Under 14
01 Dicembre 2024
NOVARA-RENATE 1-0 UNDER 14 PRO • In foto i migliori di giornata per i novaresi: da sinistra l'invalicabile Dridi, il bomber Buonaguro Sabato e l'infaticabile Gugliermotti
La posizione in classifica è la stessa, ovvero l'ultima, mentre il morale è molto diverso: è alto per il Novara, dopo il successo ottenuto nel derby contro la Pro Vercelli, mentre è basso per il Renate, dopo i quattro gol incassati dalla Juventus. Una cosa però accomuna le due compagini, ovvero quello di dimostrare tutta la propria qualità e far capire agli addetti ai lavori di meritarsi le zone più nobili della classifica: il risultato è una vera e propria battaglia, che va in scena nello splendido anfiteatro di Novarello. Alla fine a spuntarla sono proprio i padroni di casa, che mettono a referto l'unica marcatura della partita con Gugliermotti: un rigore basta per vincere la resistenza lombarda, nonostante la squadra di mister Falcinelli cerchi il gol del pareggio fino all'ultimo, dovendo però capitolare di fronte ad una difesa di ferro; al triplice fischio è festa Novara, che lascia l'ultimo posto in classifica e piazza il sorpasso allo stesso Renate, ai cugini della Pro Vercelli ed alla Pro Patria
BUONAGURO SEMINA E GUGLIERMOTTI RACCOGLIE: IL NOVARA METTE IL MUSO DAVANTI
Il fischio d'inizio apre le danze su un match tutt'altro che scontato, con le due compagini che smaniano di farsi vedere fin dal primo minuto nella trequarti avversaria, saltando qualsiasi fase di studio: sono proprio i novaresi a farsi vedere per primi nelle zone della porta protetta da Argenti quando, alla prima azione disponibile, Buonaguro serve in profondità Simonti, che vede la sua conclusione in porta murata dall'accorrente Piacenti. Il Renate non vuole dimostrasi da meno e così, al terzo minuto, su un pallone recuperato dalla difesa e scaricato velocemente verso Pignatiello, il numero nove premia il movimento di Iannace e lo innesca con un passaggio tra le maglie della difesa novarese: il numero undici ospite progredisce fino all'interno dell'area, dove però l'attento Dridi si lancia in un ottimo intervento che gli chiude lo specchio. Il primo quarto d'ora di gioco si tinge però di azzurro, con la compagine piemontese che riesce a schiacciare i renatesi nella propria mediana, pur faticando a trovare una conclusione pulita verso Argenti. Il Novara prova a far male sfruttando un paio di palloni sbagliati del centrocampo ospite, ma la difesa nerazzurra regge e torna a farsi vedere lì davanti: i ragazzi di mister Falcinelli faticano ad uscire palla al piede, ma quando lo fanno richiedono sempre gli straordinari a Dridi e compagni. Ma è Buonaguro poi a salire in cattedra: il numero nove di casa inizia a fare a sportellate letteralmente con chiunque, alzando da solo il baricentro della sua squadra e costrigendo numerosi raddoppi su di lui: questo lascia spazio agli inserimenti di Maisano e Simonti, che si rendono protagonisti di diverse scorribande nell'area ospite. E chi altro se non proprio Buonaguro può guadagnarsi il rigore che decide la partita? La punta, vinto un contrasto, sfrutta il fisico per eludere l'intervento dell'accorrente difensore e, ormai lanciato in porta, va a sbattere contro l'uomo che gli si era posto davanti: Cavallaro non ha dubbi ed assegna un rigore sacrosanto. Sul dischetto si presenta Gugliermotti, che nel silenzio generale posiziona la palla ad undici metri dalla porta di Argenti: al suono del fischietto il numero sei si abbatte come una furia sul pallone, sparando un rasoterra potente alla sinistra del portiere lombardo, che non può fare altro che guardare la rete gonfiarsi.
