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Sei mesi fa incantava l'Italia, il baby Leão della Juve torna in campo e segna dopo l'infortunio

Destiny Elimoghale è sceso in campo in un'amichevole a Vinovo dopo l'operazione alla spalla ed è subito stato decisivo

Quattro mesi fa incantava l'Italia, il baby Leão della Juve torna in campo e segna dopo l'infortunio

Juventus Under 16 • Destiny Elimoghale, attaccante bianconero classe 2009: torna dall'infortunio e segna subito un gol contro il club francese a Vinovo.

Nel segno del... "Destiny". Insomma, un nome che dice tutto, che assapora di promessa. Dopo un lungo stop di quattro mesi per un infortunio alla spalla, il talento della Juventus classe 2009 Elimoghale è tornato a giocare - e a segnare - in un'amichevole svolta domenica 5 gennaio a Vinovo dall'Under 16 di Claudio Grauso contro le giovanili del club francese Fc Mougins, vinta 5-2: oltre a Destiny, segnano Corigliano, Osakue, Marchisio e Urbano. Ha iniziato a scaldare il motore: difensori avversari in guardia. Detto ciò, noi li abbiamo avvisati.

Lo scorso anno con l'Under 15, Destiny ci aveva fatto innamorare di lui sulla fascia, dove galoppava, dribblava un uomo dopo l'altro, bruciava l'erba con una velocità e facilità disarmante. Faceva un po' di tutto, all'insegna di un estetismo puro. Anche, e soprattutto, gol: 17 in 28 presenze tra campionato e Playoff, segnando sia agli ottavi (doppietta stupenda all'Atalanta) che ai quarti ai danni della Roma. Con questi numeri si è confermato come capocannoniere dei bianconeri, alle spalle di Corigliano con 11 centri nel Girone A, terminato al terzo posto dietro Bologna e Genoa.

I NUMERI DI DESTINY

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REBA-JUVE E LEÃO 2.0

Ma per percorrere gli esordi di Elimoghale, bisogna spostarsi di circa 35 chilometri dallo Juventus Training Center: precisamente nel quartiere di Borgo Vittoria di Torino, sul campo del Rebaudengo, dove l'enfant prodige svolge la trafila dei Primi Calci fino al 2017. Effettivamente - possiamo dirlo - è stato un vero segno del destino. Quando si parla di un predestinato, basti guardare la storia di Destiny che, a soli 7 anni, si vede catapultare in una realtà tanto immensa quanto storica come quella dei bianconeri. Dunque, possiamo parlare di un talento coltivato e cresciuto in casa Juve, che ha il merito di averlo individuato con uno scouting ricercato, visto che a distanza di otto anni lo si considera un potenziale crack nel nostro calcio.

Dai Pulcini agli Esordienti, passando per l'Under 14. I continui salti di categoria sono una certezza. Certezza come il suo sorriso quando punta l'avversario unito ad una genialità fuori dal comune, che sorprende sia chi lo ammira dalle tribune (un po' meno felici chi ce l'ha contro) sia gli addetti ai lavori. Avete notato somiglianze con qualcuno? Abbondanti i paragoni con il milanista Rafa Leão, neo vincitore della Supercoppa Italiana con una super rimonta ai danni dell'Inter: non è un caso. Lo stesso Destiny, infatti, ha dichiarato di ispirarsi al portoghese in tanti aspetti: nel look, grazie alle classiche treccine; all'esultanza da "surfista"; infine - non meno importante - alle movenze in campo e alla sua posizione di ala sinistra che ama rientrare sul destro per cercare lo specchio.

Chiare le sue ambizioni, in una recente intervista trapela tutta la sua voglia di "spaccare il mondo": «Giocare alla Juve è un onore per me - afferma - qualcosa che non si può descrivere. Gioco sempre determinato, dando sempre il 110%. Il mio obiettivo è di vincere sia con l'Under 16 che con l'Under 17 e conquistarmi la maglia numero 10». Personalità? Ne abbiamo. Voglia di vincere? Altrettanto.

TRA L'ITALIA E LA NAZIONALE DEI SUOI GENITORI

Con lo stesso estro e la stessa magia, Elimoghale ci delizia anche in Nazionale. Compie il suo personale esordio, per altro da titolare, con gli Azzurri il 30 novembre del 2023 contro la Scozia, mentre il primo centro lo mette a referto sei mesi dopo, ai danni della Repubblica Ceca, collezionando in totale 13 presenze con la selezione italiana. Tuttavia, Destiny si è dovuto affacciare ad un bivio, ovvero la scelta della nazionale in cui giocare. Da un lato, come detto, l'Italia; dall'altro la Nigeria, paese d'origine dei suoi genitori. Sono tanti i talenti italo-nigeriani: Angelo Ogbonna, che Torino la conosce bene; il suo omonimo Destiny Udogie; King Udoh, neo acquisto della Triestina con un passato nelle giovanili della Juventus; fino all'ex Atalanta Caleb Okoli. Tutti loro hanno scelto l'Italia, Destiny ha deciso di seguire il loro esempio. La nostra nazionale ringrazia. E se lo culla.

LA PIU' GRAVE DELLE DIFFICOLTA'

Abbiamo parlato delle sue origini, dei gol e di solo cose belle, ma ad inizio settembre Destiny si è dovuto affacciare con la prima grande difficoltà della sua giovane carriera da calciatore: il grave infortunio alla spalla. Che arriva in un momento clou, dato che sarebbe stato aggregato da sotto età con l'Under 17 del nuovo tecnico Matteo Cioffi per il campionato. La vita è una costante prova per l'essere umano; Elimoghale, nel frattempo costretto ad operarsi, non si perde d'animo e lavora quotidianamente in palestra per una rapida riabilitazione. Finalmente, a dicembre ecco che tornano le belle notizie: può tornare ad allenarsi in campo. E con chi? Proprio con l'Under 17 e i più grandi del 2008. Una squadra piena zeppa di talento: a partire da Barido, Tiozzo, Samb, Ceppi, Borasio e chi più ne ha più ne metta. E il suo rientro complicherebbe ancora di più le scelte di Cioffi, visto che in campo ne scendono solo 11 e di qualità in questa Juve ce n'è a dismisura

Domenica 12 gennaio la Juventus di Cioffi sarà protagonista a Cesena per la ripresa del campionato dopo la sosta natalizia ed è chiamata a vincere per non abbandonare il primo posto: Torino e Genoa sono alle calcagna e distano un solo punto. Non è da escludere una sua convocazione, ma più probabile che arrivi con i pari età, nonché compagni di quasi una vita, che giocheranno a Vinovo - quindi in casa, eviterebbe la trasferta - contro il Grifone. La Juve, anche in questa categoria, è prima a +2 dal Parma. L'esordio di Destiny è vicino. La Juve lo spera. Un po' tutti coloro che amano il calcio lo sperano.

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