Serie A
01 Dicembre 2024
Serie A • Diego Pugno, il bomber 2006 della Primavera viene convocato da Thiago Motta e scende in campo contro il Lecce
Sognare non costa nulla, ma per far sì che sia la realtà, invece, serve dedizione, costanza e umiltà. Diego Pugno lo sa bene, lui che un sogno, forse, il sogno della vita, lo ha appena realizzato. Sono le 22 e 30 di una fredda domenica di inizio dicembre, Diego ha esordito in Serie A con la maglia della Juventus entrando all'84' contro il Lecce al posto di Francisco Conceição.
Probabilmente sarà ancora estasiato e sulle nuvole, ma chissà se il Diego di qualche anno fa si sarebbe aspettato di raggiungere in così poco tempo un obiettivo così grande, lo stesso Diego che a 15 anni doveva scegliere la strada migliore da percorrere per il suo futuro, diviso da un bivio: Milan o Juventus?
Tutto inizia a Torino, ma nella parte granata della città dove svolge tutta la trafila della Scuola Calcio, partendo dai Pulcini, passando per gli Esordienti ed arrivando fino all'Under 13. Sin da subito si notano tutte le sue qualità unite ad una struttura fisica fuori dall'ordinario. Dopo l'esperienza al Toro, il passaggio al Borgaro, spinto dalla voglia di giocare con i suoi amici di sempre. Il classe 2006 qui gioca divertendosi e fa divertire chi lo ammira: si conquista l'amore della piazza a suon di gol in due anni, specialmente con l'Under 14 quando sforna 30 centri in 23 gare tra tornei e campionato. Fare la media è molto semplice, non serve nemmeno la calcolatrice: supera di gran lunga il gol a partita.
Stamattina sui campi del Borgaro non si parlava d'altro, tutti aspettavano questo momento. Tra i presenti lo storico addetto stampa Eugenio Barbero e Mario Gentile, suo allenatore ai tempi dei gialloblù, il quale ne sottolinea il carattere genuino: «È da tutto il giorno che penso a ciò che può succedere questa sera. Diego è un ragazzo unico, di una gentilezza rara. Ha scelto il Borgaro perché aveva il desiderio di giocare con i suoi amici. Spesso viene a trovarci e ci tiene a salutare tutti, dalla barista Daniela ai ragazzi che come lui inseguono un sogno. Per noi è un orgoglio raccontare che sia passato per questi campi».
In maglia blu Diego Pugno ai tempi del Borgaro
Siamo arrivati al bivio, due biforcazioni entrambe intriganti. Durante l'estate del 2021, due Prof lo corteggiano: da una parte il Milan, dall'altra la Juventus. Diego ci pensa a lungo, poi i dubbi scompaiono: a Torino c'è la famiglia, gli amici con cui ha passato l'adolescenza fuori e dentro dal campo; a Torino c'è l'amore dei suoi cari e la scelta, quindi, ricade sulla Juve.
Ovunque va, a Diego riesce sempre ciò che sa fare meglio: segnare. Dopo i primi due anni in bianconero tra Under 16 e 17 in cui realizza la bellezza di 18 gol in 32 partite, raggiungendo rispettivamente la semifinale e i quarti di finale per lo Scudetto, arrivano le prime chiamate dalla Primavera di Paolo Montero, che lo schiera 21 volte su 27 da titolare. Le risposte più belle, però, le sta dando quest'anno: inizio super di campionato con il nuovo allenatore Francesco Magnanelli, con cui ha già trovato 6 reti in sole 11 presenze, lasciando stupito anche Thiago Motta, il quale ha deciso di convocarlo in Prima Squadra per la gara contro il Lecce. Il coronamento del sogno.
Complice le varie assenze, tra qui quella pesante in attacco di Dusan Vlahovic insieme ad Arkadiusz Milik ormai da tempo ai box, la Juventus si è ritrovata senza punte di ruolo. Pugno ha sopperito a questa mancanza, facendosi trovare pronto nei minuti conclusivi del match contro il Lecce, entrando al posto di Francisco Conceição al minuto 84'.
Diego, adesso lo puoi dire ai tuoi amici: hai realizzato il tuo sogno.