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22 Gennaio 2025
L'ex 'capitan futuro' e tecnico giallorosso Daniele De Rossi diventa presidente: manca solo l’ufficialità per l’acquisto dell’Ostiamare
Manca solo l'ufficialità, ma l'ex allenatore della Roma, Daniele De Rossi, sembra essere il nuovo proprietario dell'Ostiamare. Il Campidoglio pubblicherà domani l'atto di assegnazione dell'Anco Marzio, che certificherà il passaggio delle quote del club dal vecchio proprietario Roberto Di Paolo a De Rossi, salvandolo così dal possibile fallimento. De Rossi è già profondamente coinvolto nella riorganizzazione del club, ricoprendo ruoli chiave quali presidente, amministratore delegato e direttore sportivo. Il suo impegno nell'Ostiamare è pensato come un investimento significativo, ma al tempo stesso misurato e senza sprechi di risorse finanziarie.
Ostiamare, De Rossi in arrivo, ma la firma dal notaio ancora non c’è: ecco la situazione
Tuttavia, ci sono aspetti della notizia che potrebbero essere stati trascurati in molti resoconti mediatici. In particolare, l'assessore allo Sport, Alessandro Onorato, che è attualmente in vista per la sua possibile candidatura a sindaco nelle prossime elezioni amministrative di Roma, è stato molto presente nei media. Ciò ha portato all'esposizione di alcuni dettagli forse troppo rapidamente. Infatti, sebbene l'attestazione dell'assegnazione dello stadio Anco Marzio a De Rossi verrà pubblicata domani, la firma formale del notaio avverrà anch'essa nello stesso giorno. Si tratta di un evento chiave che riguarda due privati e che è esterno alle competenze del Comune di Roma. Questo aspetto non è stato sottolineato adeguatamente, dando luogo a potenziali fraintendimenti sul ruolo effettivo delle autorità comunali in questa vicenda.
Ostiamare, quale fallimento?
Quando si menziona Ostiamare e "fallimento", emerge una discussione non legata agli attuali gestori, la famiglia Di Paolo, ma a debiti e problemi storici. I Di Paolo hanno cercato di sanare pastoie pregresse, come già avvenuto altrove, ad esempio con il Centro Sportivo del Nomentano. Tuttavia, dopo aver acquisito la società, le restrizioni all'uso dello stadio Anco Marzio hanno impedito ogni introito, lasciando l'ex presidente con la necessità ingente di investire altri 3 milioni per la riattivazione dello stadio, una prospettiva impraticabile per un privato nelle tali circostanze.
Quale futuro per l’Ostiamare?
Domani sarà un giorno cruciale per l'Ostiamare: è prevista la firma dal notaio e il passaggio di consegne della società tra Di Paolo e De Rossi. Questo momento segna una svolta importante, la fine di un'epoca e l'inizio di una nuova fase. Ma c'è ancora incertezza su come il Comune di Roma riuscirà a risolvere le questioni finanziarie pendenti. In particolare, ci si chiede come saranno "quadrati i conti" che in passato presentavano delle incongruenze. Potrebbe essere che i cambiamenti in corso modifichino gli addendi della situazione. L'attenzione è alta e ci sono grandi aspettative su come l'assessore Onorato e il suo team proporranno soluzioni per rendere l'impianto non solo agibile, ma anche capace di attrarre nuovamente i tifosi sugli spalti. Solo dopo la firma, il Comune potrà rendere pubblici tutti gli atti relativi a questa transizione. Tutti guardiamo al futuro con speranza, desiderosi che il nuovo corso porti prosperità e successo all'Ostiamare.