Il ricordo
18 Gennaio 2025
Chi era Maicol Lentini? Un giovane calciatore, una promessa del calcio italiano, un ragazzo che ha saputo far sognare chiunque abbia avuto la fortuna di vederlo giocare. Maicol Lentini, nato e cresciuto a Zerbolò, ha lasciato un segno indelebile nel cuore di chi lo ha conosciuto. La sua storia, sebbene tragicamente breve, è un racconto di talento, passione e coraggio che merita di essere ricordato. Domenica 19 gennaio, Zerbolò - un comune di meno di 2mila abitanti in provincia di Pavia - si prepara a rendere omaggio a Maicol Lentini con l'inaugurazione di una scultura in sua memoria. L'evento si terrà in via Carlo Cazzani, angolo via Mario Luponi, nel paese che lo ha visto crescere. Sarà un momento di raccoglimento e celebrazione, un'occasione per ricordare il giovane talento che ha toccato il cuore di tanti. La scultura - per iniziativa della famiglia, di cui si fa portavoce il padre, Enzo Lentini, Presidente dell’Associazione, (a scopo benefico), “In campo per te Maicol Lentini“ - sarà un simbolo tangibile dell'eredità di Maicol, un ricordo di un sogno che, sebbene interrotto, continuerà a vivere nei cuori di chi lo ha conosciuto.
UN TALENTO NASCENTE: IL VIAGGIO DI MAICOL NEL MONDO DEL CALCIO
Maicol Lentini non era solo un nome tra tanti. Era un giovane centrocampista che, con la sua abilità e determinazione, aveva catturato l'attenzione dell'Inter, una delle squadre più prestigiose d'Italia. Maicol aveva iniziato il suo viaggio calcistico nell'Accademia Pavese, prima di passare alla Lombardia Uno a Milano. Il suo talento lo aveva portato infine all'Accademia Inter, dove il suo sogno di diventare un calciatore professionista sembrava a portata di mano. Ma cosa rendeva Maicol così speciale? Era la sua capacità di leggere il gioco, di anticipare le mosse degli avversari, di trasformare una semplice partita in un'esperienza indimenticabile.
LA LOTTA CONTRO LA MALATTIA: UNA BATTAGLIA DI CORAGGIO
Il destino, però, aveva in serbo un percorso diverso per Maicol. Una malattia implacabile ha interrotto la sua carriera calcistica appena agli inizi. Maicol, con il cuore di un vero campione, non si è mai arreso. Anche quando la malattia lo ha costretto su una sedia a rotelle, ha continuato a lottare con una determinazione che ha ispirato tutti coloro che lo circondavano. La curva nerazzurra gli aveva dedicato uno striscione nel 2017, un gesto di affetto e incoraggiamento che Maicol ha portato nel cuore fino alla fine.
LA VITA A ZERBOLÒ: UN RITORNO ALLE ORIGINI
Dopo un lungo ricovero al Gaslini di Genova, Maicol era tornato a vivere con la sua famiglia a Zerbolò. Qui, circondato dall'amore della madre Maria Venuti, del padre Enzo e delle due sorelle, Maicol aveva ripreso a vivere una vita il più normale possibile. Aveva terminato le scuole medie e si era iscritto all'Istituto tecnico Cardano, continuando a coltivare i suoi sogni e le sue passioni. Maicol Lentini non è stato solo un giovane calciatore, ma un esempio di vita. La sua storia ci insegna che il vero successo non si misura solo in vittorie e trofei, ma anche nella capacità di affrontare le avversità con coraggio. Proprio come ha fatto lui.