Nazionali
15 Novembre 2024
Dallo Scudetto alla gara in Spagna, la Nuova Tor Tre Teste sforna gioielli. Cresciuto nella Tor Tre Teste, convocato dalla Nazionale Italiana ���� Gabriele Falasca, classe 2008, al Torino nel 2022
Riuscire a fermare i pluricampioni del Real Madrid è un'impresa riservata a pochi: recentemente, ci sono riusciti il Milan in Champions League o il Barcellona nel Clásico con un poker che resterà nella storia. Insomma, parliamo di club d'élite del calcio europeo. E dilettantistico. No, non avete letto male. Una società dilettante italiana è uscita imbattuta da Madrid: stiamo parlando della Nuova Tor Tre Teste, squadra di Roma, che sta diventando una realtà affermata per tutti quei ragazzi che vogliono spiccare il volo nel mondo del calcio. Fucina di talenti, la Tor Tre Teste ha sfornato alcuni giovani interessanti in Piemonte tra Juventus e Torino, lanciando, promesse del calibro di Mamadou Pamé, Gabriele Falasca - entrambi in gol settimana scorsa - e Moise Antonelli.
Chi è - ma soprattutto - cos'è la Nuova Tor Tre Teste? Ce lo racconta direttamente il Presidente Ivan D'Adamo, che dal giugno del 2023 ha prelevato la totalità delle quote dei rossoblù romani: «Siamo la prima società per giocatori mandati ai Professionisti, quest'anno sono stati 24. Lavoriamo in maniera maniacale con i giovani. Abbiamo un'area scouting composta da 10-12 persone, un gruppo corposo, più di alcune squadre di punta. Proviamo ad individuare i migliori tra i ragazzi che non hanno superato i provini in grandi club, poi con loro ci focalizziamo, prima di tutto, sull'aspetto mentale». Come spiega D'Adamo, la Tor cerca di anticipare le mosse delle pretendenti e scovando tanti prospetti potenzialmente interessanti. E il "lavoro minuzioso" sta dando i suoi frutti anche a livello territoriale: «Abbiamo sei ragazzi convocati in Nazionale, e una quindicina in prova in alcune società professionistiche. Siamo molto orgogliosi»
Uno tra questi Mamadou Pamè, individuato dallo stesso presidente in uno di quei soliti campi dove si gioca (e si sogna) con gli amici di sempre, nella provincia di Roma: «Quando presi Pamè, molti mi davano del 'pazzo'! Lo incontrai per la prima volta a San Cesareo, un piccolo comune vicino Roma. Stava giocando in un campetto, mi ha colpito subito quando lo portammo da noi. L'ho testato sui fondamentali come alcuni colpi di testa e conclusioni con ambedue i piedi, ma non c'era bisogno: in partitella era dominante - afferma D'Adamo - con cambi gioco, e poi come toccava il pallone!. Siamo stati bravi a prendere al volo quest'opportunità».
Dopo un anno clamoroso con la Tor Tre Teste, siglando 39 centri su 26 partite in campionato e 5 in addirittura due gare ai Playoff, per un totale di 44 gol in 31 presenze, niente meno che la Juventus bussa alle porte di D'Adamo e se lo porta, stretto stretto, a Torino. E i risultati si vedono sin da subito, con prestazioni da trascinatore e bomber vero: alla prima stagione con i Prof sta letteralmente rompendo ogni record settimana dopo settimana. Basti pensare che alla prima stagione tra i Pro con la maglia bianconera ha già segnato 16 reti in sole 7 partite con tanto di due triplette contro Parma - spettacolare all'esordio a Vinovo con doppietta in rovesciata - e Carrarese, inoltre, due poker ai danni di Bologna e Pisa. I numeri parlano già da soli, non serve aggiungere altro. D'Adamo ha parlato anche delle polemiche sulla questione età nei confronti di Pamé, diramando anche un forte comunicato: «Mi sono sentito in dovere di proteggere Mama con quelle parole perché so quanto sia difficile per lui sopportare queste discussioni, che trovo solo fuori luogo».