Dopo aver trovato il vantaggio, la squadra di casa sembra intenzionata a rifiatare, almeno in fase offensiva: infatti alla flessione di Buonaguro e compagni lì davanti sopperisce la crescita esponenziale del reparto difensivo, con Basile che dorme sogni tranquilli grazie al buon operato dei compagni. Infatti, nonostante il Renate torni a fare la voce grossa, la retroguardia novarese riesce ad arginare i pericoli che arrivano dalle fasce, soprattutto quella destra dove un ispirato Corciulo dà filo da torcere a Salvatore e Scuro. La squadra lombarda però non demorde e, dopo il brivido per la super parata in controtempo di Argenti su un colpo di testa di Simonti, si riversa in attacco per trovare il gol che pareggerebbe i conti: al ventiseiesimo Arveda lancia in profondità proprio Corciulo, che viene però murato dall'infaticabile Gugliermotti pochi istanti prima di concludere a rete. L'ultima grande chance la ha nei piedi, guarda caso, Corciulo, che a due minuti dallo scadere della prima frazione di gioco viene innescato in profondità ed è il più lesto di tutti ad avventarsi su un pallone che rimbalza di poco dentro all'area: non ci pensa due volte prima di scatenare un forte destro al volo, su cui però un ineccepebile Basile si fa trovare pronto, sventando il pericolo con una parata tanto bella da vedere quanto efficace.
DRIDI SALE IN CATTEDRA: RESISTENZA BLUES ED ORGOGLIO RENATE
Il secondo tempo si apre con ben cinque cambi per il Renate, che vuole cercare di risolvere quello che non è andato nel primo tempo e lo fa cambiando ben cinque dei suoi titolari: senza neanche avere il tempo di capire chi sia entrato e chi sia uscito, la squadra lombarda inizia a bruciare la mediana avversaria con un pressing asfissiante, soprattutto nei primi dieci minuti di gioco: capitanata da Corciulo, la compagine di Renate rilancia nuovamente l'assalto all'area novarese, con la difesa di casa che è costretta a chiudersi su sè stessa per evitare pericolose imbarcate. Ma un po' per il preciso lavoro di contenimento della coppia Dridi-Guatteo, un po' per la marcatura rabbiosa di Scuro e Salvatore, i lombardi non riescono comunque a trovare la via della porta, spesso tentando la fortuna con conclusioni deboli e poco convinte. Il primo quarto d'ora di tempo è di trincea, con le due squadre che battagliano nella mediana e non vogliono lasciare centimetri preziosi agli avversari: il Novara può contare sull'affidabilità di Scuro e Gugliermotti, mentre il Renate continua a spingere sulle spalle di Corciulo, Iannace e del subentrato Sala. Suo infatti è il primo squillo del secondo tempo, con il numero quindici che si invola tra le maglie della difesa blues e, dopo un contrasto, si trova al limite dell'area: ma tra tutti è sempre il pronto Dridi a sventare il pericolo, impegnandosi in una scivolata volante che spedisce il pallone dritto sugli spalti.
Il tempo però scorre sul cronometro del direttore di gara, ed anche il Renate se ne rende conto: gli ultimi venti minuti sono di fuoco e gli animi si scaldano, con la formaziione ospite che tenta il tutto per tutto e si riversa all'arrembaggio, alla disperata ricerca del gol che vorrebbe dire tornare a casa con almeno un punto. Ma Basile e compagni non sono arrivati fino a quel punto per capitolare, e così la linea della difesa novarese si abbassa, mentre quella ospite si alza: ma lo spazio lasciato a Buonaguro è tanto, con il numero nove che ringrazia e torna al centro della partita. Lotta, combatte, regala sponde di qualità e soprattutto passaggi filtranti illuminanti: fa un po' di tutto insomma, rischiando anche un eurogoal quando, intorno al venticinquesimo, vede Salvati fuori dai pali e lascia partire da fuori area un pallonetto velenosissimo che si spegne di poco sul fondo. Un botta e risposta quello tra le due compagini, con il Renate che dimostra di non aver paura ed all'azione successiva fa tremare il Novara con una conclusione a rimorchio di Arveda: l'impatto con il pallone è perfetto, ma la traiettoria è beffarda e la palla bacia il palo alla sinistra di Basile. Mister Falcinelli utilizza le ultime cartucce disponibili ed opta per un assetto ultra-offensivo, con gli ospiti che cercano di spezzare la retroguardia blues con diversi calci piazzati. Ma la regola è sempre quella: alzi il baricentro? Buonauguro te lo fa abbassare. Il numero nove infatti, nella fase finale della partita, prima si inventa un delizioso filtrante per Cigna in profondità e poi chiama in causa Salvati, costringendolo ad uno splendido levagamba su una sua conclusione all'interno dell'area. Le pantere nerazzurre lottano fino all'ultimo, ma Dridi si esalta e spazza via qualsiasi speranza per gli ospiti: il triplice fischio sancisce il successo per i ragazzi di mister Brizzi, che si godono i tre punti e l'importante passo in avanti fatto in classifica.
