Under 17 A-B
12 Gennaio 2025
Under 17 A-B • Andrea Luongo, il capitano del Torino, tornato a segnare al Bologna in casa dopo la gara contro la Reggiana di fine settembre. Torino-Bologna 2-2. (Foto Cassarà)
Una vittoria accarezzata per 89’ minuti in una gara in cui il Torino ha saputo sbloccarla con il super tiro a giro di Andrea Ballanti e ritornare in vantaggio con il ritorno in gol dopo quattro mesi del suo capitano Andrea Luongo: l'ultimo suo centro risaliva al 29 settembre contro la Reggiana. I granata si fanno sfuggire sul più bello, sul fotofinish, i tre punti: il Bologna, grazie alla doppietta di Darius Groza, condanna alla beffa il Toro che, prima della sosta, aveva vinto le ultime cinque gare di fila ma non comincia il 2025 come aveva terminato l’anno che abbiamo da poco salutato. Ciò che resta, è solo un pareggio, ma continua la striscia da imbattuti come consolidato il terzo posto, a -3 dalla Juventus in vetta che ha stravinto a Cesena.
Il primo tempo è tanto bello quanto intenso. E il fatto che di gol ne sia uscito solamente uno, fa quasi strano, date le numerosissime occasioni, specialmente in favore del Torino. In 3' minuti, i granata rischiano di segnare tre reti: prima con Falasca, che spara alto da pochi metri, non sfruttando l'ottimo assist di Luongo; poi un paio di volte Ballanti sfrigola dalle parti di Gnudi, trovando un palo clamoroso con un tiro pazzesco di contro balzo, in ribattuta, dopo il suo primo tentativo, bloccato dal portiere del Bologna. I ragazzi di Migliorini, in mezzo al campo, non riescono a primeggiare e i palloni persi - o meglio, conquistati dai Torelli - sono troppi. Ma gli errori nascono anche dalle parti dei padroni di casa: Odendo pasticcia con un retropassaggio, Groza ruba al limite dell'area e Amisano lo abbatte (graziato dall'arbitro Tinetti); risposta pronta sulla punizione più precisa che potente di Baldini, Martena si allunga sull'angolino basso del primo palo alla sua sinistra al 12'. Per quasi un quarto d'ora, gli impeti offensivi si placano, ma solo per poco: per la prima volta, Bianchi si sovrappone sulla fascia mancina, entra in area e scarica per Falasca, il quale anticipa tutti ma non riesce dare precisione al pallone arrivatogli fortissimo dal compagno al 24'. Il Bologna non si nasconde, complice qualche palla non pulita della difesa verso Martena, il baricentro degli emiliani si alza sempre di più e con tre passaggi finiscono in porta: tutto nasce a destra e si rifinsce a sinistra, De Pace pesca largo Ciocchitti, che di prima mette dentro, trovando la semi rovesciata acrobatica di Tomba, che però finisce altissima e sopra la traversa di qualche metro (33'). Bello? Molto, ma non preciso. Preciso, eccome, è invece il tiro a giro di Ballanti al 35' che, finalmente, trova il gol e sblocca la partita: se Briguglio lascia così tanto spazio al suo mancino tagliente, l'ex Cesena colpisce anche da fuori area. Non finisce qui, il primo tempo termina con due gol "mangiati" per parte, distanti uno dall'altro una sessantina di secondi: al 40' Odendo vince una contesa con Bolognini (ai limiti della regolarità), a questo punto è un rigore in movimento contro Gnudi, l'11 del Toro gli fa un passaggio dritto sui guantoni; e la risposta arriva da Baldini, che in zona del dischetto battezza il pallone fuori, dritto dritto sui cartelloni alle spalle della porta. Gol aspettati? Minimo 5. Risultato reale: 1-0. È tutto ancora aperto.
