Under 17 Serie C
19 Gennaio 2025
Renate, Under 17 Serie C • Andrea Falcone e Alex Nelini
Numeri e risultati sono dalla loro parte: il Renate di Giovanni Cristiano si conferma la squadra da battere. Non per caso porta il tricolore sul petto, non per caso conduce con estrema consapevolezza un girone tutto fuorché scontato da capeggiare. I nerazzurri, oggi, hanno lanciato un altro segnale di forza incoraggiante e stimolante: tra le mura amiche del ''Mario Riboldi'' cade anche la Virtus Entella, sotto i colpi secchi di Falcone, Pozzi e Nelini. Un risultato, il 3-0 maturato al termine dei 90 minuti, mai messo in discussione, nient'altro che la conseguenza di una partita controllata in scioltezza fino al triplice fischio del direttore di gara. Un risultato che vale il +3 sulla Pro Vercelli (corsara a Sestri Levante) in attesa della sfida all'Alcione di settimana prossima. Un risultato che, nelle sue piccole sfumature, parla chiaro: il Renate di Giovanni Cristiano si conferma davvero la squadra da battere.
In una cornice di pubblico appassionata ma "raffreddata" da un meteo avverso, Renate e Virtus Entella iniziano a darsi battaglia su ritmi decisamente blandi. I padroni di casa, privi del partente Ballone e di Pietropoli, partono con l'idea di controllare il ritmo attraverso una serie di manovre codificate. Che, almeno inizialmente, non portano a nulla di concreto se non a prendere le misure e a limare le distanze (fattore che, di lì a poco, si rivelerà chiave di volta del match). D'altro canto, gli ospiti pensano più a stringere le proprie linee di pressione e a scavalcare i blocchi avversari con ampia ricerca della traccia verticale: anche in questo caso, però, gli sbocchi sono stretti e i sussulti decisamente pochi. Il campo, poi, fa il resto: le condizioni del terreno di gioco non favoriscono di certo l'estetismo. Difatti, la partita viene presto incanalata su un binario più fisico, dove a padroneggiare sarà la maggiore struttura renatese. Nel corso di un primo parziale povero di occasioni, a salire in cattedra per la squadra di Cristiano è Tommaso Villa, difensore centrale dall'imponente mole protagonista di un'ottima prova di contenimento ai danni del tandem bianco-azzurro composto da Caso e Matei.
Ciò ovviamente non toglie spazio al talento, seppur limitato dai fattori qui sopra elencati. Si segnalano, sempre sponda Renate (che mantiene campo e possesso per tutti i 45 minuti), le incursioni di Capozucca (pericoloso in un paio di circostanze) e i sincronismi perfetti di Falcone, vero fulcro del gioco nerazzurro. Sarà proprio il 10 a stappare il match, realizzando il calcio di rigore ben conquistato da Pozzi (anche lui sempre insidioso e presente) su fallo di Demme. Palla da una parte, portiere dall'altra e vantaggio per i padroni di casa al minuto 22: una doccia gelida per la Virtus, che non assorbe il colpo, perde le distanze e subisce passivamente il gioco avversario. I ragazzi di Annoni avrebbero anche la possibilità di infastidire quantomeno Zappa, ma una volta giunti in zona rifinitura la qualità si opacizza, evidenziando lacune basilari.
Non cambia la solfa nel secondo tempo. Anzi: il pomeriggio dei chiavaresi, di per sé nefasto, assume ben presto i contorni di un film dell'orrore. Questo perché il Renate, oramai in modalità autogestione, rintana completamente la Virtus Entella nella propria metà campo, producendo una spessa mole di gioco che, di lì a poco, consentirà di incamerare anzitempo i tre punti. Il primo tentativo è di Pozzi, che calcia male al volo su suggerimento di Capozucca. Ma la chance più nitida capita sul destro di Nelini (subentrato all'infortunato Guidi): servito da un energico Gorni, anche lui entrato nella ripresa, il 20 di Cristiano disorienta la retroguardia biancazzurra con un bel controllo a seguire e calcia a botta sicura, trovando l'efficace risposta col piede di Mazzino. Annino prova a ruotare le risorse ma la squadra sembra aver smarrito la motivazione e non risponde più agli stimoli: anzi, rinuncia a giocare, spazza alla sperindio, non ha forma né sostanza. L'inconsistenza ospite è troppo invitante per non essere sradicata dal suo interno. Il Renate lo sa e, da grande squadra quale ha imparato ad essere, alza i giri del motore, affila gli artigli e azzanna la preda. Minuto 25: Lo Re sale in cattedra e, indisturbato, pennella il cross sul destro di Pozzi, che da due passi infila Mazzino chiudendo simbolicamente i conti.
