Serie A
03 Dicembre 2024
«In Serie A gioca un giocatore che qualche anno fa non passò l'idoneità». Ecco chi è e in quale squadra gioca
Nel panorama calcistico italiano, si è sollevato un caso legato a Strahinja Pavlović, attualmente al Milan, che nel 2019 venne considerato non idoneo a giocare per anomalie cardiache dal medico della Lazio, Ivo Pulcini. Nonostante ciò, il difensore serbo è stato acquistato successivamente dal Monaco e dal Salisburgo, prima di approdare al Milan nel 2024 per circa 20 milioni di euro. Dopo il rifiuto iniziale di Pulcini, nessun altro club ha riscontrato le stesse anomalie cardiache, permettendo a Pavlović di continuare la sua carriera nei maggiori campionati europei. Queste circostanze hanno portato la Figc ad avviare un'inchiesta sulle dichiarazioni dell'ex medico della Lazio.
Il tutto dopo i riflettori riaccesi sulle visite di idoneità dopo il caso Edoardo Bove, colpito da un malore durante una partita Fiorentina-Inter. Il giocatore è attualmente in fase di recupero dopo un'iniziale paura per le sue condizioni. La diagnosi precoce suggeriva un'aritmia cardiaca, la cui causa è ancora oggetto di indagine. Se l'aritmia fosse il risultato di un colpo fortuito al torace (commotio cordis), le possibilità di Bove di ritornare a giocare potrebbero essere buone. In caso contrario, la situazione potrebbe complicarsi, specialmente se fosse necessaria l'installazione di un defibrillatore, mettendo in dubbio la sua futura carriera sportiva.
L'episodio al Franchi ha messo in luce l'importanza dell'integrità fisica degli atleti, evidenziata dalle rigorose normative italiane. Per esempio, l'ex interista Eriksen, ritenuto inidoneo in Italia a causa di un dispositivo elettronico implantato, gioca nella Premier League. Anche la Roma, durante l'estate, si è vista costretta a rinunciare a Danso del Lens dopo che quest'ultimo non ha superato le visite mediche preventive.
Il medico della Lazio, Ivo Pulcini, in un'intervista rilasciata a Il Messaggero, ha sollevato ulteriori preoccupazioni su questo tema. Ha parlato di un caso specifico del 2019, quando la Lazio desiderava acquistare un giocatore molto influente, ma dovette desistere a causa dei pareri medici negativi. Pulcini ha rivelato che tale calciatore, attualmente attivo e di prim'ordine, è stato giudicato non idoneo a giocare, sollevando seri interrogativi sulla sua presenza in campo.
"Non lo ritenni idoneo a giocare", ha dichiarato, sottolineando la rigidità del protocollo medico seguito. Pulcini, esaminando le carte, giudicò il giocatore non abile e questa decisione fu decisiva e insuperabile. L'accaduto ha richiamato alla memoria un episodio simile avvenuto cinque anni prima nel mondo del calcio. La Lazio aveva allora concordato con il Partizan Belgrado per l'acquisto di Pavlovic. Tuttavia, l'affare non si concluse mai poiché il calciatore non superò le visite mediche, a seguito della scoperta di alcune anomalie cardiache.
Chi è il calciatore “non idoneo” citato dal medico della Lazio e perché gioca in Serie A
Strahinja Pavlovic è il difensore del Milan menzionato da Ivo Pulcini, medico della Lazio. Nel 2019, la Lazio non completò il trasferimento di Pavlovic a causa di anomalie cardiache riscontrate durante i controlli diagnostici. Recentemente, prima di essere tesserato dal Milan, Pavlovic è stato sottoposto a nuovi esami in un'altra struttura sanitaria, che ha dato esito positivo, permettendo così il suo ingresso nel club rossonero. Le dichiarazioni di Pulcini hanno suscitato reazioni e hanno portato la FIGC a aprire un'inchiesta, specialmente alla luce del caso di Edoardo Bove. Si pone la questione su come, nonostante le precedenti anomalie cardiache e le rigide norme del protocollo per l'idoneità sportiva, Pavlovic riesca a competere in Serie A. Questo solleva dubbi sulla coerenza e l’applicazione delle normative sportive e sulla salute dei giocatori nel calcio professionistico.
Nel 2019, dopo le rituali visite mediche, fallì il trasferimento alla Lazio
Strahinja Pavlovic è il protagonista di una curiosa vicenda di mercato. Questo difensore serbo venne molto stimato da Igli Tare, allora direttore sportivo della Lazio, tanto da essere vicino a un trasferimento a Roma. Tuttavia, nell'estate di cinque anni fa, il passaggio fu bloccato a causa del responso negativo di ben tre cliniche rispetto agli esami medici. Nonostante l'accordo tra il Partizan Belgrado e la Lazio sembrasse ormai concluso, e Pavlovic pronto a firmare, il trasferimento non si realizzò. Nell'immediatezza del dopo, Pavlovic non ha mostrato segni delle irregolarità mediche precedentemente segnalate. Dopo il 2020, è stato acquistato dal Monaco e successivamente ha giocato in prestito per Cercle Bruges e Basilea, non incontrando problemi di salute rilevanti. Infine, nel 2022, il Salisburgo lo ha tesserato a titolo definitivo, confermando la sua efficienza fisica e professionalità. Nessuna delle squadre per cui ha giocato dopo il mancato trasferimento alla Lazio ha riscontrato problemi medici, chiudendo definitivamente le polemiche sulla sua condizione fisica che un tempo sembravano ostacolarne la carriera.
Nell'estate i controlli accurati e il vila libera per il tesseramento con il Milan
A fine luglio, l'avventura in Serie A del nuovo acquisto del Milan ha preso il via, ma non senza precauzioni particolari. Diversamente dagli altri nuovi arrivati, le visite mediche di questo giocatore non sono state effettuate alla consueta Clinica La Madonnina di Milano, ma in un centro specialistico a Padova. Questo perché un referto del 2019 sollevava incertezze sulla sua condizione fisica e sulla sua idoneità sportiva, in linea con una normativa severa che influenzò anche la carriera di Eriksen con l'Inter. Dopo controlli intensivi, i medici diedero il via libera, dissipando ogni dubbio sulla sua capacità di giocare. Di conseguenza, il difensore ha firmato un contratto quadriennale con il club, estendibile fino al 2028, con uno stipendio annuo di 1,7 milioni di euro. Inoltre, il Milan ha pagato al Salisburgo una cifra base di 18 milioni di euro, con altri 2 milioni previsti come bonus. Nonostante l'accordo, il giocatore non si è unito immediatamente ai compagni, preferendo rimanere al Centro Sportivo di Milanello fino al rientro della squadra dall'America.