Il derby della Mole continua anche fuori dal campo. Dalla vittoria in casa nella stracittadina contro la Juventus, il Torino non sa più cosa vuol dire perdere. Ormai, l'unica cosa che conosce è la vittoria. Merito dei Torelli stessi, imbattuti da cinque partite di fila, e merito di Fabio Rebuffi che sta costruendo una squadra piena zeppa di qualità e, soprattutto, vincente. I granata superano anche la Sampdoria nell'ultima del 2024 in campionato e chiudono l'anno al secondo posto (ex aequo con il Genoa), mettendo pressione alla Juve in vetta, che dista solo un punto. Prima Andrea Ballanti e poi Gabriele Falasca - che ha segnato per la quinta partita consecutiva - decidono la sfida al Valentino Mazzola di Orbassano e lanciano i titoli di coda prima di ricominciare nel 2025.
SUPER MANCINO
Per l'ultima gara prima del nuovo anno il Torino vuole dare continuità agli ottimi risultati ottenuti e sin dai primi istanti di gara prova a mettere sotto pressione la Sampdoria con i suoi esterni pesanti: Sheji a destra e Odendo a sinistra. Ma il primo pericolo della gara nasce sulla trequarti al 14': super giocata di Ballanti, che leggermente defilato sulla sinistra, riesce a dribblare una manciata di uomini con tocchi veloci sulla sfera, ma sul più bello la difesa blucerchiata mura. In campo la squadra più pimpante è senza dubbio il Toro, che si dimostra più reattivo sulle seconde palle e disattenzioni degli ospiti come quella di Krastev, che sul rilancio al 23' regala un pallone comodo al solito Ballanti, il quale ha la lucidità per allargare a sinistra per Luongo, ma il 10 dentro l'area perde l'attimo per calciare, e ancora una volta la retroguardia della Samp spazza. L'occasione più importante dei primi venti minuti capita sulla testa - anzi, sulla nuca - di Sheji sugli sviluppi di una punizione ben battuta a rientrare da Ballanti, il 7 granata non trova tuttavia lo specchio da sotto porta. Palo salva per il Doria al 28', momento dal quale la gara inizia a prendere più verve ed intensità: con un lancio lungo di Fruscione - entrato al 13' per un problema dell'ex Berto - viene innescato il motorino di Santonastaso perso da Cekrezi, poi calcia potente dentro l'area piccola ma colpisce prepotentemente il legno. In rapida successione nascono, da entrambe le parti, diverse occasioni potenzialmente interessanti: il colpo di testa diretto tra i guantoni del portiere di Bianchi mossosi bene da calcio d'angolo sul primo palo (31'), per la Sampdoria il solito Fruscione semina il panico sulla sinistra, appoggia a rimorchio per Amarandei, che però la spara fuori. Il Toro insiste ed insiste, e il gol arriva giusto allo scadere che porta la firma del migliore in campo: Andrea Ballanti. L'ex Cesena viene servito da Luongo sulla trequarti, s'infila tra le maglie liguri - troppo leggere nella copertura -, si sposta la palla sul mancino d'oro e sgancia un rasoterra in diagonale chirurgico che, come un colpo di biliardo, entra nell'angolino basso alla sinistra di Krastev. Vantaggio più che meritato per un Torino che aveva spinto di più e subito pochissimo.
