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Lutto

Lanciò tra i grandi a 16 anni Beppe Scienza e conquistò una storica promozione, addio all'allenatore più polivalente d'Italia

Una carriera tra calcio, giornalismo e politica che quasi non ha eguali nella penisola: fu anche presidente della Lega Hockey

LEOPOLDO SIEGEL

Leopoldo Siegel aveva 85 anni compiuti lo scorso 17 gennaio

Giornalista, sportivo, allenatore, politico. E molte altre cose. Si è perciò un po' più poveri alla notizia della scomparsa di Leopoldo Siegel, mancato a 85 anni nei giorni scorsi, e figura davvero poliedrica. Nel mondo del calcio il suo periodo d'oro furono gli anni '80. Nella stagione 1981-1982 riuscì nell'impresa di portare la Pro Patria dalla Serie C2 alla Serie C1 al termine di una stagione senza sconfitte casalinghe. Poi prese parte anche al «miracolo» Omegna, centrando il miglior risultato del club rossonero nella sua breve storia di calcio Professionistico nel campionato di Serie C 1983-1984.

Figura molto versatile, per prima cosa si avvicinò alla politica venendo eletto consigliere comunale a Milano nel 1975 nella fila del MSI, per poi virare verso la Lega Nord. Ma parecchia notorietà arrivo negli anni '80 con la sua presenza nel mondo del calcio, professionistico e dilettantistico. Prese il patentino a Coverciano, risultato il miglior diplomato del 1980, e il punto più alto della sua carriera fu con la Pro Patria nella stagione 1981-1982 costruita (con giocatori del calibro di Paolo Maruzzo, Giorgio Morini, Massimo Rovellini, Mariano Marchetti e Gregorio Basilico) dal direttore sportivo Francesco Laghi, altra figura storica del calcio professionistico degli anni '80. Nel Girone A dell'allora Serie C2 i bustocchi chiusero al 2° posto con 45 punti solo dietro ad un inarrivabile Carrarese. In quel campionato lo stadio Speroni diventò un fortino inespugnabile, non conoscendo mai la sconfitta.

In Serie C1 si proseguì poi con Carlo Soldo al timone, mentre Siegel continuò la sua carriera calcistica altrove. Un'altra impresa fu quella che lo vide arrivare al 10° posto nel campionato di Serie C2 1983-1984 alla guida dell'Omegna, pareggiando il risultato ottenuto dai rossoneri nella stagione precedente. In rosa ecco un giovanissimo Giuseppe Scienza, 17enne prelevato dalla Juve Domo e ben presto gettato nella mischia in prima squadra con 28 presenze e 4 reti. Fu l'inizio della carriera ad alti livelli del centrocampista che fu poi prelevato dal Torino e vinse Torneo di Viareggio e campionato Primavera per poi diventare giocatore di Serie A (Reggiana, Torino e Piacenza) e Serie B (Reggina, Venezia e Cesena). Siegel rimase anche nella stagione successiva, ma poi venne avvicendato da altri allenatori.

Fu molto attivo specialmente in Lombardia con le panchine di Virtus Binasco, Vogherese, Sant'Angelo, Mantova (stagione 1982-1983) e Saronno. Poi dopo aver terminato la carriera da allenatore in prima persona fu anche osservatore del Chievo. Rivestì pure il ruolo di selezionatore della nazionale di calcio della Padania, voluta da Umberto Bossi, ma il progetto non sfondò. A livello sportivo è stata notevole anche la sua passione pere l'Hockey. Come giornalista (lavorò anche per RaiSport oltre che essere collaboratore della Gazzetta dello Sport) e come tifoso seguì per anni l'Hockey Club Milano anche in trasferte europee. Oltre ad essere presidente della Lega Nazionale Hockey fino al 2015 e fondatore nel 1990 della rivista Top Hockey.

Figura impegnata a livello politico, non ebbe paura a tenere vivo il ricordo delle vittime di destra del terrorismo e dell'estremismo. Ad esempio fu colui che contribuì a tenere alta l’attenzione sulla morte di Sergio Ramelli, assassinato da un gruppo di giovani vicini ad Avanguardia Operaia. Allo stesso modo si occupò di ricordare i martiri di Gorla, i 184 bambini uccisi da un bombardamento alleato nel 1944 alla scuola elementare Francesco Crispi di Milano il 20 ottobre 1944. Significativa anche la sua collaborazione con Radio Padania Libera e Tele Padania. Uomo di spessore e di classe dunque. l suoi funerali si tengono oggi, mercoledì 22, a Milano nella chiesa di San Luca, in via Ampere 75.

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