Gioca con compagni più grandi di lui e a 16 anni ha già debuttato in Serie C, l'Atalanta ha una nuova stella

Cosa succede quando un giovane talento decide di prendersi la scena? Nel mondo del calcio, la risposta è semplice: si accendono le luci della ribalta. E questo è esattamente ciò che ha fatto Andrea Michieletto, il prodigio classe 2008 dell'Atalanta, che ha messo in mostra il suo talento cristallino nella vittoria contro il Bologna con un gol in apertura nell'ultimo turno del campionato Under 18. L'attaccante della Dea gioca stabilmente in squadra sotto età e ha già debuttato sia in Primavera che nella seconda squadra di Serie C di Francesco Modesto (nella partita dello scorso 6 ottobre contro la Giana Erminio).

IL RITORNO DEL GUERRIERO: MICHIELETTO IN AZIONE
Domenica scorsa, il campo di gioco è diventato il palcoscenico ideale per Andrea Michieletto, che ha risposto presente alla chiamata dell'Atalanta con una prestazione da incorniciare. Fin dai primi minuti, il giovane attaccante ha dimostrato di avere un obiettivo chiaro: fare la differenza. E così è stato. Con un pressing asfissiante, ha rubato palla ad un difensore bolognese, involandosi verso la porta avversaria con la determinazione di un veterano e la precisione di un cecchino, battendo il portiere D'Autilia con freddezza glaciale. E questo dopo appena 120 secondi di gioco.

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NUMERI CHE PARLANO: GOL E ASSIST PER UN FUTURO RADIOSO
Il gol contro il Bologna è stato solo la ciliegina sulla torta di una prestazione superlativa. Michieletto ha infatti messo a segno il suo 4° centro in campionato, dopo aver già bucato le difese di Empoli e Cesena. Ma non è tutto: il suo talento non si è fermato al gol. Con un assist magistrale, ha servito su un piatto d'argento il compagno Dragan, che ha trasformato il filtrante in un gol da manuale per il provvisorio 3-1. Un'azione che ha dimostrato la sua visione di gioco e la capacità di essere decisivo anche nelle vesti di assist-man.

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Una partita dominata dai giovani nerazzurri, marcature, talento e una vittoria più che meritata

UN TALENTO DA COLTIVARE: LA PROMESSA DI MICHIELETTO
Ma cosa rende Michieletto un talento così speciale? La risposta sta nella sua capacità di combinare tecnica, visione di gioco e spirito di sacrificio. Nonostante la giovane età, il numero 9 dell'Atalanta ha dimostrato un carattere da vero leader, come testimoniato dal cartellino giallo ricevuto nella ripresa. Un segnale della sua voglia di lottare fino all'ultimo, di non arrendersi mai, di essere sempre al servizio della squadra. Ma che si abbia a che fare con un predestinato lo si capisce già dai numeri stagionali: mai impiegato in Under 17 che sarebbe la sua categoria di competenza, vanta 9 presenze e 4 reti in Under 18, 2 presenze in Primavera e una presenza in Serie C.

La stella dell'Atalanta gioca con i compagni più grandi di un anno e fa subito doppietta, è nato un leader

Focus sul talento precoce che si sta mettendo in mostra nelle giovanili neroazzurre e nella Nazionale di categoria a suon di gol

LA PROSPETTIVA: COSA ASPETTARSI DAL FUTURO
Con prestazioni come quella contro il Bologna, Michieletto si candida a essere uno dei protagonisti del calcio italiano nei prossimi anni, oltre ad avere già esordito in maglia azzurra a livello giovanile. La sua crescita sarà fondamentale per l'Atalanta, che potrà contare su un attaccante in grado di fare la differenza in ogni partita. E chissà, forse un giorno il suo nome risuonerà nei grandi stadi d'Europa. Ma per ora, il giovane talento si concentra sul presente, determinato a continuare a stupire e a far sognare i tifosi nerazzurri. Proprio con il DNA di un vero sportivo, a quanto pare tratto distintivo di una famiglia che vede impegnati molti dei suoi componenti. Il fratello Alessandro è infatti un punto fermo dell'Italvolley, oltre ad essere da sempre giocatore del Trentino Volley in Serie A1. Sempre sul parquet gioca la sorella Francesca, anche lei in A1 con il Megavolley, e pure papà Riccardo per anni si è districato tra i campo di A1 e A2.