Il Bologna del secondo tempo è tutta un'altra storia: più compatto, più deciso e offensivo. Insomma, sembra crederci di più. Briguglio si riprende e sale in cattedra: al 14' con un passaggio progressivo Groza, che sfida nel duello fisico Cantarella e lo vince. Poi per il bomber rossoblù è una passeggiata: entra in area e infila la sfera sotto le gambe di Martena, che non copre benissimo il primo palo. È tutto pari. Il pareggio stava per durare solo un paio di minuti, perché Bonacina si stava per inventare uno di quei gol che definire stupendi è poco: contropiede fulmineo del Toro, Falasca prolunga di testa per il 7, che con un tocco fa incrociare le strade di Bolognini e Tupec contemporaneamente, in area però l'uscita di Gnudi è tempestiva e salva i rossoblù. Rebuffi inizia la "girandola di moduli", passando dal 4-4-1-1 iniziale al 3-5-2 con Luongo a supporto del il neo entrato Penkov. I riscontri sono inizialmente positivi per il Torino: in men che non si dica, è proprio Luongo che mostra il cuore con la rete del 2-1: Ballanti dalla destra cerca fortune con un cross in area, fortune trovate con la deviazione di un difensore avversario, che diventa un assist per il capitano, il quale piazza con il destro un cioccolatino rasoterra al 22'. Però, l'abbiamo detto: è un Bologna diverso, che annusa i pericoli e ne crea parecchi. Chiedete a Rossitto, che con un paio di tiri a giro con il suo destro caldissimo fa gelare il sangue ai granata. Ma chiedete soprattutto a Groza, che negli ultimi 16 metri è una sentenza. Beffa freddissima per il Torino, che arriva sul gong della partita, al 45' spaccato: i due bolognesi citati, ri-ribaltano la sfida, Rossitto viene dentro il campo e disegna un filtrante magico per Groza (gran movimento da attaccante vero, aggira alle spalle il Re entrato da qualche secondo e si butta in profondità) e il romeno con una super girata, lucida il mancina e insacca con un diagonale che non lascia scampo a Martena.
Un fattore che ha senza dubbio condizionato questo calo del Torino sono stati i cinque cambi in meno di sei minuti di distanza: troppi, stiamo parlando di mezza squadra. Non avendo trovato equilibrio tra i reparti, i granata hanno subito le scariche di adrenalina del Bologna che, dalla sua parte ha saputo reagire e ritornare in partita. Dopo cinque vittorie di fila, arriva il primo passo falso del Torino all'esordio in questo 2025, ma rimane comunque imbattuto. Settimana prossima ancora un'emiliana nel destino dei Torelli: il Parma, per tornare subito al successo.
TORINO-BOLOGNA 2-2
RETI (1-0, 1-1, 2-1, 2-2): 35' Ballanti (T), 14' st Groza (B), 22' st Luongo (T), 45' st Groza (B).
TORINO (4-4-1-1): Martena 6, Cekrezi 6.5 (44' st Re sv), Bianchi 7, Amisano 7 (38' st Moretti sv), Cantarella 6, Carrascosa 6, Bonacina 6.5 (18' st Lebrino 6), Ballanti 7.5 (44' st Penkov sv), Falasca 6.5 (18' st Reynheim 6), Luongo 7 (38' st Molon sv), Odendo 6 (44' st Turola sv). A disp. Cereser, Fall. All. Rebuffi 6.
BOLOGNA (3-4-2-1): Gnudi 7, Briguglio 6.5, Tomba 6.5 (1' st Aisosa Igbinigun 6.5), Baldini 6.5 (31' st Sobolewski 6), Bolognini 6, Tupec 7, De Pace 6.5 (25' st Mrankov 6), Buikus 6, Groza 8, Cicchitti 6 (25' st Pantaleoni 6), Rossitto 7. A disp. Negrobar, Capece, Romagnoli, Ciobanu, D'Alessandro. All. Migliorini 6.5.
ARBITRO: Tinetti di Ivrea 6.
COLLABORATORI: Pongan di Biella e Manfredini di Biella.
AMMONITI: Penkov (T), Bolognini (B).
NOTE: Come da disposizioni Figc, è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare la scomparsa di Fabio Cudicini. Calci d'angolo 2-2.
Martena 6 Ottima la parata sulla punizione di Baldini, ma poi si fa infilare sotto le sue gambe e sul suo palo al momento del primo gol del Bologna. Mentre sul secondo c’è poco da discutere, non certo aiutato dalla difesa. Tanto lavoro di “voce”: mantiene alta la pressione dei compagni, incitandoli dall’inizio alla fine. Non sempre ha dovuto accudire palloni semplici: i retro passaggi dei difensori sono stati spesso forzati e poco precisi, ma se l’è sempre cavata.
