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Champions League

Cardiopalma Milan: Abraham piega la Stella Rossa nel finale e trascina il diavolo

Leão lo fa bellissimo, il pari di Radonjič non basta ai serbi: quarta vittoria di fila in Champions League per Fonseca

Rafa Leão; MILAN

MILAN • Rafa Leão sblocca la partita con un gioiello

Sulle montagne russe, in modo costante e scostante al tempo stesso, ma in modo vincente. È il Milan di Paulo Fonseca, quello che batte 2-1 la Stella Rossa col brivido. Sbloccandola con il golasso di Rafa Leão che nella notte stellata di San Siro strappa, diverte, e si regala un cioccolatino, quello che i rossoneri - orfani pure di Loftus e Morata out alla mezz'ora - scartano ma rischiano di buttar via in un secondo tempo altalenante. Meglio i serbi, sul pari con Radonjič che punisce da fuori sulla disattenzione di Musah, sempre pericolosi col campo davanti a loro, ma che alla fine si devono arrendere al tramonto del match. Alla deviazione sotto porta di Tammy Abraham, che raccoglie dalla traversa colpita da Camarda - se fosse entrata... - e decide la partita. E fa respirare Fonseca, che porta a casa tre punti importantissimi per il cammino in Champions del suo diavolo, ora atteso a gennaio dalla partita con il Girona, ma con ancora nel cuore e nella testa la speranza di strappare il pass diretto per gli ottavi di finale.

RISCHI E INFORTUNI? CI PENSA LEÃO

È tutta serba la prima occasione di una serata non semplice per i rossoneri, con il pallone perso in uscita da Calabria al limite dell'area e che spalanca la strada al destro a giro di Spajić (3') che sibila il palo alla sinistra di Maignan e si spegne sul fondo. Risponde praticamente subito la squadra di Fonseca e lo fa liberando Reijnders al tiro da fuori, destro dell'olandese è centrale e bloccato senza problemi da Guteša (8'). È pero a ridosso del primo quarto d'ora che il Milan apre il conto delle occasioni in modo sensibile (13'): parte tutto da Morata nella solita posizione bassa a venire in contro, lo fa benissimo lo spagnolo che verticalizza subito per lo scatto di Leão: il portoghese si invola verso la porta, si decentra sulla sinistra e arrivato davanti a Guteša incrocia col sinistro trovando però l'opposizione sensazionale con il piede del portiere serbo.

Come spesso accade però ecco che i rossoneri alternato la fluidità di manovra tendente a sinistra, ad una sconnessione pericolosa e a tratti inspiegabile tra centrocampo e difesa. Lì che la Stella Rossa spinge, li che ha spazio per fare male e che al 16' va vicinissima a gelare San Siro: Silas riceve e mette in mezzo un pallone che tra un rimpallo e l'altro prolifera in area di rigore, lo allontana ma male Fofana e resta per la girata al volo di Maksimović che centra la traversa. Il pericolo occorso spaventa il Milan che si ritrae eccessivamente nella propria metà campo cercando come di consueto Reijnders in cabina di regia e poi la corsa e il dialogo Theo-Leão sull'out preferito. Alla mezz'ora però Fonseca è costretto a sconvolgere l'undici in campo nel giro di un solo minuto: prima sostituendo Loftus-Cheek per un risentimento all'adduttore destro - dentro Chukwueze largo a destra, con Musah a fare coppia con Fofana in mezzo - e poi salutando anzitempo pure Morata, costretto a chiedere il cambio per un risentimento al flessore sinistro, al suo posto Tammy Abraham. Ed è proprio l'inglese a sfiorare il gol a pochissimi secondi dal suo ingresso in campo (29'): sterzata e cross col destro di Reijnders proprio per l'ex Roma che stacca di testa andando a centimetri dal vantaggio.

È lo squillo che serve al momento giusto, per un Milan che tempo di registrarsi nel suo nuovo assetto ed ecco che al primo spiraglio ci si fionda, e colpisce duro. Lo fa con il suo fuoriclasse, lo fa con Rafa Leão che sul tracciante meraviglioso di Fofana controlla dolcissimo in piena area col destro e poi - sull'uscita sventurata di Guteša - scaraventa in porta col sinistro il pallone dell'1-0 Milan. È la rete che libera dalle catene il Diavolo, che sul finale di primo tempo ha addirittura una tripla chance di mandare in archivio la partita: prima con Theo che conclude centrale sul contropiede orchestrato sempre da Leão, sempre da un'invenzione in verticale del portoghese nasce il pallone raccolto e calciato da Abraham, respinto in corner dal portiere serbo. Chiude il primo tempo e il conto di questo rush finale Fofana che sugli sviluppi di un corner colpisce di testa in area piccola chiamando al miracolo Guteša.

