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Primavera 1

Questa Inter è perfetta! Strapazza l'Atalanta e si prende il primo posto in classifica

Topalovic e Venturini la indirizzano, Spinaccè la chiude: è un tris senza storia

Spinaccè Topalovic

PRIMAVERA 1 INTER • Matteo Spinaccè e Luka Topalovic, tra i marcatori della vittoria nerazzurra

Serviva vincere per lasciarsi definitivamente alle spalle l'inciampo di Genoa, però farlo così ha tutto un altro sapore. Quello dolcissimo di un'Inter che in un minuto si prende la sfida a tinte nerazzurre con l'Atalanta, stesa dai colpi di testa di Topalovic e Venturini, prima del tris nella ripresa a firma di Spinaccè. Vincere così, con il cinismo di chi prende il bersaglio ai primi due tentativi, con la maturità nella gestione di un match mai in discussione, con una solidità difensiva che mancava da un mese. Era il 9 novembre, era 2-0 in casa della Fiorentina, agganciata al primo posto in classifica in attesa dello scontro diretto di domenica con il Sassuolo, era l'ultimo clean sheet dei ragazzi di Zanchetta, che ritrova pure Berenbruch da subentrato. Il pomeriggio perfetto? Il pomeriggio perfetto. Non può dire invece lo stesso la Dea, che approccia bene entrambe le frazioni, ma crea pochissimo. La febbre non è ancora passata, la caccia all'antibiotico continua, per scappare da una zona playout che sta diventando sempre più realtà.

TOPALOVIC-VENTURINI, L'INTER USA LA TESTA

Stessi colori, momenti decisamente diversi. L'Atalanta che riceve un'Inter fresca di riscatto è infatti quella in ricaduta dopo la sconfitta con il Lecce, arrivata in seguito all'unica vittoria delle ultime 9 giornate: il 3-0 all'Empoli che sembrava potesse essere il punto di ripartenza per la Dea. Nove giornate, lo stesso lasso di tempo in cui i milanesi si sono inchinati solo al Genoa, l'ultima trasferta prima del ritrovato successo, ovvero il 4-3 sul Torino. Tre punti importanti per rimettersi subito a caccia del primo posto in classifica, in attesa di ritrovare il solito smalto difensivo.

In tal senso utile può essere il rientro in porta di Callegaris, chiamato solo a bloccare un tentativo volante, ma lento, di Tavanti su un cross dalla sinistra di Bonsignori riproposto da Ramaj (5'). È il segnale che l'Atalanta approccia meglio la sfida, creando però una sola occasione, quella che invece basta all'Inter per sbloccare subito la partita. Al 10', infatti, De Pieri sfonda sulla fascia destra e mette in mezzo un pallone perfetto per l'inserimento di Topalovic, che sbuca tra Tavanti e Gobbo e di testa porta in vantaggio i ragazzi di Zanchetta. Un colpo inaspettato per la Dea, che sembra accusarlo, perché un minuto dopo è 2-0: cross da sinistra di Motta e stacco bellissimo di Venturini sul secondo palo, con la sfera che bacia la traversa e finisce in rete.

Indirizzata la partita, l'Inter non toglie il piede dall'acceleratore cercando il tris immediato ancora con Topalovic (destro alto da buona posizione in area al 15'), poi addormenta i ritmi gestendo il possesso con sapienza. Re Cecconi e Alexiou bloccano sul nascere eventuali iniziative dell'Atalanta, mentre Zanchetta orchestra le azioni a centrocampo. Chi invece dà qualche scossa a intermittenza è Quieto, che al 34' inventa la quarta palla gol del match con un tocco sotto in mezzo a tre avversari per l'inserimento di Venturini, il cui destro si stampa sul primo palo. Un brivido non indifferente per la Dea, che rischia anche al 44', quando De Pieri mette in mezzo un pallone su cui Zanchi e Tavanti non si intendono, ma che Spinaccè non riesce a deviare. 

TOCCO SOTTO SPINACCÈ, RIECCO BERENBRUCH

Gettarsi alle spalle quell'uno-due stronca-partita del primo tempo: deve essere questo il mantra dell'Atalanta, che, come nel primo tempo, approccia bene i primissimi minuti della ripresa. I primi squilli sono infatti sempre dalla Dea, con Bonanomi murato da Re Cecconi (3') e Michieletto che prova a mettersi in proprio, portandosi dietro quattro avversari prima di trovare un mancino alto, centrale e facile per Calligaris (6'). Ancora una volta, però, l'Inter cresce subito, si riprende la partita e la chiude al terzo tentativo. Dopo il mancino di Topalovic bloccato sul primo palo da Zanchi su assist di Quieto (7') e quello alto al volo di Spinaccè su cross di Motta (9'), è proprio Spinaccè a battere il portiere avversario con un tocco sotto su filtrante di Quieto (14'). 