Cekrezi 6.5 Partita più contenutivi del solito visto che dal suo lato doveva duellare con due avversari contemporaneamente quali Tomba e Cicchiti, che hanno fornito la superiorità numerica sulla fascia del Bologna. Se la cava con ottima attenzione, perdendosi poche volte la marcatura dell’avversario. Nel finale cambia due ruoli in due posizioni differenti: passa da essere terzino destro, a quinti da quella parte, per poi concludere - sempre da quinto - ma a sinistra. Applicazione super. 44' st Re sv
Bianchi 7 Come Cekrezi, inizia la gara con un atteggiamento più difensivo visto che dalla sua parte Rossitto e De Pace sono due spine nel fianco. Ma non appena prende coraggio e metri, si ribaltano i ruoli: diventa lui la vera spina nel fianco della difesa bolognese. Quando cavalca la fascia, è un’arma tagliente per questo Toro e lo ha dimostrato in un paio di occasioni quando prima ha sfiorato l’assist per Falasca e poi, addirittura, il gol personale sul servizio stupendo di Luongo.
Amisano 7 Si porta a casa un numero inquantificabile di palloni recuperati. Un centinaio, forse. In mezzo al campo è una diga impenetrabile, la sua fase d’interdizione è vitale per la manovra e lo sviluppo di questo Toro che, grazie alla sua rocciosi, riesce a respirare e a riordinare le idee. 38' st Moretti sv
Cantarella 6 Partita complicata contro lo strutturassimo Groza, che gli ha dato filo da torcere sin dall’inizio. La fotogtafia del miss-match fisico tra i due è stata scattata al momento del primo gol dell’attaccante del Bologna, che vince il duello corpo a corpo e s’invola in rete. Stare fermi per quasi due settimane non è facile per nessuno, ma siamo sicuri che già da settimana prossima contro il Parma sarà sui suoi standard a cui ci ha abituato.
Carrascosa 6 Allo stesso modo del compagno, la sosta, soprattutto per un giocatore dal suo fisico, non ha aiutato. Poco lucido nelle scelte e poco pulito anche nei passaggi più semplici, ha messo spesso in difficoltà Martena che se l’è cavata come ha potuto. Certamente, diverse sue chiusure hanno aiutato la squadra ed evitato pericoli, ma al di sotto della media abituale.
Bonacina 6.5 In un modo o nell’altro, all’interno del gol segnato deve entrarci sempre e comunque. Ormai è una sentenza: in questo caso, gli basta una rimessa laterale per regalare il pallone per il gol a Ballanti. Prima di lasciare il campo ha deliziato tutti con un dribbling bellissimo, liberandosi con un solo tocco di due avversari per poi volare da solo in porta, dove Gnudi lo aspetta e fa il miracolo. In quest’occasione deve badare spesso al raddoppio sulla destra, arretrando il suo raggio d’azione per seguire e chiudere spazi a Cicchiti
18' st Lebrino 6 Non male il suo ingresso in campo: bussa alle porte dei centrocampisti avversari, facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto per recuperare tanti palloni sulla trequarti. Peccato per l’ultimo passaggio, che non sempre arriva a destinazione per un motivo o per un altro, ma ha un grande merito: quello di far partire l’azione che porterà al gol del 2-1 firmato Luongo.
Ballanti 7.5 Sempre pericoloso, sempre con un’idea - quella giusta - in testa. Il fantasista granata è la rivelazione della stagione, anche in quest’occasione è il migliore in campo. Un gol bellissimo, di mancino a giro dal limite dell’area, in cui abbina potenza e precisione, si aggiunge il palo colpito nei primi istanti di gara e la presenza costante nelle azioni pericolose del Torino. La sua posizione ibrida tra il centrocampo e il supporto all’attacco, manda in palla tutto il Bologna, che non sa come e con chi coprirlo. E quando la qualità è dalla sua parte, è ancora tutto più difficile. 44' st Penkov sv
Falasca 6.5 Prima o poi sarebbe dovuto succedere: s’interrompe a 6 la striscia di gol consecutivi. Tuttavia, la presenza in partita è stata assoluta: sempre coinvolto nelle azioni manovrate granata, è lui il pivot della squadra, colui che alza il baricentro e attrae su di sé un paio di uomini, liberando così spazi per i compagni. Starete pensando che faccia solo quel cosiddetto “lavoro sporco”, invece è un attaccante pulito e preciso: le sue sponde, di testa e spalle alla porta, sono state un “must” della sfida, che hanno messo a dura prova la difesa bolognese.