NOVARA-RENATE 1-0
RETI: 16'pt Gugliermotti (N)
NOVARA(4-1-3-2): Basile 7, Guatteo 6.5, Dridi 8, Scuro 6.5, Salvatore 7, Gugliermotti 7.5, Maisano 7 (36'st Pettrone sv), Paglino 6.5 (28' st Meshkurti sv), Buonaguro 8, Cariotti 6.5 (11' st Cigna 6), Simonti 7 (18' st Nicoli 6) A disp. Grassi, Chiapparini, Bottone, Panetta, Morganti. All. Brizzi 7
RENATE:(4-2-3-1): Argenti 6.5 (1' st Salvati 6.5), Buzzoni 6 (1' st Piazza 6), Verrusio 6 (21' st Riva sv), Bevilacqua 6, Piacenti 6.5 (1' st Bestetti 6), D'Apice 6.5, Corciulo 7.5 (14' st Parravicini 6), Rocca 6 (1' st Sala 6.5), Pignatiello 6.5 (1' st Longo 6), Arveda 6, Iannace 7 A disp. Tutti subentrati All.Falcinelli 6
AMMONIZIONI: 24'st Sala (R), 32'st Iannace (R), 32'st Dridi (N)
ARBITRO: Cavallaro di Novara 8
NOVARA
Basile 7 Il portiere di casa, grazie agli straordinari della sua difesa, gioca una partita tranquillissima: è vero che pecca in fase di impostazione durante la prima frazione di gioco, perdendo un paio di palloni infimi, ma è anche vero che non solo poi non sbaglia più, ma che quando il Renate gli batte un colpo, lui risponde sempre. E' preciso nelle uscite e nelle facili parate a terra sulle timide conclusioni lombarde, mentre è provvidenziale nella parata su Corciulo in chiusura di primo tempo: copre la porta perfettamente ed un elegante tuffo battezza il secondo clean sheet di fila.
Guatteo 6.5 Il terzino gioca una partita di grande solidità, senza mai andare troppo in difficoltà dalla sua parte di campo: certo, è complice la prestazione monstre di Dridi, ma il numero due non sfigura certamente e dimostra anzi grande affiatamento con il compagno centrale, soprattutto in fase di marcatura e quando è il momento di occupare lo spazio.
Dridi 8 Il giovanissimo centrale fa dormire sogni tranquilli alla retroguardia novarese nel primo tempo, intervenendo sempre con innata decisione e precisione sul portatore di palla; é a suo agio anche sui lanci, facendosi trovare sempre pronto grazia anche ad un ottimo senso della posizione. Nel primo tempo fa la guardia in modo efficiente soprattuto sul sempre pericoloso Corciulo, piazzando un paio di interventi che salvano il risultato. Ma è nella seconda frazione di gioco che sale in cattedra, "on fire" nonostante il ritmo della partita che si alza: non sbaglia più un intervento e chiude la via della porta al Renate, nonostante i continui attacchi; anticipi da favola, marcature strette e aggressioni rabbiose sul portatore di palla sono il marchio di fabbrica del numero tre blues, che ha offerto una prestazione fuori dalla norma ed ha chiuso la via della porta ad una squadra intera.
Scuro 6.5 In un primo tempo che lo vede molto docile chiamato poche volte in causa, l'uomo aggiunto della difesa blues si fa trovare sempre pronto quando è necessario: ma è nel secondo tempo che si scatena veramente, impegnandosi in una guerriglia in mediana con il centrocampo avversario. In fase difensiva è un mastino pronto a mordere le caviglie, mentre in quella offensiva è lui che fa partire il giro palla che innesca l'attacco blues.
Salvatore 7 Tanta corsa e voglia di combattere denotano la partita del numero cinque di casa, che da vero incontrista si lancia su ogni pallone e recupera sfere dall’importante peso specifico: in coppia con Scuro è temibile, e non perde nemmeno un giro del motore neanche nel secondo tempo, quando il ritmo si alza; gioca una partita di grande solidità e riveste il ruolo di filtro del centrocampo di casa.