CINQUE VITTORIE E CINQUE VOLTE IL SUO GOL
I primi squilli della ripresa li crea la Samp, due nel giro di 20 secondi l'uno dall'altro: l'imbucata di Amarandei per Mezzotero, da pochi passi calcia al volo ma risponde presente Martena; la palla resta scottante per i blucerchiati, trasformata in un cioccolatino da Mirto che disegna con il suo mancino un cross direttamente sulla testa di Fruscione, ma impatta male e il suo tentativo vola alto sopra la traversa. Ma è il cambio effettuata all'intervallo da Rebuffi a sigillare il risultato: entra, al posto di Reynheim, Falasca, che timbra per la quinta partita di fila. Questa volta ribadisce il rete la conclusione parata di Sheji all'11: momento di forma clamoroso per l'ex Tor Tre Teste, che chiude l'anno nel migliore dei modi. I ritmi iniziano ad abbassarsi notevolmente, il Toro, più che aggredire, custodisce il doppio vantaggio, rischiando anche di segnare il 3-0 al 24' su un contropiede azionato da Sheji ma, al momento del tiro, proprio Falasca a tu per tu con Krastev perde l'attimo. La Sampdoria prova ad affacciarsi dall'altro lato solo con i lanci lunghi tentati da Lelli e compagni, che nel 90% dei casi non arrivano al destinatario. Tra mischie, duelli e i continui cambi di modulo da parte dei Torelli la partita sfocia in qualcosa che definire confusionario appare riduttivo. E proprio all'ultimo giro delle lancette dei 5' di recupero, la Samp trova una rete che dà una carica di fiducia e speranza per tentare una clamorosa impresa: dal calcio d'angolo ben calciato da Tesoro sbuca alle spalle di tutti sul primo palo Mezzotero, che beffa Martena e l'intera difesa torinista.
Ma l'impresa blucerchiata non arriva, il Torino termina il 2024 calcistico con il secondo posto conquistato a pari merito con il Genoa e con la quinta vittoria di fila, filotto aperto nella vittoria in casa nel derby della Mole ai danni della Juventus, che adesso dista solo un punto. Il nuovo anno comincerà dove si è concluso quello vecchio: al Mazzola di Orbassano contro il Bologna.
IL TABELLINO
TORINO-SAMPDORIA 2-1
RETI (2-0, 2-1): 46' Ballanti (T), 11' st Falasca (T), 49' st Mezzotero (S).
TORINO (4-1-4-1): Martena 6, Cekrezi 6, Bianchi 7 (43' st Penkov sv), Amisano 7, Cantarella 6.5, Carrascosa 7, Sheji 6.5 (29' st Lebrino 6), Ballanti 7.5 (29' st Moretti 6), Reynheim 6 (1' st Falasca 7), Luongo 6, Odendo 6.5 (25' st Bonacina 6). A disp. Gilardenghi, Re, Fall, Molon. All. Rebuffi 7.
SAMPDORIA (4-3-1-2): Krastev 6, Semino 6.5, Berto sv (13' Fruscione 6.5), Valenza 6, Tesoro 6.5, Cernic 6, Amarandei 6 (16' st Lelli 6.5), Parodi 6 (29' st Reffo 6), Mezzotero 7, Mirto 6.5 (29' st Svietkin 6), Santonastaso 6. A disp. Musio, Cecchi, Hasani. All. Pedone 6.
ARBITRO: Dossetto di Pinerolo 6.
COLLABORATORI: Aimar di Nichelino e Mandarino di Bra.
AMMONITI: 35' Parodi (S), 39' st Cantarella (T), 44' st Martena (T).
NOTE: 6-5 Calci d'angolo in favore del Torino.
LE PAGELLE
TORINO
Martena 6 Per larghi tratti della gara gli attaccanti della Sampdoria non si fanno mai vedere dalle sue parti, dunque il suo compito è quello di richiamare le preventive e mantenere alta l'attenzione del reparto difensivo. Bene nelle risposte di quelle poche volte in cui gli avversari attaccano, anche se sul gol si fa infilare troppo facilmente.
Cekrezi
6 Partita difficile contro un pimpante Fruscione: un paio di volte rischia sbagliando il tempo degli interventi, soprattutto sui palloni alti, ma contiene in ogni modo bene l'avversario.
Bianchi 7 Partita immensa del numero 3 granata. A volte terzino, alte volte mediano o ancora attaccante aggiunto sfiorando un paio di volte il gol, a dimostrazione della sua intelligenza calcistica, fondamentale per lo sviluppo delle azioni. Le sue continue sovrapposizioni sono di difficile lettura per la difesa blucerchiata e, di conseguenza, l'intero Toro ne beneficia.
43' st Penkov sv
Amisano 7 Una diga di rottura in mezzo al campo. Recupera una miriade di palloni e trancia sempre in due le potenziali occasioni offensive per la Sampdoria, capovolgendo in pochi secondi il fronte d'attacco: è abile nel trovare in poco tempo - e pressato - i due trequartisti tra le linee. La sua squadra lo dovrà ringraziare per tutto questo lavoro sporco, e di vitale ordine.
