Primavera 1
25 Gennaio 2025
PRIMAVERA 1 INTER • Luka Topalovic, autore di due gol bellissimi
Una colonna sonora leggendaria, un immaginario che ha fatto la storia e quattro protagonisti entrati nei cuori dei fan della saga: Egon Spengler, Ray Stantz, Peter Venkman e Winston Zeddemore, o più semplicemente, gli Acchiappafantasmi. I «Ghostbusters» che nel novembre del 1984 facevano il loro esordio al cinema, dando vita a un franchise tornato in voga negli ultimi anni con l'uscita del suo quarto capitolo. Quattro, come i gol di chi i propri fantasmi potrebbe averli definitivamente salutati: l'Inter Primavera, che batte 4-0 il Genoa, vendica il 3-1 dell'andata, conquista la sua quarta vittoria di fila e si prende la vetta della classifica. Merito della doppietta di un Topalovic magico, della zampata di Venturini e della zuccata di Alexiou, che bissano il poker di mercoledì in casa del Verona.
La possibilità dell'Inter di agganciare la vetta almeno per 48 ore passa di nuovo dal Genoa. Quello che il 30 novembre faceva riapparire i fantasmi dell'ultima semifinale Scudetto persa in Under 18 bloccando la striscia di quattro vittorie consecutive dei nerazzurri con un 3-1 senza appello, quello che i ragazzi di Andrea Zanchetta ritrovano proprio per prendersi il quarto successo di fila e raggiungere la Roma in cima al campionato Primavera. Una missione preparata senza Zamarian o Calligaris in porta, ma dando spazio all'esordio in categoria di Taho, senza Berenbruch a centrocampo, sostituito da Topalovic, e senza Quieto o Spinaccè davanti, sostituiti da Mosconi e Lavelli.
Novità minime rispetto a un Genoa che va praticamente di turnover lasciando in panchina i vari Deseri, Contarini, Fazio (a segno all'andata), Dorgu e Klisys, i più impiegati da Sbravati dopo i soli Rossi e Barbini, presenti in campo. Chi invece salta proprio la trasferta milanese sono Romano (sesto per minutaggio) e, soprattutto, il protagonista del match casalingo, ovvero bomber Ghirardello, capocannoniere della squadra con 11 gol in 18 partite. Scelte e assenze che inizialmente non sembrano pesare, con l'Inter che sbaglia un paio di uscite a sinistra e il Grifone che va per due volte al tiro con Papastylianou, entrambe però finite sopra la traversa.
Prese le misure, i padroni di casa non sbagliano più niente per 40 minuti. Dimostrazione? Prima occasione, primo gol: Mosconi preme sul retropassaggio sbagliato da Barbarini, il difensore lo spinge al limite dell'area di rigore e Topalovic realizza in maniera perfetta il calcio di punizione sul palo di Lysionok. È 1-0 Inter, un vantaggio che dura altrettanti sette minuti, quelli che passano prima del raddoppio. Al 14', infatti, i nerazzurri costruiscono bene a sinistra, dove Mosconi imbuca per Venturini, che con il primo controllo salta Meconi e con la punta destra infila il pallone sul secondo palo. Un gol che indirizza inevitabilmente la partita e il primo tempo, chiuso, però, con il brivido. Dopo la rovesciata di Di Pieri alta su cross di Motta (38'), infatti, al 46' il Genoa sfiora il 2-1 con il destro forte di Nuredini a lato di pochissimo sul primo palo.
Ripartire da quel lampo è la missione dei liguri di Sbravati, che dopo un primo tempo sottotono cerca subito di alzare il volume con un doppio cambio all'intervallo. Arata e Papastylianou lasciano infatti il posto a Deseri e Dorgu, con il primo che fin da subito prova a spingere sull'out di destra. Le occasioni principali, però, sono sempre di marca nerazzurra, in particolare a firma Di Pieri. L'esterno destro prima manca il colpo di grazia sbucando sul secondo palo sul bel cross tagliato di Mosconi (4'), poi brucia Ferroni e Meconi sulla palla visionaria di Zanchetta, ma la sua spaccata viene deviata dall'ottimo intervento di Lysionok (6').
Poco male per l'Inter, perché il 3-0 è letteralmente dietro l'angolo, quello telecomandato sempre da Zanchetta in direzione di Alexiou, che di testa incorna alla perfezione e chiude la partita (8'). Sì perché da lì in poi inizia la classica girandola di cambi che non riaccende il Genoa e tiene invece i milanesi su un buon livello, fino alla perla che sancisce il definitivo 4-0: ripartenza nerazzurra, filtrante a destra per Spinaccè, cross in mezzo, velo di Pinotti e mancino al volo all'angolino opposto di Topalovic, che fa doppietta e manda in archivio una partita perfetta, conclusa pure con la gioia della gran parata di Taho sulla girata di Dorgu (47') a garantire il clean sheet all'esordio.
INTER-GENOA 4-0
RETI: 7' Topalovic (I), 14' Venturini (I), 8' st Alexiou (I), 35' st Topalovic (I).
INTER (4-3-3): Taho 7, Aidoo 6.5, Re Cecconi 7, Alexiou 7.5, Motta 7 (18' st Della Mora 6.5), Venturini 7.5, Zanchetta 8 (36' st Tigani sv), Topalovic 8 (36' st Cerpelletti sv), De Pieri 7, Lavelli 7 (18' st Spinaccè 7), Mosconi 7.5 (15' st Pinotti 6.5). A disp. Michielan, Maye, Perez, Garonetti, Romano, Putsen. All. Zanchetta 7.5.
GENOA (4-3-1-2): Lysionok 6, Arata 5 (1' st Deseri 6), Ferroni 5.5, Barbini 5, Meconi 5, Arboscello 5.5 (18' st Goncalinho 5.5), Rossi 5.5 (36' st Pagliari sv), Grossi 5.5, Carbone 6, Nuredini 5.5, Papastylianou 5 (1' st Dorgu 6). A disp. Magalotti, Klisys, Fazio, Contarini, Mendolia, Doucoure, Colonnese. All. Sbravati 5.
ARBITRO: Milone di Taurianova 7.
ASSISTENTI: Cardona di Catania e Marchese di Pavia.
AMMONITI: Zanchetta (I), Barbini (G), Arboscello (G), Rossi (G).