MODENA SERIE B - Paolo Mandelli dopo il debutto contro la Carrarese viene confermato alla guida della prima squadra (foto modenacalcio.com)
Cosa succede quando un club decide di puntare su un volto noto, ma in una nuova veste? Il Modena ha risposto a questa domanda con una mossa audace e strategica: affidare la guida della prima squadra a Paolo Mandelli, già noto per il suo lavoro con la formazione Primavera. Un'esperienza che promette di essere un mix di novità e continuità, con l'obiettivo di riportare i «canarini» a volare alto. Dopo la vittoria per 2-0 sulla Carrarese al debutto il tecnico è stato confermato nel ruolo dalla società e sarà dunque lui a proseguire il campionato in panchina in luogo dell'esonerato Pierpaolo Bisoli.
L'AVVENTO DI MANDELLI: UN MAESTRO AL TIMONE Il Modena ha scelto di voltare pagina, e lo ha fatto con la classe di chi sa di avere un asso nella manica. Paolo Mandelli, già apprezzato per il suo lavoro nel settore giovanile, è stato promosso alla guida della prima squadra. Ma chi è davvero Mandelli? Un «maestro di calcio», come lo definisce Mauro Rivetti, amministratore delegato del club. La sua competenza e pacatezza sono qualità che si sposano perfettamente con la filosofia del Modena, una squadra che punta a crescere senza fretta, ma con solide fondamenta. Mandelli non è un volto nuovo per i tifosi gialloblu. Negli scorsi 2 anni ha allenato la Primavera, promossa al campionato Primavera 2 nella passata stagione, e già da giocatore aveva vissuto un quinquennio tra le fila dei «canarini». E ha appunto dimostrato di avere le carte in regola per affrontare una sfida di questo calibro.
LA PARTITA DEL DEBUTTO: UN ASSAGGIO DI FUTURO Il debutto di Mandelli sulla panchina del Modena non poteva essere più dolce. Una vittoria casalinga contro la Carrarese con gol decisivi di Cauz e Palumbo che hanno spezzato un digiuno di successi lungo quasi due mesi. Ma cosa ha reso speciale questa partita? È stata una dimostrazione di carattere e di capacità di adattamento. Mandelli ha saputo immedesimarsi nella categoria, dimostrando che la sua esperienza con i giovani può essere un valore aggiunto anche a livelli più alti. Con la settimana di sosta per gli impegni delle nazionali, il neo tecnico ha inoltre avuto l'opportunità di lavorare sui meccanismi della squadra, cercando di infondere il suo stile e la sua filosofia di gioco. Un tempo prezioso per cementare un’identità di squadra che possa fare la differenza nel prosieguo del campionato.
IL SUPPORTO DI MICHELE TROIANO: UNA SPALLA FIDATA Accanto a Mandelli, il Modena ha deciso di puntare su un altro nome conosciuto: Michele Troiano, che ricoprirà il ruolo di vice allenatore. Una scelta che non è casuale, ma che si inserisce in una logica di continuità e di conoscenza reciproca. Il Modena ha tracciato una rotta chiara: puntare sui giovani e sul talento. La scelta di Mandelli è un chiaro segnale di questa strategia. Un allenatore che ha dimostrato di saper lavorare con i giovani, di saperli far crescere e di saperli lanciare nel grande calcio. Un investimento sul futuro, un progetto che mira a costruire una compagine solida, capace di affrontare le sfide del campionato con determinazione e spirito di squadra.
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