Cantarella 6.5 Protegge molto bene la posizione limitandosi a prendere il tempo all'avversario e opponendosi ad ogni tentativo verso lo specchio. Un po' leggero nell'ammonizione ricevuta nel finale, ma la sua è stata una prova di grande attenzione e lucidità in ogni intervento.
Carrascosa 7 La Samp poteva provare ancora per altre cento volte a penetrare dal suo lato, ma non sarebbe passata lo stesso. Lo spagnolo vince tutti - e sottolineiamo, tutti - i duelli corpo a corpo con Mezzotero e recupera palla in ogni contesa aerea. Un muro.
Sheji 6.5 Propizia il gol del 2-0 di Falasca con un tiro potentissimo ed insidiosissimo dalle parti di Krastev che non trattiene. Ottima prova per l'esterno albanese, che quando riceve palla offre sempre uno spunto in più, uno squillo potenzialmente interessante in grado di spaccare la partita. A volte non è preciso nella scelta finale presa, ma la sua forza nel cambio di passo in questo Toro non si vede da nessun altro.
29' st Lebrino 6 Non il migliore degli ingressi: qualche pallone perso nella mediana e il calcio d'angolo causato che porterà alla rete del 2-1. La confusione generale non gli è amica.
Ballanti 7.5 Il migliore in campo dall'inizio alla fine. Gioca un primo tempo semplicemente sontuoso, condito da un'imprevedibilità fuori dal comune che ha messo sotto pressione la retroguardia della Samp per tutto il tempo, e macina da solo occasioni su occasioni muovendosi sotto traccia tra le linee. Il gol, che ha cercato in più occasioni, è di rara bellezza: un diagonale chirurgico con il suo mancino d'oro. Prima metà di stagione in granata da vero trascinatore.
29' st Moretti 6 Si posiziona come terzino di destra per l'ultimo quarto d'ora e si dimostra attento e combattivo, vincendo diversi duelli e guadagnando tante rimesse laterali che permettono al Torino di giocare con il cronometro.
Reynheim 6 Prende un colpo al ginocchio che probabilmente lo condiziona per tutti i restati minuti. Spesso viene lasciato da solo a lottare contro i due centrali blucerchiati e, oltre che ad una buona difesa del pallone, non può fare molto.
1' st Falasca 7 Probabilmente avrebbe preferito continuare la stagione piuttosto che fermarsi per la sosta natalizia: entra dalla panchina e trova il quinto gol di fila in cinque partite consecutive. Sta diventando una macchina da gol, un rapace d'area che sa buttare in rete tutti i palloni scottanti dentro l'area. Il 2025 è tutt'un programma.
Luongo 6 Da uno come lui ci si aspetta sempre quel qualcosa in più, ma c'è da dire che i continui cambi di posizione non gli sono di grande aiuto e soprattutto non gli permettono di avere continuità di rendimento. In quest'occasione cerca di accendersi, trova anche il passaggio decisivo per Ballanti che poi se lo inventa, ma non sempre la sua giocata è precisa: perde, difatti, molti palloni soprattutto nel primo tempo con giocate leziose o la misura dei passaggi non è sempre precisa. Corre tanto e si sacrifica, e la lucidità viene meno.
Odendo 6.5 Prende sotto tiro Valenza puntandolo di continuo: il suo passo da felino e la sua tecnica propiziatoria sono due chiavi importanti del match, soprattutto nei primi 45' in cui spesso la manovra passava dai suoi piedi. Nella ripresa esce un po' dai radar e, di conseguenza, non è sempre perfetto nelle scelte.
25' st Bonacina 6 Dopo l'enorme contributo nelle partite scorse in cui ha partecipato a sette gol tra marcature personali e assist, Rebuffi lo fa rifiatare. Nei 20' minuti che gioca s'illumina con un paio di giocate, ma la difesa della Samp riesce sempre a salvarsi.
All. Rebuffi 7 Schiera una formazione molto coraggiosa e improntata pienamente all'attacco, non era scontato avere un equilibrio del genere tra i reparti e un ordine impeccabile. Si sarebbero potute capitalizzare meglio alcune occasioni, ma ciò che è lampante è il contributo di tutti gli elementi in campo, che sicuramente l'ha reso molto entusiasta.
