LECCO SERIE C - Aniello Aliberti ha rilevato il club bluceleste nel giugno 2024 da Paolo Di Nunno
Nel mondo del calcio, un ambiente dove le emozioni scorrono come un fiume in piena, le critiche sono all'ordine del giorno. Ma quando è giusto puntare il dito? AnielloAliberti, presidente del Lecco, non ha dubbi: le critiche ricevute dal direttore sportivo bluceleste AntonioMinadeo sono fuori luogo. «Non comprendo le critiche a Minadeo» ha dichiarato Aliberti in una recentissima intervista a LeccoChannelNews. Una difesa strenua del suo collaboratore al di là di questa prima parte di campionato non propriamente positiva per il club del Lago.
IL MERCATO DEL LECCO: UN PUZZLE BEN COSTRUITO Il Lecco ha messo a segno davvero molti colpi di mercato la scorsa estate, tra cui spiccano nomi come Di Gesù, Furlan e Mendoza. Sono tornati poi alcuni elementi della promozione in Serie B della stagione precedente. «Non sono stati acquisiti sbagliati, anzi!» sottolinea Aliberti. È come se il Lecco avesse composto un puzzle, pezzo dopo pezzo, con la speranza di creare un'opera d'arte calcistica. Eppure, le critiche non si sono fatte attendere. Ma non è forse vero che, nel calcio, la pazienza è una virtù rara?
ROCCO E LE ASPETTATIVE TRADITE Ogni squadra ha il suo cavallo di battaglia, e per il Lecco, l'attaccante Rocco sembrava essere la scelta naturale. Con 15 gol all'attivo la scorsa estate al Legnago Salus nella scorsa stagione, le aspettative erano alte. Ma il calcio è imprevedibile e, a volte, anche i migliori possono inciampare. È giusto, quindi, addossare tutte le colpe su Minadeo? A volte, le scelte di mercato sono dettate non solo dalla strategia, ma anche dal cuore. Lepore e Ionita ne sono un esempio. «Lepore non era inizialmente nel nostro progetto - confessa Aliberti - ma è stato chiesto con forza dalla città». È come se la città avesse gridato a gran voce, e la dirigenza avesse ascoltato. Ma quando il cuore guida la mano, le critiche sono inevitabili.
FURLAN E DALMASSO: I PILASTRI DELLA ROSA Tra i nuovi acquisti, Furlan si è distinto come uno dei migliori, mentre Dalmasso ha sempre fatto il suo dovere quando chiamato in causa. Ma nel calcio, come nella vita, i risultati sono il metro di giudizio definitivo. E se i risultati tardano ad arrivare, le critiche diventano inevitabili. Aliberti è chiaro: «Eventualmente le critiche vanno fatte alla proprietà». È una presa di posizione forte, che dimostra quanto il presidente sia disposto a proteggere il suo team. È come un capitano che difende il suo equipaggio durante una tempesta. Il Lecco si trova in un momento cruciale della stagione. Le critiche possono essere un'arma a doppio taglio: possono distruggere o rafforzare. Aliberti ha scelto di difendere il suo direttore sportivo. Ma sarà questa la chiave per riportare il Lecco ai fasti che merita? Solo il tempo, e il campo, potranno dirlo.
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