È il colpo di fino che mette la parola fine al match, ma non a un secondo tempo che lascia altre ottime indicazioni a Zanchetta. Calligaris si dimostra infatti sicuro su quei due/tre palloni che transitano dalle sue parti - come un colpo di testa di Bonsignori (25'), un mancino centrale di Bonanomi (29') e un'altra palla in mezzo presa sul secondo palo -, mentre Berenbruch torna in campo a un mese di distanza dalla vittoria sulla Fiorentina, e lo fa con i soliti strappi e con un mancino dalla distanza su tocco di Quieto bloccato da Zanchi (30').

L'ultimo tentativo di un match in pieno controllo dell'Inter, che aspettando Sassuolo-Fiorentina di domenica pomeriggio si prende la vetta della classifica alla pari con i viola e la Roma, straripante a Udine (6-1). Sponda Atalanta, invece, arriva la terza sconfitta nelle ultime cinque giornate, che riavvicinano pericolosamente la zona playout.

IL TABELLINO

ATALANTA-INTER 0-3
RETI: 10' Topalovic (I), 11' Venturini (I), 14' st Spinaccè (I).
ATALANTA (3-5-2): Zanchi 6, Tavanti 5, Ramaj 5.5, Simonetto 5, Gobbo 5.5 (37' st Isoa sv), Steffanoni 5.5, Armstrong 6, Riccio 5.5, Bonsignori Goggi 6 (37' st Bono sv), Michieletto 5.5 (32' st Baldo sv), Bonanomi 6. A disp. Sala, Ghezzi, Mencaraglia, Bilac, Arrigoni, Camara, Idele, Maffessoli. All. Bosi 5.
INTER (4-3-3): Calligaris 6.5, Aidoo 7, Re Cecconi 7.5, Alexiou 7, Motta 7.5, Venturini 7.5 (23' st Zarate 6), Zanchetta 7 (33' st Bovo sv), Topalovic 8 (23' st Berenbruch 6.5), De Pieri 7, Spinaccè 7.5 (45' st Lavelli sv), Quieto 7 (33' st Zouin sv). A disp. Zamarian, Michielan, Maye, Kangasniemi, Della Mora. All. Zanchetta 7.
ARBITRO: Vogliacco di Bari  7.
ASSISTENTI: Chillemi di Barcellona Pozzo di Gotto e Scribani di Agrigento.
AMMONITI: Gobbo (A), Bonanomi (A), De Pieri (I).

LE PAGELLE

ATALANTA

Zanchi 6 Andare a levare dalla porta uno dei due colpi di testa del primo tempo è praticamente impossibile, soprattuto il secondo. Sulla rete di Spinaccè fa quel che può, uscendo con i tempi giusti, ma venendo scavalcato dal tocco sotto del bomber nerazzurro. Per il resto non è mai chiamato a interventi prodigiosi.
Tavanti 5 Parte bene con quel tentativo al volo che risulterà essere uno dei pochissimi nello specchio dell'Inter, l'unico di tutto il primo tempo. Dietro, però, insieme a Gobbo non gestisce bene l'inserimento di Topalovic e lascia lo spiraglio per il filtrante del 3-0. Per il classe 2005 da rivedere anche qualche passaggio in profondità.
Ramaj 5.5 Dà lui vita al tentativo di Tavanti con una sforbiciata non andata a buon fine, poi dietro fa un lavoro buono nel primo tempo su Spinaccè, mentre nel secondo gli sfugge in occasione del tris milanese.
Simonetto 5 Partita non semplice da braccetto sinistro, con il cross dell'1-0 concesso a De Pieri e il duello aereo perso sulla rete del raddoppio.
Gobbo 5.5 Lì a sinistra prova ad alzare un po' la linea, arrivando però al cross solo una volta. In fase difensiva, invece, viene sorpreso da Topalovic insieme a Tavanti. (37' st Isoa sv).
Steffanoni 5.5 Il centrocampo della Dea fatica a prendere il pallino del gioco, così si ritrova costretto a fare anche un lavoro di ripiegamento che, però, non paga del tutto, come sul cross del 2-0.
Armstrong 6 Esatto, lì in mezzo è veramente dura, ma lui quantomeno emerge per corsa e contrasti, senza mandarle a dire se c'è bisogna di una scivolata di più.
Riccio 5.5 Anche lui ci mette grinta, però vince qualche duello in meno e commette dei falli in più.
Bonsignori Goggi 6 Dal suo piede nasce il cross che porta al tiro di Tavanti, mentre con la testa registra una delle altre tre conclusioni nello specchio eseguite dall'Atalanta. Dietro si fatica, sì, ma quantomeno davanti prova a scuotere qualcosa. (37' st Bono sv).
Michieletto 5.5 Una partita di pressing tentato, un po' in solitaria, come in solitaria si crea l'unico tiro nello specchio di una partita difficilissima da vivere da punta. (32' st Baldo sv).
Bonanomi 6 Ha tantissima qualità nel suo mancino, però fatica a metterla in mostra. Ci riesce con qualche giocata a spizzichi e bocconi.
All. Bosi 5 Squalificato, al suo posto in panchina ci va Zanchi. A prescindere da ciò, la sua Atalanta approccia bene entrambe le frazioni di gioco, ma poi si spegne al primo pericolo corso, che nei primi 45 minuti vuol dire subire gol alle prime due occasioni concesse. Non una giornata fortunata, però manca anche la vera reazione di cuore per provare a ribaltarla.

