Primavera 3
13 Novembre 2024
Punti in campionato: 8. Partite giocate fino ad ora: 7. Margine rispetto alla zona retrocessione: 1 punto. Gol fatti: 9, forse pochi. Gol subiti: 8, sicuramente pochi. Bilancio dopo due mesi di attività: tutto sommato, positivo. Sono i numeri della Pro Patria, e sono i numeri di Francesco Bolzoni. Allenatore giovane - ha solo 35 anni - e alla prima vera esperienza dopo l'apprendistato con Giuseppe Sannino all'FC Paradiso in Svizzera. E non esattamente l'ultimo arrivato. Classe 1989 e un curriculum giovanile di altissimo livello con la maglia dell'Inter, ha condiviso lo spogliatoio con Dybala e Belotti al Palermo e con Gilardino allo Spezia. Giusto per intendersi. Da questa estate è il nuovo allenatore dei Tigrotti, scelto direttamente dal Responsabile del Settore Giovanile Giovanni Giovanditti, e da questa estate di acqua sotto i ponti ne è passata, e tanta. Un buon avvio di campionato (un pareggio e una vittoria, importante, contro la Virtus Verona) ha lasciato spazio a un momento negativo con tre sconfitte nelle successive quattro partite. Il sostegno del club, il carattere del tecnico e la qualità della squadra hanno fatto il resto per uscire dalle difficoltà. Missione riuscita nell'1-1 contro il Lecco, e anche se il vantaggio iniziale e la superiorità numerica nel finale potevano far pensare a un esito ancora migliore, il punto ottenuto nell'ultima giornata è molto utile. Le risposte definitive? Sabato, dopo la delicata trasferta sul campo del Rimini penultimo.
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Una partita tosta, con la Pro Patria che passa in vantaggio ma poi subisce l'1-1 nella ripresa: «Prestazione di livello - le parole di Francesco Bolzoni al termine del match - sia da parte nostra che da parte loro. Abbiamo giocato con l'atteggiamento giusto, avremmo dovuto magari non abbassarci così tanto nel secondo tempo ma sono comunque soddisfatto». Un finale altrettanto tosto, con il Lecco che rimane in dieci con gli ultimi minuti che diventano infuocati: «Dopo l'espulsione loro abbiamo ritrovato metri di campo, ma le occasioni ci sono state da entrambe le parti e credo che il pareggio alla fine sia giusto». Per l'ex calciatore cresciuto nel vivaio dell'Inter, è già tempo di un piccolo bilancio dopo i primi due mesi di panchina: «Sono felice di avere avuto questa possibilità, ringrazio la Pro Patria perché ha dato fiducia e carta bianca sulle scelte a un ragazzo come me che ha appena cominciato. Abbiamo un obiettivo societario e per adesso siamo in linea con le aspettative, ovviamente qualche punto in più avrebbe fatto piacere ma andiamo avanti a lavorare».
Secondo pareggio consecutivo per un Lecco che trova un po' di continuità dopo la vittoria di Pesaro e il pareggio con la Virtus Verona: «Ma abbiamo commesso troppi errori in un primo tempo - il commento dell'allenatore Achille Mazzoleni - in cui serviva più pragmatismo e aggressività, qualche volta la palla va anche buttata fuori dal campo se serve e non l'abbiamo fatto. Siamo stati un po' ingenui, ma la Pro Patria oltre al gol non ha avuto altre grosse occasioni. Poi nel secondo tempo la voglia di non perdere ci ha dato più slancio, l'abbiamo pareggiata e poi abbiamo anche provato a vincerla nonostante l'inferiorità numerica. Alla fine va bene così, la prima partita dopo la sosta è sempre un rebus: certo, con i tre punti si viaggia più veloci, ma era importante non perdere. Rimaniamo a centro classifica e andiamo avanti, non è ancora il momento decisivo della stagione anche se ogni punto è pesante». Dopo il gol di Frattini, quello di Ceola riporta il match in parità. Dopo l'espulsione di Polizzi, però, il finale diventa molto incerto: «L'inerzia però ormai era dalla nostra parte e ci abbiamo provato, in un finale così spesso contano di più la gamba, le motivazioni e la voglia di andare a vincere più che il numero di giocatori in campo. A volte però se si ha troppa voglia rischi di pagare come successo a noi contro Carrarese e Triestina, e oggi era importante portare a casa la pelle». Settimo posto, 8 gol fatti e 8 subiti: «Siamo in perfetta media, abbiamo margini di miglioramento molto alti, serve ancora un po' di tempo per trovare la quadra giusta e di certo l'emergenza infortuni non ci sta aiutando. Abbiamo perso due pedine importanti, ci stiamo arrangiando ma c'è del buonissimo materiale: sono convinto che possiamo crescere e fare ancora meglio».