I restanti venti giri d'orologio serviranno al Renate per ruotare le forze. Ma l'armata nerazzurra ha ancora cartucce da sparare e confeziona anche il colpo del ko tecnico. Passano infatti cinque minuti e uno spunto in velocità del neoentrato Battaglia libera Nelini, che disorienta Ottaviani e spara il destro, infilando Mazzino sul suo palo. Gioco, partita, incontro? Sì, nei fatti. Ma il passivo poteva essere più ampio: ci provano Viganò (fuori di un soffio) e Sorda, che sporca i guantoni di Mazzino. A pochi passi dal triplice fischio arriverà anche una chance per l'Entella, ma Callea calibra male il destro e grazia Zappa da pochi passi. La parola ''fine'', questa volta sì, su un monologo completamente a tinte nerazzurre.
Renate-Virtus Entella 3-0
RETI: 22' rig. Falcone (R), 25' st Pozzi (R), 31' st Nelini (R).
RENATE (3-5-2): Zappa 7, Izzolino 6.5 (10' st Gorni 7), Reffo 7 (29' st Guerra 7.5), Lo Re 7.5, Viganò 7, Villa 7.5, Capozucca 7.5, Pozzi 8 (29' st Sorda 7), Guidi sv (35' Nelini 8), Falcone 7, Mapelli 7 (29' st Battaglia 7). A disp. Petrone, Kolodiy, Galardi, Mottola. All. Cristiano 8.
VIRTUS ENTELLA (4-4-2): Mazzino 7, Scotto 7, De Rosa 6.5, Bravoco 7, Gallo 6.5, Defilippi 6, Grasso 6.5 (38' st Paltrinieri sv), Demme 6 (1' st Mallamace sv), Caso 7 (22' st Venturini sv, 38' st Callea sv), Maurizio 6.5, Matei 7 (12' st Ottaviani 6.5). A disp. Guidi, Rovegno. All. Annoni 6.
ARBITRO: Malizia di Varese 7.
ASSISTENTI: Caputo di Varese e Ferretti A. di Varese.
AMMONITI: Izzolino (R), Pozzi (R), Falcone (R).
Renate
Zappa 7 Non è mai chiamato in causa: la Virtus Entella, a conti fatti, non calcia in porta. Pomeriggio da spettatore, in cui mostra comunque sicurezza nelle uscite e nel gioco con i piedi.
Izzolino 6.5 Parte un pò contratto (così come tutta la squadra), poi si sblocca e spinge con più convinzione. Ma è spesso impreciso con il pallone tra i piedi e, a inizio ripresa, perde concentrazione. Prende giallo e si accomoda in panchina.
10 st Gorni 7 Entra per dare ordine e gli riesce bene. Rinforza la fascia destra con gamba e fiato. Ordinato.
Reffo 7 Viene coinvolto più spesso del compagno posto sulla corsia opposta. Cristiano gli chiede molta spinta che, inizialmente, non garantisce. Poi cresce alla distanza e gioca sul velluto.
29 st Guerra 7.5 Ricarica le batterie dell'out di sinistra mostrando ottimi spunti in progressione. Si fa trovare pronto, prerogativa dei migliori gregari.
Lo Re 7.5 Funge da braccetto e gioca una buona partita di contenimento. Palla al piede è ordinato e sporadicamente si concede a qualche discesa in avanti.
Viganò 7 Gioca senza fronzoli e limita Matei. Mostra anche un buon passo e, nel finale, sfiora addirittura il gol.
Villa 7.5 Per distacco il migliore dei suoi nel primo tempo, infila una serie di interventi che spezzano le (poche) iniziative degli ospiti. Insomma, bada al sodo.
Capozucca 7.5 Nel primo tempo è tra i più attivi e mostra buoni spunti palla al piede pur peccando in lucidità negli ultimi metri. Decisamente meglio nella ripresa, dove sfiora anche il gol.
Pozzi 8 Si prende il rigore, segna, crea pericoli, aiuta in fase di non possesso. Partita totale che ne centralizza l'importanza nello scacchiere nerazzurro.
29 st Sorda 7 Anche lui entra bene, con la giusta convinzione. Pericoloso nel finale, impegna Mazzino e va vicino più volte al gol del 4-0.
Guidi 6 Pomeriggio sfortunato per il 9, che esce a ridosso della fine del primo tempo a causa di un problema fisico. Nei suoi 35 minuti in campo si rivela prezioso spalle alla porta, compiendo un buon lavoro di raccordo.
35' Nelini 8 Raccoglie in toto l'eredità del compagno, agendo prevalentemente spalle alla porta. Ha fisico, cervello e fiuto del gol: il gol del 3-0 è tutto suo.
Falcone 7 Mente pensante del centrocampo nerazzurro, tocca tanti palloni e smista il gioco con fluidità. Possiede una grande lettura del gioco e, tecnicamente, è sempre pulito. In più, trasforma il rigore che stappa la partita.
Mapelli 7 Piccolino ma veloce e insidioso, impensierisce un paio di volte Scotto senza però concretizzare i suoi guizzi. Chi lo sostituisce, Battaglia, darà la spinta decisiva all'attacco del Renate.