Gugliermotti 7.5 Coltellino svizzero dei padroni di casa, in avvio di tempo é fondamentale in zona offensiva con diversi palloni recuperati grazie al pressing portato dal Novara: invece dopo il vantaggio fa sua la zona davanti alla difesa, spesso aiutando la difesa di casa come uomo aggiunto. E' glaciale nel trasformare il rigore ed ancora più glaciale nel mantenere la calma e l'ordine nella mediana novarese nel secondo tempo, dando una grossa mano ad arginare il prepotente assalto nerazzuro e confermando non solo la sua grande qualità, ma anche tutto il fegato che ha a disposizione.
Maisano 7 Sulla fascia destra la storia è semplice con il numero sette che si prende sempre il fondo, come e quando vuole: non fatica nel trovare la zona desiderata per crossare, ma fa più fatica nel trovare lo spazio per farlo, con una difesa ospite sempre pronta in fase di raddoppio e che lo costringe a scaricare indietro; tuttavia mette sempre una pezza in qualche modo, anche guadagnandosi calci piazzati molto pesanti. Da sottolineare la grande qualità con la palla tra i piedi, che gli permette di tagliare spesso verso il centro dell'area per creare dispiaceri a Bevilacqua e compagni.
Paglino 6.5 Si muove come un elettrone impazzito tra il centrocampo e l’attacco novarese, fungendo da nodo di raccordo tra i due reparti: lotta tanto e, nonostante i palloni che gli capitano tra i piedi sono pochi ne fa sempre buon uso, innescando efficacemente Buonaguro e Simonti in profondità. Pochi centimetri potrebbero dire i più criticoni, ma tanto cuore e voglia di lottare per il talentino blues.
Buonaguro 8 Cuore dell’attacco novarese, il capitano da accettare fin dal primo minuto il suo ruolo: lotta e si sacrifica per i compagni, attirando su di le marcature per lasciare spazio a Masiano e Simonti di involarsi sulle fasce. Il capitano è stoico ed offre soluzioni precise ad ogni tocco, aiutando ad aprire le danze con un fallo subito in area, l’unico modo per fermare la sua discesa a rete. Ma il suo compito non finisce qui e nel secondo tempo dimostra tutto il suo peso all'interno della squadra, sia tatticamente che tecnicamente: sue sono le conclusioni più pericolose -occasioni che tira fuori dal suo cilindro a causa di una fase offensiva novarese macchinosa nella ripresa- ma sopratutto tutte quelle sponde, i palloni controllati spalle alla porta ed i contrasti in fase offensiva che permettono al Novara di rifiatare nella fase finale del match e non farsi schiacciare ulteriormente dal Renate.
Cariotti 6.5 Il numero dieci di casa soffre un gioco novarese che fatica a trovare soluzioni di giropalla, preferendo ad un tiki taka guardioliano uno spiccato gusto nel ricercare la profondità: il fantasista di casa perciò toglie le vesti di mago e si mette quelle da soldato, combattendo nella trincea del centrocampo per tutta la sua permanenza in campo ed offrendo soluzioni offensive di qualità per i compagni le poche volte che è interpellato.
11' st Cigna 6 Il numero venti entra a venticinque minuti dal termine e fa tutto quello che un allenatore chiede di fare ad un subentrato: corre, fa a spintoni con chiunque e diventa il bersaglio preferito dei passaggi di Buonaguro, che svariate volte lo innesca in profondità; pur non trovando la rete il suo impatto è più che positivo.
Simonti 7 ll più cercato sopratutto nel primo tempo, é una calamita di palloni in zona offensiva e spesso e volentieri riesce a saltare il suo marcatore: il giovane numero undici é duttile, trovandosi a suo agio sia nel cercare la linea di fondo per crossare sia che nel rientrare verso il centro del campo, dove trova sempre però la pronta opposizione della difesa; tuttavia non demorde ed è sempre reattivo quando chiamato in causa, impegnando i portieri lombardi in un paio di occasioni e facendo vedere i sorci verdi ai suoi marcatori fino al momento della sua uscita dal campo.
18' st Nicoli 6 Entrato al posto di Simoni, ne ricopre perfettamente le veci ed insieme a Cigna risulta fondamentale in fase offensiva: aiuta la squadra a rifiatare, rimanendo alto quando necessario ma non avendo paura nel ridimensiarsi e correre in difesa se richiesto.
