Primavera 1
25 Gennaio 2025
Primavera 1 • Diego Pugno e Filippo Pagnucco aprono e chiudono le danze della rimonta della Juventus sull'Udinese. Nel mezzo il gol di Ripani. Juventus-Udinese 3-2.
In qualche modo, la Juve la rimonta e torna a vincere dopo tre gare a secco di successi. Dopo il brutto stop contro la Sampdoria, aleggiava nell'aria un altro passo falso, questa volta contro l'ultima in classifica: l'Udinese, che si era portata in vantaggio all'intervallo per 0-2. Chissà cosa Magnanelli avrà detto negli spogliatoi ai suoi, perché la reazione dei bianconeri di Torino è tutta un programma: nel giro di un quarto d'ora, la rimonta viene completata grazie al rigore di Pagnucco, che apre le danze, il bolide da fuori di Ripani, tornato dopo sette gare di assenza e la rete decisiva rocambolesca di Pugno. Un remake di Juve-Inter: Madama torna in zona playoff.
Lo spartito della partita sembra chiaro a tutti sin dai primi istanti: la Juve in controllo della sfera, mentre l'Udinese attende, fa densità in mezzo e cerca - spoiler: come farà - di ripartire in velocità, giocando sugli errori dei bianconeri. I padroni di casa non riescono a sfondare per circa 18' minuti, quando Finocchiaro sulla sinistra s'inventa un cross delizioso: doppio passo e traversone preciso a rientrare dentro l'area piccola, dove Pugno pizzica e il pallone diventa buono per Lopez, che in spaccata, però, non centra la porta, complice il miracoloso salvataggio del capitano friulano Bozza. Dopo 25' minuti di dominio sul piano del possesso da parte della Juventus, con l'intraprendenza di Bozza, ancora una volta fondamentale, l'Udinese si affaccia in attacco per la prima volta pericolosa con la punizione conquistata dallo stesso numero 16 sul fallo di Pugno, defilato e lontano sul lato sinistro di campo. Ed inizia il melodramma per Madama: battuta perfetta del classe 2008 Marello con il mancino, uscita dai pali da rivedere per Zelezny, che liscia clamorosamente e Del Pino ne approfitta, segnando con la porta sguarnita; inutile il tentativo di salvataggio sulla linea di Pugno. Le reazioni di bianconeri di Torino arrivano, ma in maniera tenue: un paio di tentativi di Savio, di cui uno murato dal solito Bozza (30'), una conclusione debole e centrale di Mazur dal limite (32'), ma nulla più. E all'Udinese sta benissimo così. Anzi, sfiora anche il doppio vantaggio al 41': retropassaggio avventato e sbagliato di Savio, Marello gli fiuta alle spalle, salta un difensore, ma la sua conclusione viene poi bloccata da due passi. Ma è questione di minuti, perché lo 0-2 arriva davvero al 43': Conti fraseggia nei 16 metri con Cosentino, che prova a calciare ma Verde mura; la deviazione diventa un assist per lo stesso Conti che, solissimo, sgancia la mina con il destro e fa sognare l'Udinese a Vinovo.
Innumerevoli i cross tentati dalla Juventus dalla fascia sinistra nei primi 10' minuti della ripresa e sempre il solito Savio si rende pericoloso, tuttavia senza mai colpire la porta. L'Udinese resta ordinata e stringe i denti ma, su un pallone perso da El Bouradi, la Juve si proietta in avanti con Finocchiaro, che serve Crapisto in area, il quale viene travolto dalla scivolata da parte di Shpuza. Pagnucco dal dischetto dimezza lo svantaggio al 12', aprendo il piattone con il sinistro e spiazzando Cassin. La Juve cambia sinfonia: l'intensità inizia a crescere, i friulani iniziano a soffrire e a spazzare palloni quasi alla cieca, e quando difendi con undici uomini sotto la linea del pallone, diventa dura. Verde serve corto Ripani, entrato per Mazur, fa crollare il castello difensivo dell'Udinese con una botta clamorosa da fuori area: prima una deviazione, poi il palo fanno sì che il tiro entri in rete al 25'. Dopo sette gare d'assenza, l'ex Pescara torna a giocare ed è subito decisivo, pareggiando i conti. Passano 120' secondi e la Vecchia Signora completa la rimonta con un'azione rocambolesca ma quasi identica l'azione che porta al vantaggio: Verde appoggia per Biliboc (sulla stessa posizione di Ripani), calcia da fuori e colpisce la traversa; da due passi Pugno a sua volta la colpisce di nuovo, ma la dea bendata è benevola, il pallone gli ritorna e in semirovesciata la ribadisce in porta il 3-2, completando la rimonta al 28'. Un recupero così si era già visto lo scorso 4 gennaio, sempre a Vinovo contro l'Inter: anche in quel caso, la Juventus perdeva 0-2, ma in 10 minuti è riuscita a riprenderla.