18' st Reynheim 6 Poco di tutto. Tenta di tenere qualche pallone usando il fisico, ma perde troppi tempi di gioco, facendosi scippare di fatto il pallone sempre sul più bello. Dopo la sosta, deve recuperare ritmo e gamba.
Luongo 7 Quanta voglia che aveva di segnare! Trova un gol che mancava da quattro mesi, ed è pesante e bello: reattivo, interviene sulla deviazione, apre il piattone e piazza il pallone nell’angolino basso alla destra del portiere. Per tutta la gara, illumina con tanti palloni dal quoziente calcistico non elevato, di più, che i suoi compagni avrebbero potuto sfruttare decisamente meglio. Menzioniamo un paio di assist per Falasca, ma anche un suo bellissimo tiro a giro al 36’ del secondo tempo, che ha fatto fare bella figura a Gnudi. Il 2025 inizia come aveva cominciato la stagione, ovvero con il gol al Bologna: che sia di buon auspicio per una seconda metà di stagione più fruttifera in quanto a gioie personali: il gol del suo capitano, servono a questo Toro. 38' st Molon sv
Odendo 6 Per chi ha assistito a questa partita, l’immagine della sua partita è stata quel gol mangiato al 40’ del primo tempo, tutto solo davanti solo a Gnudi. Un gol che devi fare, soprattutto se sei sull’1-0 e quindi con un risultato ancora in bilico. Ma non solo la sua prestazione è stata scarna negli ultimi metri, ma anche in rifinitura: troppi i palloni persi per giocate leziose, regalando in modo facilissimo il possesso agli avversari. 44' st Turola sv
All. Rebuffi 6 I cinque cambi in sei minuti hanno fatto perdere al Torino ogni misura e distanza con gli avversari. Re, appena entrato da 15’ secondi, si perde Groza e, ancor prima Molon e e Penkon non trovano mai il giusto equilibrio nel rinnovato centrocampo granata. Non solo: dalla difesa a 4, passa alla difesa 3 e a 5, cambiano posizioni agli interpreti diverse volte. In un contesto di continuo cambio, non è stato semplice per coloro che erano in campo, che non hanno trovato una quadra anche per via delle tante, troppe, urla, dalla panchina. Ha regnato la confusione.
BOLOGNA
Gnudi 7 Salva la sua squadra con almeno tre parate che evitano di fatto il gol. E non sono interventi banali, ma dal coefficiente di difficoltà elevatissimo: in uscita, con la mano di richiamo e in allungamento. Un ottimo portiere, che probabilmente potrebbe fare meglio solo sulle uscite dai pali. Perfezionando questo particolare, potrebbe essere uno dei migliori in campionato.
Briguglio 6.5 La panchina e il suo allenatore lo tranquillizzato per la disattenzione sul gol di Ballanti, a cui lascia troppo spazio per calciare con il mancino e beccare la porta. Con quest’aria di fiducia, alza il proprio raggio d’azione, giocando quasi da doppio play in coppia con Baldini e disegna l’assist decisivo per la prima delle due reti di Groza. Quando si dice che la mentalità è la qualità che conta di più in un calciatore, ecco a voi un esempio.
Tomba 6.5 Tanto accompagnamento e solite sovrapposizioni a creare la superiorità numerica sul lato sinistro del campo. L’esterno del Bologna mette in seria difficoltà Odendo e Cekrezi, andando anche qualche volta a rifinire dentro l’area, ad esempio con la semi rovesciata, bella solo per i fotografi e poco pericolosa.
1' st Aisosa Igbinigun 6.5 Ha dato quel brio che serviva per riaccendere la partita e dare una spinta offensiva maggiore. Sono stati tanti gli anticipi e i conseguenti rovesciamenti di fronte nel tentativo di ribaltare l’azione da difensiva ad offensiva. Inizia largo a sinistra e poi termina alto a destra: auesto giocatore può essere una chiave in più per riaprire le gare nella ripresa.
