Under 13
08 Novembre 2024
MILAN UNDER 13 • Andrea Kostyuk, attaccante del Diavolo e nuova stella emergente
Classe 2012. Goleador fuori dal normale. Italo-ucraino. Milan. Tutte informazioni che buttate alla rinfusa non significano niente, ma che se messe tutte insieme e unite come le tesserine di un puzzle formano una sola cosa: Andrea Kostyuk. L'attaccante del Diavolo dopo aver messo a segno una tripletta fantastica contro l'Inter nel derby della Madonnina ha attirato tutte le attenzioni su di sé: il talento scoperto da Roberto Trapani sta trascinando i rossoneri partita dopo partita. Negli ultimi tre anni ha messo a segno più di 850 gol, superando di gran lunga il "record" detenuto da Francesco Camarda, di cui è un grande ammiratore. Il Milan ha un gioiello, lo sa e ora se lo sta godendo.
851. Un numero grosso, enorme. Talmente grande da sembrare impossibile da raggiungere, pure se si parla di una vita intera. Parole al vento senza un soggetto, è ovvio. Ma se si parla di gol, di colpo tutto si delinea e sorge spontanea una domanda. Ma come è possibile segnare così tanto? A quanto pare si può. E se in più si venisse a sapere che questi gol sono stati messi a referto in soli tre anni? L'uomo dei piccoli record si chiama Andrea Kostyuk, ha origini ucraine e gioca nel Milan. Ah, dettaglio non da poco: in questa stagione ha già fatto più di 40 gol, di cui 3 solo decidendo da solo l'ultimo derby della Madonnina contro i cugini. Ma andiamo con ordine e iniziamo dal principio, quando Andrea inizia a giocare a calcio. La scelta ricade su questo sport quasi casualmente, dato che nessuno in famiglia lo praticava. All'età di 6 anni inizia nella Scuola Calcio dell'Assago dove, dopo essersi messo in mostra grazie alle sue doti, viene notato dal responsabile scouting del Diavolo, ai tempi Roberto Trapani. Dopo un anno di consueti provini con la società rossonera, viene confermato e tesserato. E se pensiamo che il primo ruolo che gli fu assegnato era quello del difensore, oggi la cosa ci strappa un sorriso. Dopo 2/3 mesi i tecnici notano subito che la sua velocità, tanto nel pensiero quanto nella pratica, doveva essere sfruttata in altro modo. Un dettaglio che fa riflettere molto i preparatori rossoneri è il modo in cui Andrea calcia il pallone: si nota subito che ha una potenza fuori dal normale e sa usare allo stesso modo sia il destro che il sinistro. Quindi la cosa va da sé e viene spostato come attaccante. Scelta a dir poco azzeccata riflettendo su quello che sta facendo oggi e che ha fatto negli ultimi anni...
Andrea Kostyuk con la maglia dell'Assago, agli albori della sua carriera
Calciare, stoppare e giocare allo stesso modo con due piedi è un vantaggio incredibile. Questo dettaglio (non da poco) può fare davvero la differenza, soprattutto a questa età. Se poi la quotidianità contiene una routine sana, allora molte cose di colpo diventano più chiare: esercizi a corpo libero, riposare in quantità adeguate e mangiare in modo sano. Come se non bastasse anche la passione per la Kick Boxing, che può risultare utilissima anche nel calcio sia per la disciplina sia perché sappiamo tutti bene che si tratta di uno sport di contatto. La mentalità fa tanto, forse tantissimo di un calciatore. E averne una che ti permette di migliorarti ogni giorno è alla base di tutto. Quindi per arrivare a fare quello che sta facendo non ci sono segreti strani da svelare, solo duro lavoro, quotidianamente. E Andrea fa gol proprio in ogni modo: di destro, di sinistro, di testa, al volo, in rovesciata, di pallonetto. Chi più ne ha più ne metta. Di seguito dei dati a dir poco spaventosi: 2021/22 (265 gol), 2022/23 (296 gol), 2023/24 (290 gol). E per non far mancare nulla più di 250 assistenze per i compagni. In questa stagione (iniziata da poco) le reti sono già più di 40: in 6 partite di campionato sono già 17 centri, il resto in altre gare ufficiali. Se i numeri di Camarda erano mostruosi (si parlava di 500 gol in 5 anni), allora forse siamo davanti a qualcosa di ancor più grande. Anche se purtroppo (o per fortuna) nel calcio i numeri non sono tutto, soprattutto a 12 anni. Il fisico deve ancora svilupparsi e mille altri fattori possono deviare in pochissimo tempo una strada, che al momento, sembra ben tracciata. Milan, hai tra le mani un diamante puro.