RENATE
Argenti 6.5 Il portiere della prima frazione di gioco è sempre presente a livello mentale, facendosi trovare pronto sulle poche conclusioni che arrivano verso la sua porta: può poco sul bel rigore di Gugliermotti,ma si riscatta superandosi con un bel colpo di reni per evitare il gol del raddoppio e dando sicurezza al reparto difensivo.
1' st Salvati 6.5 Nonostante sia uno tra i subentrati, il portiere lombardo a livello di concentrazione è perfetto. entra e fa quello che deve, ovvero dare tranquillità ad una squadra che deve avere delle basi sicure per lanciarsi all'assalto dell'area novarese; gioca infatti molto alto. Da segnalare l'ottimo levagamba con cui nega la gioia del gol a Buonaguro.
Buzzoni 6 Nonostante subisca molto la qualità di Simonti, il terzino ospite non lascia nascere occasioni pericolose dalla sua parte, complice l'aiuto di Piacenti: fa molta più fatica in fase offensiva, non riuscendo a trovare una soluzione efficace per sfondare sulla sua fascia. Gioca una partita mediocre, venendo sostituito in funzione di un assetto più offensivo.
1' st Piazza 6 La sua è una prestazione difensivamente in sordina, poichè il Novara nel secondo tempo non battezza più la sua fascia ed è più macchinosa in fase offensiva: ma dopo la mediana avversaria il numero tredici mostra tanto fiato e voglia di combattere, spesso e volentieri agendo da uomo in più alla ricerca della profondità.
Verrusio 6 Il numero sei di casa gioca una prestazione nella media, considerato il suo andamento altalenante nello scontro con Maisano; se nel dribbling si fa quasi sempre saltare, é però velocissimo e reattivo nel riposizionarsi per impedirgli spesso di crossare, aiutato dai compagni.
Bevilacqua 6 Il numero quattro è il motore della mediana nerazzurra: lotta e combatte su ogni pallone che gli capita a tiro, incitando la squadra e cercando di innescare una fase di impostazione delle pantere fin troppo addormentata; nel secondo tempo cresce esponenzialmente e, nonostante la stanchezza, è il primo tra i suoi a portare un pressing asfissiante sulla difesa novarese.
Piacenti 6.5 Si impegna in una lotta senza quartiere con Simonti, cozzandoci contro per tutta la partita: nonostante egli riesca a saltare il terzino che lo marca, trova sempre il numero cinque pronto ad intervenire; il giovanissimo difensore infatti è sempre molto reattivo e preciso nelle sue chiusure, sia mettendo il corpo per evitare cross sia con interventi puliti per evitare scorribande novaresi al centro dell’area.
1' st Bestetti 6 Anche lui poco impegnato nel secondo tempo, si francobolla però a Buonaguro e fa di tutto per non fargli inquadrare lo specchio della porta, anche ricorrendo a falli tattici: il numero noce è costretto a diverse conclusioni fuori equilibrio e deboli a causa sua, una delle quali rischia però di trasformarsi nel gol della domenica con un insidioso pallonetto.
D'Apice 6.5 Nonostante dalla sua parte abbia non solo uno scomodo ospite in Maisano, ma debba anche fare i conti con Buonaguro, che è sempre pericoloso, gioca una partita tutto sommato molto pulita , costringendo la punta novarese nel primo a tempo a cercare la porta con soluzioni poco precise in diverse occasioni. Ma alla lunga il numero nove gli prende le misure, e la torre lombarda é costretta a chiedere aiuto in raddoppio: nel secondo tempo prende le redini della difesa ed sprona la squadra in avanti, aiutando lui stesso con diverse uscite palla al piede.
Corciulo 7.5 Nelle file dei lombardi é quello che gode di maggiore qualità tecnicamente, spesso e volentieri diventando il bersaglio principale della fase d’impostazione ospite; sue sono le soluzioni offensive più pericolose, sia con inserimenti velenosi verso il centro dell’area sia con filtranti lanciati con il contagocce per Pignatiello. Il numero sette si ritrova spesso raddoppiato, con la difesa di casa che lo identifica come nemico pubblico numero uno: ma nonostante ciò riesce comunque ad avere delle occasioni importante, vedendosi il gol negato solo da una bella parata di Basile. Lotta fino all'ultimo ed è il "go-to guy" dell'attacco lombardo, come testimoniato dal fatto che, al momento della sua sostituzione, il Renate abbandona ogni pretesa di gioco e si riversa in avanti per cercare un gol sporco. E' vero che le polveri del cannone del Renate sono bagnate, ma lui fa di tutto per accenderle fino all'ultimo.