Sempre dalla Tor Tre Teste sono passati due calciatori ora al Torino: Gabriele Falasca (Under 17) e Moise Antonelli (Under 16). Domenica da incorniciare per Falasca, che ha trovato un gol e un assist, entrando dalla panchina, nel Derby della Mole contro la Juve vinto dopo quasi sette lunghi anni. «Gabriele lo abbiamo prelevato nel 2022, anche lui fa parte di quei ragazzi che non avevano superato il provino con la Roma. Siamo felicissimi del suo percorso, ha sempre giocato in Nazionale e continua ad essere decisivo con il Toro».
Per fare alcuni nomi di talenti passati per la Nuova Tor Tre Teste oltre ai già citati, non possiamo non menzionare i due portieri Giovanni Garofani (classe 2002 della Juventus ora in prestito al Monopoli) e Tommaso Lastoria (2008 dell'Empoli); ancora, Valerio Castelli della Lazio, Alessandro Cardinali del Parma Primavera (da qualche settimana si allena anche con la Prima Squadra), infine Christian Frangella in forza al Sassuolo, il quale, a detta di D'Adamo, esordirà presto con i grandi.
Ma ciò che colpisce in particolar modo è la mentalità con cui questi ragazzi abbiano approcciato alle società professionistiche. Ma per Ivan D'Adamo non è una novità: «Non ho mai nutrito alcun dubbio sul fatto che potessero fare bene (Pamé, Falasca e Antonelli, ndr). Giocare alla Tor Tre Teste significa convivere con la pressione di dover sempre vincere ogni domenica. Per noi è troppo importante mantenere l'asticella alta, che permette ai ragazzi di tener viva l'attenzione in tutti gli allenamenti. Sono dell'idea che il risultato conti perché aiuta mentalmente. Non credo alle frasi fatte da libri: io voglio vincere ogni partita, la mentalità è fondamentale in questo sport. Se mi accorgo che per i nostri calciatori la maglietta degli avversari - chiunque essi siano - incute più timore della nostra, vuol dire che abbiamo perso prima di scendere in campo. Deve essere sempre il contrario». Difficile essere più chiari di così, la forza della Tor è proprio quella di far la vittoria il primo motore motivazionale del gruppo.
I traguardi raggiunti dalla società romana in queste stagioni sono diversi e sottolineano la crescita esponenziale della Tor, non solo in Italia, ma addirittura in Europa: «Negli ultimi anni ci siamo tolti enormi soddisfazioni, come la vittoria del quarto Scudetto della nostra storia in Under 15 contro l'Alcione. Poi siamo usciti solamente ai rigori in un torneo contro l'Inter per 5-6, andando ad un passo dal successo. Ma soprattutto, siamo stati la prima squadra dilettantistica ad essere stata invitata in Spagna dal Real Madrid contro cui abbiamo giocato un'amichevole finita 1-1. Siamo rimasti imbattuti, la cosa che più ci ha reso fieri del nostro operato è che a fine partita (lo staff del Real Madrid, ndr) ci hanno chiesto se fossimo una squadra di Serie B. No, siamo "solo" dei dilettanti. Loro sono rimasti impressionati dal nostro alto livello».
La Nuova Tor Tre Teste rappresenta il modello di settore giovanile ideale per lo sviluppo e la crescita totale di promesse in rampa di lancio, come racconta ai nostri microfoni D'Adamo: I nostri allenamenti si compongono di tre parti in gruppo e una individuale e personalizzata per ciascun calciatore, in modo tale da concentrarsi su ogni possibile dettaglio». La Tor è già una bellissima realtà, lo è diventata nel tempo, grazie ad un progetto credibile, sacrifici e una competenza da fare invidia anche ai Galácticos.