INTER

Calligaris 6.5 Torna titolare dopo due giornate di assenza e lo fa infondendo sicurezza al reparto, moneta di scambio per un pomeriggio tranquillissimo dalle sue parti. Difatti deve solo inglobare un paio di tentativi lenti e centrali, ma lo fa dimostrando un'ottima presa, la stessa che mette in mostra su un cross insidioso nella ripresa.
Aidoo 7 Non spinge molto, però non è un problema perché là dietro con lui non si passa. Legge bene le linee di passaggio, ed è bravissimo nell'uno contro uno. Zanchetta gli perdonerà quello stop sbagliato a centrocampo.
Re Cecconi 7.5 Scontato dirlo, ma lo suggerisce il cognome: è il re della sua area di rigore. Mette sempre una pezza perché è sempre ben piazzato, poi è mostruoso nei duelli: chiude qualsiasi spiraglio di vento prova a passargli affianco.
Alexiou 7 La coppia insuperabile di centrali, scongiuri a parte, sembra essere tornata. Re Cecconi balza più all'occhio, ma al suo fianco c'è una statua di marmo che risplende di sicurezza. Quella nell'impostazione e nei contrasti.
Motta 7.5 Se Aidoo deve contenersi a destra è perché dal lato opposto c'è chi ha naturale bisogno di dare sfogo alla sua corsa e al suo mancino, quello che vale l'assist per il gol del 2-0. È sempre preciso nelle giocate e sul pezzo anche in fase difensiva.
Venturini 7.5 Sarebbe un centrocampista di contenimento, ma questa volta vuole fare un po' di tutto, e gli riesce. Lo stacco aereo per il raddoppio è semplicemente perfetto, mentre il tentativo che rimbalza sul palo lo è quasi.
23' st Zarate 6 Quando entra la partita è virtualmente già finita da una decina di minuti. Non fa abbassare la concentrazione, ma le occasioni per brillare sono praticamente nulle visto l'andamento della sfida.
Zanchetta 7 Destra, sinistra o in verticale: qualsiasi decisione prende per dirigere il gioco fa la scelta giusta, e la realizza in maniera corretta. Pulito. (33' st Bovo sv).
Topalovic 8 È il suo momento, o forse la sua stagione. Quando si inserisce in area è sempre pericoloso. Segna di testa con un grande impatto, poi non va lontanissimo dalla doppietta.
23' st Berenbruch 6.5 Torna a giocare in campionato a un mese di distanza e lo fa rispolverando parte delle sue qualità. È presente e lo fa capire con un bel mancino a rimorchio centrale. Tocca riprendere le vecchie abitudini.
De Pieri 7 Sì, forse sbaglia qualcosa in più del solito, però se la partita si sblocca è soprattutto merito della sua sgasata sulla fascia destra. E poi i colpi non gli mancano, come la ruleta con cui va via a un avversario nella ripresa.
Spinaccè 7.5 Non è un primo tempo semplicissimo, deve fare a sportellate e sacrificarsi per qualche appoggio più o meno riuscito, poi però il vero bomber quando può colpisce alla prima occasione: scatto con i tempi giusti, tocco sotto, 3-0 e tutti a casa. (45' st Lavelli sv).
Quieto 7 Rapido, rapidissimo, e a tratti geniale. La palla per il palo di Venturini sbuca dal nulla, ma in generale sparge assistenze non raccolte di qua e di là. (33' st Zouin sv).
All. Zanchetta 7 L'Inter l'è una bella Inter. Da rivedere forse gli approcci iniziali alle due fasi di gioco, però sono sfumature di una partita in cui i suoi ragazzi non concedono mai una vera e propria palla gol agli avversari, dimostrando invece cinismo nel primo tempo e maturità nella gestione del vantaggio, oltre che saggezza nella ricerca del definitivo 3-0. Il Genoa, forse, è un lontano ricordo.

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