Under 15 A-B
15 Novembre 2024
ATALANTA UNDER 15 • Badr El Hafid, classe 2010 e astro nascente della Dea
Se l'Atalanta è ancora imbattuta è anche merito suo. La squadra di Esposito ha vinto sette partite e ne ha pareggiata una, subendo solo un gol, ed è anche merito suo. Perché la polivalenza in mezzo al campo di Badr El Hafid l'ha portato ad essere un giocatore quasi insostituibile in questa Dea: può fare il mediano e la mezzala (da entrambi i lati). Poi il fiuto spiccato per il gol, con un sinistro da far invidia a tutta Italia, che ha fatto malissimo a squadre come Monza e Udinese. Caratteristica che, insieme al dribbling e alla visione di gioco, l'hanno portato in nemmeno un anno a passare da giocare il campionato regionale con la Ghedi ad essere chiamato in nazionale dal commissario tecnico Enrico Battisti...
Gioca nella Dea e dopo sole sette partite ha già stregato tutti. Con i suoi dribbling, con i suoi gol magnifici e con una visione di gioco rara da trovare. Se poi si va a scoprire la sua storia, tutto assume una connotazione ancor più magica. Perchè Badr El Hafid, classe 2010 di origine marocchina, inizia a giocare a calcio nella Cannetese all'età di 5 anni: la squadra del paese dove abitava, in provincia di Mantova (Canneto sull'Oglio). Poi, per esigenze lavorative la famiglia si sposta. Non molto lontano, passando dalla provincia dei tre laghi alla provincia di Brescia. E con la nuova vita in un'altra città inizia anche la nuova vita calcistica, perché Badr approda al Remedello, squadra in cui ha giocato per ben 7 anni. Nell'estate del 2023 accade il fattore scatenante, quello che ha dato il via a tutto: la Ghedi lo contatta per andare a giocare da loro. Lui accetta e, dopo soli due mesi, cambia nuovamente squadra. Non si trovava bene con la squadra? Aveva fatto qualcosa che non doveva fare? No, nulla di tutto questo. In poco più di 60 giorni aveva messo a segno 15 gol (10 in campionato e 5 in Coppa Brescia). Ah e piccolo dettaglio, tutto questo da sottoetà con i 2009 nel campionato regionale. Prestazioni che gli valgono la chiamata di varie società professionistiche tra cui l'Atalanta, sui cui è ricaduta la scelta finale.
E con la Dea le cose iniziano subito alla grande. Perché nella metà di stagione rimanente colleziona 8 presenze e segna 3 gol. Tre gioie sì, ma che portano un po' di amarezza sotto sotto: perché una è una doppietta al Brescia e l'altro è un gol al Mantova. Insomma, è sembrato proprio un gioco del destino. Si arriva poi a settembre 2024. Stagione nuova, vita nuova. Sotto la gestione di Alfonso Esposito il modulo utilizzato è principalmente il 4-3-3 e la duttilità di El Hafid l'ha portato a disputare sette gare su otto: nello scacchiere nerazzurro può infatti occupare ogni ruolo del centrocampo. E in ognuna di queste gare è stato al centro di almeno un'azione da gol: finora sono 4 i gol e 3 gli assist. Si è visto alla seconda giornata di campionato, quando contro il Monza ha fatto il suo esordio stagionale dall'inizio: subito in rete e prestazione incredibile. Ed il gol fatto ai brianzoli è simile al primo dei due fatto contro l'Udinese. Finta di corpo e grande uso del fisico per tenere a bada l'avversario, proseguendo con un missile da fuori area di sinistro, che termina all'incrocio dei pali. Poi la doppietta ha sancito una bella vittoria contro i bianconeri del Friuli. Nel suo repertorio spiccano il dribbling, la visione di gioco e le ottime tempistiche di inserimento. Tutto questo l'ha portato ad essere una pedina fondamentale di questa Atalanta, che continua a vincere e convincere. Ma non solo, perché il 10 ottobre è arrivata una chiamata tanto emozionante quanto importante: quella di Enrico Battisti, commissario tecnico dell'Italia Under 15, per la selezione del Nord in vista dei primi impegni stagionali. Una storia incredibile. Una storia che ha ancora tantissimo da dire. Ma intanto godiamoci questo ragazzo fantastico...