TRAPANI SERIE C - Andrea Mussi, già giocatore di Empoli, Lucchese e Ravenna tra A e B, era arrivato in granata nell'estate 2023 (foto FB FC Trapani 1905)
Chi avrebbe mai pensato che un sodalizio che ha portato successi e trofei potesse concludersi in un clima di tensione e incomprensioni? Eppure, è ciò che è accaduto al Trapani, dove il direttore sportivoAndrea Mussi è stato sollevato dall'incarico dopo 17 giornate di campionato e la squadra a soli 2 punti dal 5° posto in una posizione tranquilla di centro classifica. Non male per una neo promossa, ma evidentemente troppo poco per gli obiettivi ambiziosi della dirigenza. Un addio che lascia dietro di sé un misto di gratitudine per i traguardi raggiunti e amarezza per un rapporto ormai deteriorato.
UN ANNO E MEZZO DI SUCCESSI Andrea Mussi, il cui nome è stato sinonimo di rinascita per il Trapani, ha lasciato un'impronta indelebile nella storia recente del club. Arrivato nel giugno 2023, ha guidato la squadra granata verso la promozione in Serie C della scorsa stagione e ha alzato al cielo la Coppa Italia di Serie D. Due successi che hanno riportato entusiasmo e speranza tra i tifosi trapanesi, desiderosi di rivivere i fasti del passato. Mussi ha saputo costruire una squadra solida e competitiva, capace di affrontare le sfide del campionato con determinazione e spirito di sacrificio. La sua abilità nel gestire il mercato e nel trovare i giusti innesti è stata fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ma, come spesso accade nel calcio, i successi sul campo non sono sempre sufficienti a garantire la stabilità nei rapporti umani e professionali.
LA ROTTURA: TENSIONI E DIVERGENZE Se i risultati sportivi sono stati brillanti, altrettanto non si può dire del clima interno al club. Le tensioni tra Mussi e la dirigenza del Trapani sono cresciute nel tempo, fino a raggiungere un punto di non ritorno. La società ha dapprima tentato la via della risoluzione contrattuale consensuale, ma il rifiuto dell'ex attaccante di Empoli e Lucchese ha innescato una serie di eventi che hanno portato all'esonero. La comunicazione di una contestazione di addebito disciplinare rappresenta l'ultimo atto di una relazione ormai compromessa. Un passaggio formale che sottolinea la complessità del rapporto tra Mussi e il Trapani. Che a questo punto guarda con attenzione anche al match del prossimo turno contro la capolista Benevento, che potrebbe costare persino la panchina al tecnico Salvatore Aronica (a sua volta subentrato ad inizio stagione al tecnico della promozione Alfio Torrisi) in caso di risultato negativo.
IL COMUNICATO DEL CLUB: UN ADDIO UFFICIALE La nota ufficiale del Trapani di martedì 3 non lascia spazio a interpretazioni: «La società FC Trapani 1905 comunica che, in data odierna, il direttore sportivoAndrea Mussi è stato sollevato dall’incarico ricoperto a partire dal mese di giugno 2023. Allo stesso è stata anche formulata contestazione di addebito disciplinare». Parole che segnano la fine di un capitolo importante per il club granata, ma che aprono anche nuovi scenari. La società dovrà ora affrontare la sfida di trovare un nuovo direttore sportivo in grado di proseguire il lavoro iniziato, mantenendo alta la competitività della squadra e consolidando i risultati ottenuti. Non c'è ancora nulla ufficiale ma l'indiziato numero uno a ricoprire il ruolo dovrebbe essere Giuseppe Pavone, che recentemente ha rassegnato le dimissioni dal Messina, già protagonista ai tempi del Foggia di Zeman nei primi anni '90.
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