig. Fortea, 11’ st Sia (M).
REAL MADRID (4-4-2): Gonzalez 6, Fortea 7.5, Aguado 6.5, Valdepenas 6.5, Mesa 6 (25’ st Rivas 6), Duran 6.5 (18’ st Santiago 6), Regueira 6.5, Diez 6 (18’ st Perea 6.5), Fortuny 6 (12’ st Martin 5), Yanez 7, De Llanos 6 (18’ st Barroso 6). A disp. Voloshyn, Sancho, Navascues, Ukpeigbe. All. Arbeloa 7.
MILAN (4-3-3): Colzani 6.5 (12’ st Pittarella 6), Bakoune 6, Parmiggiani 5.5, Paloschi 5.5, Tartaglia 5.5 (3’ st Albè 5), Liberali 6.5, Sala 6, Stalmach 5.5, Bonomi 6.5 (12’ st Mancioppi 6), Scotti 5 (22’ Perin 6), Sia 7. A disp. Lamorte, Lontani, Ossola, Colombo. All. Guidi 5.5.
ARBITRO: Karlsen dalla Danimarca 4.
ASSISTENTI: Markus dalla Danimarca, Cortzen dalla Danimarca.
QUARTO UOMO: Recio dalla Spagna.
AMMONITI: Mesa (R), Bakoune (M), Parmiggiani (M), Albè (M), Sia (M), Martin (R), Stalmach (M), Yanez (R), Paloschi (M).
ESPULSI: 22’ st Albè (M), 28’ st Martin (R) .