Quando si parla di calcio, le storie di ritorni e di legami familiari hanno sempre un fascino particolare. E allora, come non emozionarsi davanti alla notizia dell'arrivo di Andrea Beghetto a Vicenza? Un nome che, per i tifosi biancorossi, evoca ricordi di un calcio romantico, di un tempo in cui il padre, Massimo Beghetto, calcava lo stesso manto erboso. Il classe 1994 in arrivo dal Lecco infatti è il figlio del mediano biancorosso in rosa ai tempi della Coppa Italia vinta nella stagione 1996-1997 e della strepitosa cavalcata nella Coppa delle Coppe 1997-1998 terminata in semifinale.
UN RITORNO CHE PROFUMA DI STORIA Il
trasferimento di
Andrea Beghetto al
Vicenza non è solo un'operazione di
mercato, ma un vero e proprio ritorno alle origini. L'esterno sinistro, in prestito al
Lecco dal
Pisa, ha scelto di firmare con il
club veneto, portando con sé l'eredità di un cognome che a
Vicenza ha già lasciato il segno. La trattativa, che ha coinvolto
Pisa,
Lecco e
Vicenza, si è conclusa in tempi rapidi, con il
Pisa che ha dato il suo benestare e il
Lecco che ha deciso di accontentare le richieste del
giocatore. Ma cosa rappresenta davvero questo acquisto per il
Vicenza? Innanzitutto, un
rinforzo importante per la
difesa. Beghetto, con la sua esperienza e duttilità, è in grado di coprire più ruoli: da terzino sinistro a esterno di centrocampo, offrendo così al tecnico
Stefano Vecchi una preziosa alternativa tattica. E in un campionato lungo e impegnativo, avere un jolly del genere può fare la differenza.
UN CURRICULUM DI PRESTIGIO: L'ESPERIENZA DI ANDREA BEGHETTO
Quello del classe 1994, inoltre, non è un nome nuovo nel panorama calcistico italiano. Con un curriculum che vanta 30 presenze in Serie A tra Genoa e Frosinone, Beghetto ha già dimostrato di poter competere ai massimi livelli. La sua carriera in Serie B è ancor più impressionante: 138 presenze con squadre del calibro di Venezia, Perugia, Alessandria, Pisa, Frosinone e Spal. Un vero e proprio globetrotter del campionato cadetto, che ha saputo farsi apprezzare per la sua affidabilità e continuità di rendimento. Nella prima parte della stagione, Beghetto ha vestito la maglia del Lecco, collezionando 13 presenze e fornendo un assist. Un contributo che, seppur non esplosivo, ha messo in luce le sue qualità tecniche e la sua capacità di adattarsi a diversi contesti tattici scelti dai tecnici che si sono alternati sulla panchina bluceleste, Francesco Baldini e Gennaro Volpe.
LA STRATEGIA DEL VICENZA: PUNTARE SUL CUORE In un
mercato spesso dominato da cifre astronomiche e trattative infinite, il
Vicenza ha deciso di puntare anche sul
cuore. Nessun altro movimento in
difesa è previsto, almeno per ora. La società biancorossa sembra voler scommettere sui giocatori già in rosa, ritenendoli sufficienti per raggiungere gli
obiettivi stagionali. Una scelta che potrebbe apparire rischiosa, ma che in realtà nasconde una
strategia ben precisa: creare un gruppo coeso, dove ogni elemento si senta parte integrante di un progetto comune. E in questo contesto, l'arrivo di
Beghetto non è solo un
rinforzo tecnico, ma anche un messaggio chiaro: il
Vicenza vuole costruire qualcosa di speciale, puntando su giocatori che abbiano un legame profondo con la maglia e con la città.
L'ENTUSIASMO DEI TIFOSI: UN TIFONE BIANCOROSSO Non c'è dubbio che l'arrivo del classe 1994 abbia acceso l'
entusiasmo dei
tifosi vicentini. Il suo arrivo, a 24 anni di distanza dall'ultima stagione in maglia biancorossa del padre
Massimo, è stato accolto con gioia e speranza, come un segnale di rinascita per una squadra che vuole tornare a essere protagonista. E in un
calcio sempre più globalizzato, dove spesso i legami con il territorio vengono messi in secondo piano, storie come quella di
Beghetto ci ricordano quanto sia importante mantenere viva l'
identità di un
club. Ma cosa ci si aspetta ora dal
giocatore? Sicuramente, un contributo importante in termini di prestazioni e
leadership.
Beghetto, con la sua esperienza e il suo talento, dovrà essere un punto di riferimento per i compagni, aiutandoli a crescere e a migliorare. E chissà, magari il suo arrivo potrebbe essere il primo passo verso una
stagione ricca di soddisfazioni, ancor più del 2° posto attuale in campionato dietro alla capolista Padova.