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Serie A

Roma, riecco Claudio Ranieri: è il terzo mandato sulla panchina giallorossa

Il Campione d'Inghilterra col Leicester torna nella capitale dopo 5 anni dall'ultima volta

Il Ritorno del Re: Claudio Ranieri e la sua terza avventura alla Roma

SERIE A ROMA • Claudio Ranieri, qui ormai 14 anni fa durante la sua prima esperienza sulla panchina giallorossa

Claudio Ranieri è ufficialmente il nuovo allenatore della Roma. E nel suo ritorno sulla panchina giallorossa, è la terza volta che accade, c'è qualcosa di magico. È come un vecchio amore che non si spegne mai, un legame indissolubile che resiste al tempo e alle avversità. È il richiamo del cuore, che non conosce ragioni né confini.

AMORE SENZA FINE

Quando si parla di Claudio Ranieri, non si può fare a meno di pensare a una carriera che è un vero e proprio viaggio nel mondo del calcio. Nato e cresciuto a Roma, Ranieri ha sempre avuto un legame speciale con la sua città e la sua squadra del cuore. Dopo due esperienze non proprio memorabili sulla panchina giallorossa, il tecnico romano è pronto a rispondere ancora una volta alla chiamata dei Friedkin. Ma cosa rende questo ritorno così speciale? Ranieri non è solo un allenatore di esperienza, ma anche un uomo che ha saputo lanciare nel calcio dei grandi numerosi giovani talenti. La sua capacità di vedere oltre l'apparenza, di scorgere il potenziale nascosto nei giovani calciatori, è una delle sue doti più apprezzate. E chissà che non sia proprio questa la chiave per risollevare le sorti di una Roma in difficoltà.



IL MARCHIO DI RANIERI

Nel corso della sua lunga carriera, Ranieri ha dimostrato di avere un occhio di riguardo per i giovani talenti. A Cagliari, tra il 1988 e il 1991, diede fiducia a Gianluca Festa, un difensore appena diciannovenne che divenne uno dei protagonisti della doppia promozione dalla Serie C alla Serie A. E come dimenticare il suo passaggio al Chelsea, dove lanciò Frank Lampard, destinato a diventare una leggenda del club londinese? Anche in Premier League, con il Leicester, Ranieri non si smentì, dando i primi minuti in campo a Ben Chilwell. E ancora, a Firenze, fu lui a credere in Francesco Toldo, all'epoca ventenne. Persino alla Juventus, durante la stagione 2007-08, il tecnico romano non esitò a far esordire Cristian Pasquato, sostituendo nientemeno che Alex Del Piero in una sfida contro il Catania.



IL RICHIAMO DEL CUORE

Ma cosa ha spinto Ranieri a tornare alla Roma, dopo aver escluso la possibilità di allenare un club? È il richiamo del cuore, che non conosce logica né ragione. "Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano", cantava Antonello Venditti. E mai come in questo caso, le parole del cantautore romano sembrano descrivere alla perfezione il legame tra Ranieri e la sua città. Dopo l'avventura a Cagliari, che sembrava dovesse essere la sua ultima tappa da allenatore, Ranieri è pronto a rimettersi in gioco. E lo fa con la consapevolezza di avere ancora tanto da dare, sia alla Roma che ai suoi tifosi. Perché al cuore, si sa, non si comanda.



ANCORA UNA SFIDA

Il ritorno di Ranieri alla Roma rappresenta una nuova sfida, un'opportunità di riscatto per un club che ha bisogno di ritrovare la sua identità. E chi meglio di un uomo che conosce a fondo l'ambiente giallorosso può riuscire in questa impresa? Con la sua esperienza e la sua capacità di valorizzare i giovani, Ranieri potrebbe essere l'uomo giusto al momento giusto. La Roma, con il suo carico di aspettative e speranze, è pronta ad accogliere il suo figliol prodigo. E chissà che questa terza avventura non si riveli la più entusiasmante di tutte. Perché, in fondo, il calcio è fatto di emozioni, di storie che si intrecciano e di sogni che si avverano.

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