Under 15 Serie C
30 Novembre 2024
UNDER 15 SERIE C ALCIONE • Davide Barini, portiere orange classe 2010
Quando nel 1998 il trio francese Stardust pubblicò l'iconica traccia «Music Sounds Better With You» è difficile credere che qualcuno potesse pensare di leggerci un parallelismo con un portiere dell'Alcione. Eppure, a distanza di 26 anni, eccoci qui. D'altronde, la musica ha un sicuramente un suono più dolce quando con te, fra i pali, c'è un para rigori come Davide Barini. Nel videoclip degli Stardust, inoltre, il protagonista è un aereo color arancione e si può certamente affermare che, con 3 rigori parati in 3 partite consecutive, anche l'estremo difensore orange, a suo modo, voli.
Il viaggio di Davide Barini comincia in Piemonte, con la maglia del Rapid in quel di Novara. «Sono nato qui in Piemonte. Con la mia prima squadra d'oratorio ho anche vissuto una delle mie prime soddisfazioni calcistiche, visto che partecipammo ad un torneo con rivali relativamente blasonate, certamente diverse rispetto alla nostra realtà, e, nonostante non ci fossimo esattamente abituati - e sorride - riuscimmo comunque a vincere la manifestazione». Davide si trasferisce poi a Milano con la famiglia. «Una volta arrivati qui ho cominciato sempre in oratorio: all'Apo Crocetta. Mi ha notato un osservatore dell'Enotria e sono andato lì». Dopo i 3 anni e mezzo in rossoblù c'è la scelta di spostarsi di neanche 2km più in là, approdando al Cimiano.
«In biancorosso ho conosciuto Ezio Colombo, tecnico dei portieri fondamentale per la mia crescita». Colombo lo comincia ad approcciare anche ad una sfera più prossima al professionismo, facendolo partecipare a competizioni individuali per portiere della sfera Milan, sia su scala regionale che nazionale. Competizioni che Davide vince e che in qualche modo potrebbero aver convinto l'Alcione a insistere su di un corteggiamento già cominciato ai tempi dell'Enotria. Barini si sposta infatti in orange, dove nell'annata 23/24 affronta l'Under 14 regionale. Si alterna con il compagno di reparto, un infortunio alla mano rimediato in allenamento lo costringe ad un piccolo stop, ma riesce comunque a rendersi fondamentale nelle fasi finali del torneo. La dimostrazione? La semifinale d'andata, con un rigore parato all'ultimo. Una piccola anticipazione di quella che sembra essere sempre più la specialità della casa nella stagione corrente.
Con l'approdo della prima squadra nel campionato di Serie C, la formazione Under 15 dell'Alcione si vede catapultata in una realtà completamente differente, dovendo infatti affrontare un campionato nazionale. Nelle prime 5 giornate arrivano 5 sconfitte. L'impatto con la categoria si fa sentire. I ragazzi dei Calderoli cominciano però ad ingranare dalla 6ᵃ giornata in poi, vincendo con Sestri Levante, Novara e Pergolettese. Si arriva così all'incontro con la Pro Vercelli, gara in cui per gli orange arriva sì un brutto 4-1, ma dove comincia la favola di Barini. L'estremo difensore dell'Alcione para infatti il primo rigore della serie in crescendo che lo vede protagonista. Nel rigore contro la Pro Vercelli Davide non riesce poi a neutralizzare anche la conclusione avversaria sulla ribattuta. Poi? Poi arriva la 10ᵃ giornata.
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In casa dell'Alcione si presenta il Pontedera del capocannoniere Vittorio Lelli. Nessun problema. Quando agli ospiti viene fischiato un calcio di rigore a favore a neutralizzare il bomber ci pensa ovviamente Barini. Parata sulla prima conclusione e rapida uscita su un'eventuale ribattuta permettendo così ai suoi di portare a casa il pareggio. La mistica attorno al portierone cresce. Nella trasferta di Lumezzane viene nuovamente fischiato un rigore contro all'Alcione e questa volta Barini si esibisce in un vero e proprio miracolo. Il tiro del rivale è forte e angolato e, sulla respinta, il giocatore del Lumezzane sembrerebbe essere in netto vantaggio. L'uscita a croce dell'estremo difensore orange, però, non lascia scampo neanche a lui. Terzo rigore di fila parato. Barini fa 3 su 3. «Mi alleno molto anche a livello individuale. Non lo so spiegare, ma ultimamente riesco subito a capire dove calceranno, dal momento in cui appoggiano il pallone sul dischetto ho giù intuito le loro intenzioni. Il segreto, poi, è meglio non rivelarlo».