Il VAR ' a chiamata', un'altra rivoluzione che potrebbe trasformare il calcio in Italia e non solo. Anche in Serie C!
Il calcio è pronto a cambiare volto ancora una volta? La tecnologia, che ha già rivoluzionato il modo di vivere e interpretare il gioco più amato al mondo, si prepara a fare un ulteriore passo avanti con l'introduzione del VAR a chiamata. Ma di cosa si tratta esattamente e quali potrebbero essere le implicazioni per il calcio italiano, in particolare per le categorie minori come la Serie C e i campionati giovanili?
COS'È IL VAR A CHIAMATA? Il sistema denominato "football video support" rappresenta una versione semplificata del VAR tradizionale, pensata per adattarsi a contesti dove le risorse sono limitate. In queste situazioni, il VAR a chiamata utilizza solo le immagini provenienti dalle telecamere disponibili, che possono essere una, due o al massimo quattro. La vera novità? Sarà l'arbitro stesso a decidere, senza alcun supporto esterno, se rivedere un'azione e potenzialmente cambiare una decisione, purché la situazione sia "chiara ed evidente". Un sistema che, come spiegato da David Elleray, ex arbitro della Premier League e ora direttore tecnico dell'IFAB, è stato concepito per competizioni con poche telecamere e infrastrutture limitate.
L'ITALIA E IL VAR A CHIAMATA: UNA NUOVA FRONTIERA PER LA SERIE C? La FIGC ha già espresso il suo interesse per l'introduzione del VAR a chiamata in Italia, in particolare nelle categorie minori come la Serie C e i campionati giovanili. In un paese dove il calcio è una passione radicata e diffusa, ma dove le risorse non sempre abbondano, il "football video support" potrebbe rappresentare una soluzione efficace per migliorare l'equità delle partite. Immaginate una partita di Serie C, giocata su un campo di provincia, dove un gol fantasma o un rigore dubbio possono decidere le sorti di una stagione. Con il VAR a chiamata, l'arbitro avrebbe la possibilità di rivedere l'azione e prendere una decisione più accurata, senza la necessità di una sala VAR dedicata e personale qualificato.
LE IMPLICAZIONI PER I CAMPIONATI GIOVANILI Ma il vero potenziale del VAR a chiamata potrebbe emergere nei campionati giovanili. In un contesto dove la formazione e la crescita dei giovani calciatori sono fondamentali, avere uno strumento che possa correggere errori arbitrali evidenti può fare la differenza. Non solo per il risultato della partita, ma anche per l'educazione sportiva dei ragazzi, che imparerebbero fin da subito l'importanza della giustizia e della correttezza in campo. Inoltre, l'utilizzo del VAR a chiamata nei campionati giovanili potrebbe rappresentare un'opportunità per formare una nuova generazione di arbitri, abituati a gestire la tecnologia e a prendere decisioni in autonomia.
UN FUTURO TECNOLOGICO PER IL CALCIO MONDIALE? L'IFAB ha approvato l'utilizzo del VAR a chiamata non solo per i campionati professionistici, ma anche per quelli non professionistici. Questo significa che, in futuro, potremmo vedere il "football video support" applicato in leghe come la League One o la League Two in Inghilterra, o in altri paesi con infrastrutture calcistiche più limitate. La tecnologia, quindi, non è più un privilegio dei grandi club e delle competizioni internazionali, ma diventa accessibile anche alle realtà più piccole. È una rivoluzione democratica, che potrebbe cambiare il volto del calcio mondiale, rendendolo più equo e trasparente.
LA SFIDA DELLA FORMAZIONE E DELL'IMPLEMENTAZIONE Naturalmente, l'introduzione del VAR a chiamata non sarà priva di sfide. La formazione degli arbitri, la gestione delle risorse tecnologiche e l'accettazione da parte di giocatori, allenatori e tifosi saranno elementi cruciali per il successo di questo sistema. Tuttavia, con una pianificazione adeguata e un impegno condiviso da parte di tutte le parti coinvolte, il VAR a chiamata potrebbe rappresentare un passo avanti significativo per il calcio, non solo in Italia, ma in tutto il mondo.
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