14' st Parravicini 6 Fa fatica a riempire il vuoto lasciato da Corciulo, ma sgomita fin dal momento della sua entrata in campo, nella speranza prima di trovare lo spazio giusto per inserirsi e poi di deviare il pallone quello che basti per trobare il pareggio: ma deve capitolare di fronte a Dridi e compagni, pur risultando pericoloso.
Rocca 6 Il numero otto di casa gioca una partita sottotono, a causa sopratutto di un gioco lombardo che va a scavalcare la sua zona d'interesse: è stacanovista però nel correre per tutta la prima frazione di gioco, sopperendo alla poca incisività in fase di impostazione con molto mordente in quella difensiva.
1' st Sala 6.5 Un cambio dalla spiccata natura offensiva,il numero quindici ospite è il più attivo tra i subentrati in fase offensiva, portando il fiato e la creatività necessaria per arrivare alla porta novarese: sue sono diverse conclusioni che risvegliano Basile dal suo placido sonni, sua è la palla a rimorchio che innesca la conclusione di Arveda.
Pignatiello 6.5 L’unica punta degli ospiti fa un buon lavoro nel primo tempo, risultando pericoloso soprattutto nella prima parte di frazione: usa bene il fisico per evadere il diretto marcetore e,sfruttando la sua velocita , impegna un paio di volte la retroguardia di casa. Subisce però una difesa blues che cresce con il passare dei miuti ed un gioco nerazzurro che invece cala, non venendo più interpellato in chiusura di primo tempo.
1' st Longo 6 Corre tanto li davanti e fa di tutto per farsi servire, ma il gioco lombardo gli preferisce l'altra fascia: nonostante ciò lotta fino all’ultimo e si ritaglia un paio di occasioni pericolose, trovando conclusioni che però non infastidiscono più di troppo la retroguardia novarese. Importante soprattutto a livello di fiato il suo impatto sulla partita.
Arveda 6 Fa fatica a trovare spazio a causa di una retroguardia novarese molto attiva, cercando soluzioni di qualità: quando ci riesce però risulta sempre deleterio, trovando sia dribbling pericolosi al limite dell'area sia imbucate per l'ispirato Corciulo: e che peccato per quel tiro che sfila di poco a lato e che avrebbe voluto dire pareggio...
Iannace 7 Nel secondo tempo cresce esponenzialmente sulla fascia, dopo una prima frazione di gioco poco precisa e che non vede la sua fascia premiata molto dal gioco lombardo fin troppo macchinoso: riesce spesso a saltare l’uomo, ma fatica nel trovare la porta con decisione. Nonostante ciò è l'ultimo dei suoi a demordere, e da molti grattacapi in fase offensiva alla difesa blues. Gode di grande qualità ed un senso innato del posizionamento, che gli permette di trovarsi sempre al posto giustoper farsi servire.
Cavallaro 8 Nonostante la giovane età, il fischietto conduce una partità di grandissima maturità, senza nemmeno l'aiuto dei due assistenti di linea: è preciso e ben posizionato in occasioni dei rari fuorigiochi fischiati, severo nel richiamare spesso giocatori di entrambe le squadre per estinguere sul nascere qualsiasi scintilla di litigio e lesto nell'assegnare un rigore sacrosanto al Novara senza pensarci due volte. Affibbia un giallo per simulazione a Sala mentre due contemporaneamente a Dridi e Iannace per qualche parola di troppo, a dimostrazione della sua linea di condotta che non vuole assolutamente maleducazione in campo. Impedisce infatti agli animi di scaldarsi eccessivamente, permettendo all'agonismo si di fare da padrone, ma senza sfociare nella violenza verbale e fisica: permette dunque ai giovani calciatori di competere in sicurezza.
BUONAGURO GIULIO
•NOVARA
DRIDI SALAHIDIN
•NOVARA
CORCIULO DAVIDE
•RENATE
IANNACE MATTIA
•RENATE