MILAN SERIE A - Sergio Conceicao, già giocatore di Lazio, Parma e Inter, è reduce da 7 stagioni alla guida del Porto
Cosa accade quando un allenatore si trova a camminare su un filo sottile, sospeso tra la fiducia della dirigenza e le aspettative di una tifoseria esigente che non lo ha mai veramente apprezzato? È il caso di Paulo Fonseca, che dopo un periodo di alti e bassi, si è visto costretto a lasciare la panchina del Milan. Un esonero che, seppur non ancora ufficializzato, ha già fatto il giro del mondo calcistico, lasciando spazio a un nuovo capitolo del club rossonero sotto la guida di Sergio Conceição. Un ex Inter che si appresta dunque ad una missione altrettanto difficile.
IL DESTINO DI FONSECA: UN ADDIO ANNUNCIATO L'aria era pesante a San Siro, e non solo per il clima freddo invernale. Le voci di un cambio in panchina erano diventate un sussurro costante nelle orecchie dei tifosi rossoneri ormai da alcune settimane. E l'1-1 contro la Roma non è stato sufficiente a salvare la panchina di Fonseca, che ha dovuto cedere il passo a un nuovo condottiero. Ma come si è giunti a questo punto? Il tecnico, arrivato al Milan con grandi aspettative, ha vissuto una stagione sotto tono. La squadra ha mostrato sprazzi di bel gioco, ma la continuità è stata un miraggio. Le prestazioni in campionato non hanno convinto del tutto, e la dirigenza ha deciso di voltare pagina. «Sono uscito dal Milan. È la vita, ho fatto quello che potevo» ha dichiarato Fonseca a Sky Sport nella notte tra domenica 29 e lunedì 30, con un tono che tradiva un misto di rassegnazione e dignità.
SERGIO CONCEIÇÃO: UN NUOVO INIZIO Conceição non è un nome nuovo nel panorama calcistico europeo. L'ex allenatore del Porto è noto per il suo carisma e la sua capacità di trasformare squadre in vere e proprie «macchine da guerra». Ma cosa porterà di nuovo al Milan? Conceição è un tecnico che predilige un calcio aggressivo e dinamico, con un pressing alto e una difesa solida. La sua filosofia si basa su un mix di disciplina tattica e libertà creativa, elementi che potrebbero sposarsi bene con il DNA rossonero. La sua esperienza in Champions League con il massimo club portoghese e la capacità di gestire giovani talenti potrebbero essere la chiave per riportare il Milan ai vertici del calcio italiano ed europeo. Senza contare che il tecnico in pectore del Milan conosce bene il campionato del Bel Paese per avervi giocato 5 stagioni e mezza tra Lazio, Parma e Inter.
LA PARTITA CONTRO LA ROMA: L'ULTIMO ATTO DI FONSECA L'ultimo capitolo della gestione Fonseca si è scritto contro la Roma di Claudio Ranieri. Un match che, nonostante il pareggio, ha evidenziato le difficoltà della squadra nel mantenere la concentrazione per tutti i 90 minuti. La partita è stata un susseguirsi di emozioni, con il Milan che ha mostrato lampi di qualità, ma anche momenti di sbandamento. Il vantaggio rossonero di Reijnders infatti non è durato che pochi minuti. La Roma ha saputo approfittare delle incertezze difensive dei rossoneri pareggiando ben presto con Dybala e rischiando il colpaccio nel finale non fosse stato per una parata di Maignan su un destro dell'ex di turnoEl Shaarawy. E il punto conquistato non è bastato a salvare la panchina di Fonseca.
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