LA SPINGE ABRAHAM

Rientrati sul manto erboso di San Siro, i primi minuti sono tutto a stampo Stella Rossa, con un Milan come al solito troppo passivo quando c'è da scappare all'indietro. Sull'onda dell'ultimo periodo e anche nell'occasione Theo, preso completamente in infilata alle spalle da Mimovič che entra in area e col destro prova sul primo palo, attento Maignan nel respingere. Poco dopo è invece Silas a mettere in apprensione la retroguardia del Diavolo mettendo in mezzo un pallone forte e teso che attraversa pericolosamente tutta l'area di rigore e si spegne sul fondo. In un inizio di secondo tempo praticamente tutto della squadra di Milojevic, nettamente più in palla rispetto a quella di Fonseca che continua a vivere di folate. Lo fa anche all'8' con il traversone di sinistro targato Calabria a cercare in piena area Abraham che controlla, ma da due passi centra clamorosamente Djiga che  lanciato alla disperata devia in corner; ennesimo errore fantozziano in questa stagione per il britannico.

Cinque minuti più tardi è ancora l'area di rigore dei serbi a far parlare, con un leggero intervento in step on foot di Elšnik su Musah, su cui Gil Manzano fa il chiaro segno del pallone colpito dal biancorosso anche se i dubbi, molti, restano . Così come il pericolo dietro l'angolo per il Milan che non affonda, scherza col fuoco e alla fine finisce per bruciarsi (22'): protagonista questa volta in negativo proprio Musah che si avventura palla al piede al limite della propria area e attaccato da Radonjič finisce per perderlo. L'ex Torino conta i passi e poi lascia partire un sinistro violentissimo che fulmina Maignan e si insacca: è 1-1 a San Siro.

Il pareggio della Stella Rossa rischia di mandare in bambola i rossoneri che in difesa sbandando, lo fanno pericolosamente alla mezz'ora con Ivanič che servito da Seol scatta sul filo del fuorigioco, si invola verso la porta ed entrato in area incrocia col destro mancando di pochissimo l'angolino basso alla destra di Maignan. Il cronometro scorre inesorabile per Fonseca, che ricorre alle ultime soluzioni offensive buttando in campo anche Francesco Camarda, accolto come al solito da boato frastornante di San Siro. Ed è proprio lui, il predestinato, a mettere lo zampino, a scaturire la fiammata che risolve la serata del diavolo, e lo libera dalle grinfie dell'inferno. Lo fa a tre dalla fine: cross morbido di Chukwueze proprio per il classe 2008 che colpisce di testa, Guteša respinge con un riflesso clamoroso sulla traversa ma la palla resta in area, arriva Abraham che spinge in porta, Spajič devia ma invano: è 2-1 Milan, è delirio rossonero al Meazza, fischio finale e chiuso il sipario.

IL TABELLINO

MILAN-STELLA ROSSA 2-1
RETI (1-0, 1-1, 2-1): 42' Leâo (M), 22' st Radonjić (S), 42' st Abraham (M)
MILAN (4-2-3-1): Maignan, Calabria (38' st Emerson Royal), Gabbia, Thiaw, Theo, Fofana, Reijnders, Musah (38' st Camarda), Loftus-Cheek (28' Chukwueze), Leão, Morata (29' Abraham). A disp. Sportiello, Torriani, Tomori, Pavlović, Terracciano. All. Fonseca.
STELLA ROSSA (4-2-3-1): Guteša, Mimović (30' st Kanga), Djiga, Spajić, Seol, Elšnik, Krunić, Silas, Maksimović (15' st Radonjić), Milson (1' st Ivanić) , Ndiaye (40' st Duarte). A disp. Ilić M., Glazer, Katai, Gomes, Rodić, Leković, Ilić L., Drukšić. All. Milojevic.
ARBITRO: Gil Manzano (SPA).
ASSISTENTI: Barbero e Nevado (SPA).
QUARTO UOMO: Hernandez Maeso (SPA).
VAR: Soto Grado (SPA).
ASSISTENTI VAR: Brand (GER).
AMMONITI: Musah (M), Krunič (S), Theo (M), Tomori (M), Djiga (S).

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