29' st Battaglia 7 Cristiano azzecca anche questa. Battaglia entra e...dà battaglia, fino all'ultimo. Energico e decisivo, perché serve a Nelini il pallone del 3-0.
All. Cristiano 8 Un pomeriggio completamente a tinte nerazzurre che rinforza le certezze del suo Renate. Nonostante il campo pesante, la squadra gioca sul velluto e, dopo una fase di studio, incamera i tre punti in maniera netta e incontrastata.
VIRTUS ENTELLA
Mazzino 7 Prende tre gol ma ne salva anche due. In più, è solido nelle uscite. Prova positiva.
Scotto 7 E' tra i più propositivi dei suoi. Quando gli è concesso spinge sulla fascia, ma l'eccessiva rinuncia sistematica al gioco lo limita tanto. Troppo.
De Rosa 6.5 Senza infamia e senza lode. Fa quello che può per limitare i danni e contenere le incursioni renatesi. Partita di sufficienza.
Bravoco 7 Il più convincente, per cattiveria e prontezza, nel friabile reparto biancazzurro. Salva anche un gol a due passi dalla linea di porta.
Gallo 6.5 Così come De Rosa, anche lui soffre le spinte del Renate. Si limita ad una partita di contenimento.
Defilippi 6 Bada al sodo: quando si presenta un pericolo, spazza. Poco altro da segnalare nella sua performance.
Grasso 6.5 Parte bene, mostrando buoni spunti palla al piede. In mezzo è il più coinvolto e almeno inizialmente arreca fastidi al centrocampo avversario. Poi si svilisce, ma quantomeno non molla.
Demme 6 Anche lui inizia con il piede giusto, cercando più volte la soluzione verticale. Causa però il fallo da rigore, che ridimensiona il suo pomeriggio. Annoni lo rimpiazza subito.
Caso 7 Insieme a Matei è il più attivo e il più coinvolto. Funge da riferimento di struttura e, quando imbeccato con i tempi giusti, riesce a crearsi i presupposti per andare all'uno contro uno, specialmente con Villa. Ma il 6 renatese lo limita benissimo.
Maurizio 6.5 In una Virtus Entella povera nelle idee il suo ruolo è quasi marginale. Ricorre spesso alla soluzione profonda che, nei fatti, non produce niente di concreto. Si fa apprezzare per spirito di sacrificio.
Matei Mario 7 Fisico e buona rapidità al servizio di un attacco sterile. Così come Caso, quando cercato dimostra di poter creare insidie. Ma i due sono troppo isolati.
12' st Ottaviani 6.5 Un cambio atipico: sul doppio svantaggio, Annoni rimpiazza un attaccante con un difensore e ridisegna lo scacchiere biancazzurro. Nulla da segnalare, però: solo una sgroppata rabbiosa nel finale che, per poco, non permette a Callea di segnare il gol della bandiera.
All. Annoni 6 La Virtus Entella vista oggi è una squadra da riformattare. Troppo esposta, troppo poco pericolosa. E, soprattutto, troppo rinunciataria. Voltare pagina deve essere imperativo categorico: con questa le sconfitte consecutive ammontano a quattro. Preoccupa il dato sui gol subiti in questo arco temporale, ben 13.
ARBITRO
Malizia di Varese 7 Partita solida e nel complesso tranquilla quella condotta dal direttore di gara. Il rigore assegnato al Renate, unico caso da moviola, è inopinabile. Per il resto sventola relativamente pochi cartellini e guadagna il rispetto degli interpreti in campo.
Cristiano spende parole al miele per i suoi ragazzi, Annoni è un misto di delusione e consapevolezza: di seguito, le dichiarazioni dei due allenatori.
«Siamo partiti un po' contratti, anche a causa del campo. Una volta prese le misure, abbiamo trovato le distanze giuste iniziando ad offendere con continuità. Oggi promuovo tutti, lavoriamo tanto e sono soddisfatto. Dobbiamo crescere e limitare gli errori, ma siamo un bel gruppo. La Virtus non è da sottovalutare, non capisco come possa avere così pochi punti. Ho chiesto molta spinta ai quinti perché oggi ho sperimentato il 3-5-2, dobbiamo lavorare molto su questa soluzione. Come sta Guidi? Si è gonfiato il ginocchio destro, dov'era già stato operato. Speriamo bene, siamo già a corto di punte!»- ha commentato il tecnico dei padroni di casa.
«Cos'è successo? Abbiamo preso un rigore nel primo tempo, poi nella ripresa abbiamo rinunciato a giocarci la partita. Momento tosto, appena prendiamo un gol crolliamo: siamo troppo fragili e ci demoralizziamo facilmente, ma le partite si possono anche ribaltare. Come raddrizzare la situazione? La squadra è questa, dobbiamo puntare a migliorare i giocatori in vista della loro promozione in Primavera. Cerchiamo di finire il campionato in maniera dignitosa», ha dichiarato invece il tecnico biancazzurro.