Serie C
04 Gennaio 2025
SERIE C, ALCIONE: Mario Piccinocchi (Crediti foto: Alcione)
Buoni propositi per l'anno nuovo? Sarebbe da fare una lista e visualizzarli per bene, in modo da non perdersi neanche una virgola. Qualcosa da dire in effetti c'è: la sconfitta per 1-0 contro la Virtus Verona d'altronde appare molto diversa dall'1-0 rimediato contro l'Atalanta. Non un brutto Alcione, sia chiaro, ma una distrazione nel primo tempo non perdona i ragazzi di Cusatis, che non riescono poi a ribaltare tutto nella ripresa. Un po' schiacciati da una Virtus molto aggressiva e costantemente alla ricerca del raddoppio (specie nel secondo tempo), gli orange si devono accontentare di cedere il passo e incassare la seconda sconfitta consecutiva. Inizio in salita, certo, ma l'ultima parola è ben lontana dall'essere proferita.
Che fosse una partita non semplice si era capito da quel corner che la squadra di casa riesce a mettersi in tasca dopo appena 15 secondi dal primo fischio di Pezzopane dell'Aquila. Un 2025 che non fa sconti, questo poco ma sicuro. Lo 0-0 dell'andata pare aver lasciato qualche conto in sospeso per i ragazzi di Fresco, che approcciano la partita mordendo palla e campo, senza lasciare spazi. Ma l'Alcione è sempre e pur sempre l'Alcione: gli orange se non hanno spazio, se lo vanno a creare. E allora, sotto con il cross di Dimarco al 5', nonché con l'inserimento di Bright tre giri d'orologio più tardi. Insomma, l'Alcione c'è, anche se la Virtus Verona mostra i muscoli (senza farsi scoraggiare dall'infortunio alla spalla di Manaretti che costringe Fresco ad un cambio entro i primi 25 minuti).
C'è, ma non abbastanza. 14 come il numero sulla schiena, 14 come i minuti che gli servono per aprire la partita. Si chiama Michael De Marchi, di professione fa l'attaccante e nel 2025 ha deciso di non lasciare nulla al caso. Nemmeno quell'occasione al 14' - appunto -, nemmeno quella posizione in area centrale ma non troppo che può consentirgli di sorprendere Bacchin. Il rasoterra è una saetta che coglie il portierone orange impreparato. 1-0 Virtus Verona, proprio in faccia a un Alcione che pareva aver ripreso ritmo. Va bene così? Assolutamente no, non per gli undici di Cusatis. E anche se la dea bendata non pare aver alcuna intenzione di dare una mano (ne sanno qualcosa Palombi e Bright: il primo si deve accontentare di una traversa al 22', il secondo confeziona due occasioni d'oro sul finire del primo tempo che escono di un soffio), gli orange non sembrano per nulla storditi dal vantaggio di casa.
No, non serve affidarsi alle sensazioni. L'Alcione non trema nonostante lo svantaggio e nel secondo tempo prova a mettersi rapidamente alle spalle la defaiance dei primi 45 minuti. Impresa facile? Che domande: davanti c'è una Virtus ben organizzata e aggressiva, che sembra non volersi accontentare di un solo gol. Quindi c'è da sdoppiarsi per la squadra di Cusatis: se davanti si prova l'impossibile per riaprire tutto, dietro bisogna serrare i ranghi e resistere il più possibile. La massima espressione delle due istanze? Da una parte Dimarco, che con i suoi tiri piazzati (2' del secondo tempo) dimostra di fare colazione con calcio e precisione chirurgica, dall'altra uno stoico Bacchin. De Marchi vuole la doppietta a tutti i costi: per ben due volte in una decina di minuti sia affaccia pericolosamente alla porta orange (saltando Pirola e lasciando impettito anche Stabile), ma il portiere di via Olivieri mette un veto imperioso e lascia tutto com'è.
Resiste l'Alcione dunque, ma resiste anche il vantaggio dei padroni di casa. Zarpellon e Lerco non fanno sconti, mentre la Virtus si fa sempre più minacciosa nella seconda metà della ripresa. E De Marchi? Tutta un'occasione che si tira: al 28' il bomber dei veneti fa correre un brivido lungo la tribuna ospite con una sgasata che ruba palla al centrocampo dell'Alcione (ma che finisce alto sopra la traversa), mentre al 33' la sua conclusione esce di un soffio sul secondo palo. Mentre il cronometro corre (e continuano i brividi: a due minuti dalla fine anche Zarpellon partecipa alla festa e prende in pieno il palo), i cambi di Cusatis non riescono ad incidere come sperato, anche se Samele ci prova con un inserimento nel recupero: si chiude così, su quell'1-0 nato e concretizzato nel primo tempo, la prima sfida del 2025 orange.
VIRTUS VERONA-ALCIONE 1-0
RETE: 14' De Marchi (V).
VIRTUS VERONA (4-4-2): Alfonso 6.5, Mehic 6 (22' st Gatti 6.5), Amadio 6 (22' st Cuel 6.5), Metlika 6.5, Zarpellon 7 (46' st Odogwu sv), Manfrin 7, De Marchi 7.5, Toffanin 6.5, Calabrese 6.5, Lerco 7.5, Munaretti 6 (23' Daffara 6.5). A disp. Ficeli, Sibi, Catena, Rigo, Lodovici, Contini, Oni, Gomez, Filippi, Cielo, Fiori. All. Fresco 7.
ALCIONE (4-3-1-2): Bacchin 6.5, Chierichetti 6, Pirola 5.5, Stabile 6, Dimarco 6.5 (35' st Pessolani sv), Bagatti 6 (29' st Pio Loco 6), Piccinocchi 6, Bright 7, Invernizzi 6, Marconi 6 (22' st Samele 6.5), Palombi 6. A disp. Agazzi, Ciappellano, Mazzola, Bonaiti, Morselli, Lanzi, Caremoli, Bertoni. All. Cusatis 6.
ARBITRO: Pezzopane di L'Aquila 6.
ASSISTENTI: Rinaldi di Pisa e Esposito di Pescara.
QUARTO UOMO: Milone di Taurianova.
AMMONITI: Alfonso (V), Manfrin (V), Daffara (V), Piccinocchi (A), Invernizzi (A).