Baldini 6.5 Lui è il metronomo del Bologna. Non trema mai con il pallone tra i piedi, già prima di alzare la testa sa quello che deve fare. Il giro palla passa sempre dalla sua qualità, dai suoi ritmi, che ne determinano quelli di tutta la squadra. Ottimo anche sui piazzati: sfiora un gran gol da punizione, attento Martena sul primo palo.
31' st Sobolewski 6 Forma una coppia d’arieti insieme a Groza. Non viene coinvolto spesso nelle azioni, ma costringe un uomo a stargli addosso, aprendo spazi ai compagni.
Bolognini 6 Non la miglior gara del capitano del Bologna. Interviene spesso in ritardo su Falasca e Luongo, arrivando sempre in ritardo quando è costretto a rinculare all’indietro. Prende anche un giallo piuttosto inutile e lontano dalla porta, che non gli permetterà di giocare con lo stesso spirito per tutta la partita. Bene, però, nella conduzione del pallone: da buon braccetto di destra, si sgancia spesso dalla linea e cerca di creare superiorità numerica.
Tupec 7 Il duello corpo a corpo con Falasca è stato uno tra i più avvincenti della partita: mai oltre le regole, è stato all’insegna delle vere sfide tra difensore e attaccante. Ferma spesso il centravanti granata, recuperando il pallone anche molto lontano dalla sua linea di preferenza.
De Pace 6.5 Un treno con qualità sulla destra: le superiorità create con Cicchitti sono state un tema della gara, nonché uno dei maggiori motivi di preoccupazione per Odendo e Bianchi, che sono stati spesso molto più bassi del solito per coprire spazi alle loro spalle. I due, insieme, seminano il panico ed entrano con frequenza dentro l’area di rigore granata.
25' st Mrankov 6 L’azione più pericolosa che gli è capitata tra i piedi capita al 35’, quando vince un paio di rimpalli contro Amisano e arriva dritto dritto in porta, che non prende per una questione di centimetri. Il suo è un ingresso utile per combattere su quei palloni vicino alla bandierina e recuperare tanti possessi
Buikus 6 Da quel lato non sa come fermare Luongo, che lo salta e lo scarta ben volentieri. Corre tanto e spesso a vuoto, non trovando mai, di fatto, la vera posizione per colpire e affondare lo scacchiere tattico ben organizzato - almeno per 65’ - del Torino.
Groza 8 Se cercate su internet cosa dovrebbe fare un vero attaccante, probabilmente uscirebbe il suo nome insieme a questa pagella. Un bis clamoroso, sempre a contro rispondere al Torino. Si fa trovare pronto nel momento di maggior difficoltà, sfruttando forse le sole due vere palle gol che gli capitano: le reti sono praticamente identiche, di mancino, rasoterra, in diagonale. Ma ciò che fa “emozionare” l’amante di questo sport, sono i suoi movimenti alle spalle dei difensori e per ricercare la mini profondità. Può fare scuola a tanti suoi colleghi.
Cicchitti 6 Tanta imprevedibilità, ma raramente viene davvero coinvolto nel mezzo delle azioni. Il suo è un lavoro piuttosto tattico, cercando di non far alzare mai Bianchi e Odendo da quel lato. Ci riesce per un tempo e mezzo, poi i due granata si alzano e rischiano di fare male più volte.
25' st Pantaleoni 6 Un paio di palloni regalati a Lebrino, qualche apertura forzata e sballata. Insomma, non certo il migliore degli ingressi in campo. Cerca in ogni modo di tenere unito e compatto in centrocampo in fase di interdizione.
Rossitto 7 Il suo tratto distintivo è l’entrare dentro il campo e cercare il tiro a giro verso lo specchio o l’assist per il compagno. In quest’occasione non c’è il gol, che sfiora a più riprese, ma un assist immaginifico per il secondo gol di Groza, che fa ancora brillare gli occhi. Grazie a giocatori come lui, la qualità si alza e la partita diventa più divertente.
All. Migliorini 6.5 Risveglia l’anima dei suoi giocatori dicendo loro di non mollare, di cercare un gol che diventa sempre più vicino. E finalmente lo trovano, ben due volte. Il suo Bologna ha la forza di rialzarsi dopo il doppio vantaggio del Torino, e lo fa sfruttando la qualità dell’attacco e il continuo delle idee tattiche: la palla di Briguglio è studiata, dal centrale alla punta che rifinisce. Una piccola impresa.