SAMPDORIA
Krastev 6 Sono diversi i rischi presi, ad esempio sui rinvii dal fondo o sui tanti palloni che gli sono scappati come sul gol di Sheji. Prova a limitare le avanzate offensive del Torino con alcune uscite alte tempestive, ma deve ringraziare la difesa se molte occasioni non sono finite in porta.
Semino 6.5 Lui che è un terzino destra o, all'occorrenza, un braccetto, viene adattato a difensore centrale nella difesa a quattro ed è il migliore tra i compagni di reparto. Salva con un paio di scivolate miracolose diverse enormi palle gol del Toro, tenendo in vita squadra e risultato.
Berto sv
13'
Fruscione 6.5 È l'unico tra le fila blucerchiate a dare brio alla manovra con le sue sgasate e sovrapposizioni che abbassano notevolmente il raggio d'azione di Cekrezi, ma con cui - soprattutto - si trova un modo per penetrare la difesa attenta del Torino. Non ha paura di sganciarsi dalla difesa per proiettarsi in avanti, senza di lui le azioni provate dalla Samp sarebbero scarseggiate.
Valenza 6 Sheji lo costringe a fare il meglio di sé, cerca di limitare l'avversario provando a concedergli solo l'esterno e il cross dal fondo.
Tesoro 6.5 Un mastino in mezzo al campo: da vero capitano lotta e non si dà pace quando perde dei palloni, cercando di recuperarli nel più breve tempo possibile. È lui che confeziona l'assist da calcio d'angolo per il gol nel finale di Mezzotero.
Cernic 6 Piuttosto insicuro sia in copertura sia - e specialmente - con il pallone tra i piedi, finendo per perderne alcuni sanguinosi, tra cui uno che ha portato direttamente al gol di Ballanti che ha aperto la partita.
Amarandei 6 Prova ad essere un box-to-box che unisce quantità e qualità. Non le abbina sempre, piuttosto alterna giocare più creative ad un compito di recupero palla discreto.
16' st Lelli 6.5 Entra e fornisce una quantità di lanci lunghi impressionante. Molti finiscono fuori dalla disponibilità dei compagni, altri, seppur in numero minore, arrivano a destinazione soprattuto quando in campo entra Svietkin con in quale è sembrato trovarsi bene.
Parodi 6 Interessanti i suoi continui movimenti con Tesoro a scambiarsi la posizione, così da far perdere le loro tracce agli avversari e provare liberare uno dei due play. Tuttavia, i palloni persi in mediana sono troppi e non riesce mai a dare un equilibrio alla manovra.
29' st Reffo 6 Entra in modo rocambolesco con un liscio che poteva costare caro, poi cancellato con un paio di buoni interventi su Bonacina e Falasca.
Mezzotero 7 Per tutta la gara si è impegnato per ricercare spazio nel tentativo di spaventare Martena: ci prova tenendo tanti palloni con il fisico, poi di testa, anche in rovesciata e muovendosi nella mini profondità. E finalmente riesce a segnare nel finale con un bel gol da calcio d'angolo, ottimo il suo movimento a sfilare sul primo palo e perfetto il colpo aereo. L'ultimo a mollare.
Mirto 6.5 Da vero 10 prova a svariare tra le linee della trequarti andando incontro al pallone e fiutando il pericolo. Disegna alcuni bei palloni che mettono in guardia la difesa del Torino, ma non molla nel momento del bisogno, sacrificandosi con la solita corsa in più.
29' st Svietkin 6 Si posiziona defilato sulla sinistra e cerca di ricevere i lanci lunghi di Lelli. Mette pressione ai portatori di palla in difesa e abbassa la posizione di Moretti.
Santonastaso 6 Dopo il palo colpito nel primo tempo, viene sempre meno nel radar dei giocatori in campo. Si allarga a sinistra, si accentra ma non viene mai servito dai compagni.
All. Pedone 6 La sua Sampdoria è risultata troppo imprecisa in mezzo al campo e poco creativa nell'ultimo terzo di campo. L'unico squillo di imprevedibilità è stato dato da Fruscione, ma poi poco altro. La differenza di qualità è stata notevole.
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