La Juve gestisce e subisce pochissimo, per non dire niente, e con un possesso palla accademico fa correre gli avversari che, nel frattempo, hanno scaricato le batterie. Dopo tre partite senza vittorie, la Vecchia Signora torna al successo seppur con tanti brividi e ritrova la zona playoff, piazzandosi momentaneamente al quinto posto. Continua anche la striscia positiva contro l'Udinese, che negli ultimi 10 confronti contro Madama non ha mai vinto (solo 2 pareggi). Curioso come gli ultimi tre trionfi in campionato sono arrivati sempre con il punteggio di 3-2, dato che dimostra da un lato la prolificità degli attaccanti juventini (terzi per reti segnate, 43), dall'altro la troppa leggerezza difensiva (33 gol subiti in 22 gare). Venerdì 31 gennaio, i ragazzi di Magnanelli saranno impegnati a Monza per allungare il distacco in classifica.
JUVENTUS-UDINESE 3-2
RETI (0-2; 3-2): 25' Del Pino (U), 43' Conti (U), 12' st rig. Pagnucco (J), 25' st Ripani (J), 28' st Pugno (J).
JUVENTUS (4-4-2): Zelezny 6, Savio 6.5, Martinez 6, Verde 6.5, Pagnucco 7 (42' st Nisci sv), Biliboc 6.5 (42' st Sosna sv), Crapisto 6.5, Mazur 5.5 (1' st Ripani 7), Finocchiaro 6.5 (32' st Merola 6.5), Pugno 7.5, Lopez Comellas 5.5 (23' st Di Biase 6). A disp. Radu, Boufandar, Ventre, Vacca, Rizzo, Ngana. All. Magnanelli 6.5.
UDINESE (3-5-1-1): Cassin 6, Olivo 6, Del Pino 7 (42' st Owusu sv), Bozza 7, Shpuza 5.5 (16' st Landolfo 6), El Bouradi 6, Conti 7 (37' st Polvar sv), Barbaro 5.5, Marello 7, Cella 5.5, Cosentino 6 (42' st Severino sv). A disp. Kristancig, Vinciati. All. Bubnjic 6. ARBITRO: Angelillo di Nola 6.5.
ASSISTENTI: Galigani di Sondrio e Peletti di Crema.
AMMONITI: Verde (J), Bozza (U), Conti (U), Barbaro (U).
NOTE: Calci d'angolo 4-1 in favore della Juventus.
JUVENTUS
Zelezny 6 A parte quell'uscita maldestra sul primo gol di Del Pino su cui avrebbe potuto e dovuto intervenire in maniera migliore, nel secondo tempo passa i 45' minuti osservando la partita, tranquillo e prendendosi un po' di freddo. Poco da fare sul gol di Conti, dove la difesa è rimasta piuttosto passiva.
Savio 6.5 Le sue sovrapposizioni sono state un must, una costante che hanno creato tantissimi pericoli alla retroguardia friulana. Peccato per la poca precisione sotto porta, altrimenti staremmo parlando di un gol segnato o forse anche due. Ha rischiato enormemente su un disimpegno all'indietro verso Zelezny, regalando la palla a Shpuza, che si era immolato in porta.
Martinez 6 Se Verde si è spinto di più in avanti, lui è incaricato a tenere equilibrata una linea difensiva piuttosto sfrontata in avanti. Cosentino viene sempre limitato e anticipato, tanti meriti sono suoi.
Verde 6.5 Partita coraggiosa e intraprendente da parte del classe 2007. L'assist per il gol di Ripani è il suo grazie ad una salita con cui si è creato spazio e superiorità numerica, poi poco dopo serve Biliboc che con un tiro scaglia la traversa e, successivamente, Pugno trova il gol. Il suo contributo, dunque, è stato fondamentale.
Pagnucco 7 Dal discetto non trema mai, con un rigore perfetto spiazza Cassin e riporta in partita la Juve. Svolge il solito lavorone sulla sinistra: tanti cross e tanta spinta, che ha messo a dura prova Shpuza. 42' st Nisci sv
Biliboc 6.5 Per un quarto d'ora abbondante del primo tempo è stato uno dei più attivi ed imprevedibili della Juventus, ma in seguito la difesa friulana riuscirà a limitarlo. Come un fulmine a ciel sereno, poi, quella botta dalla distanza e traversa, che ha creato scompiglio in area e ha portato al 3-2. 42' st Sosna sv
Crapisto 6.5 Come Biliboc, nel primo tempo la sua qualità nello stretto risulta essere una chiave per rompere l'equilibrio e gli spazi stretti dell'Udinese, che però riesce a fermarlo sempre sul più bello. Il rigore conquistato è la ciliegina sulla torta di un'ottima prova.
Mazur 5.5 Tante responsabilità sul secondo gol dell'Udinese, quando legge in ritardo la situazione, rimanendo fermo sulla conclusione avversaria. La reazione è timida: un tiro centrale, ma anche in mezzo al campo non riesce mai a trovare quelle linee e spazi per far colpire.
1' st Ripani 7 Quando entra, tutta la Juve cambia musica e ritmo: più bella, elegante e precisa. Non è una casualità. Dopo sette gare fuori dal terreno di gioco, entra e segna subito un gol meraviglia e decisivo. Si conferma essere, sempre di più, il vero cervello di questa squadra.
Finocchiaro 6.5 Una spina nel fianco per Shpuza, costretto sempre alle maniere forti per fermarlo, rischiando anche di farsi male nell'inseguimento. Nessuno riesce a fermare le sue sgasate, e quando rientra sul destro, la difesa friulana deve fare il possibile per non subire danni. Grazie ad un suo recupero e ad un filtrante per Crapisto, arriva il calcio di rigore.
32' st Merola 6.5 Con l'Udinese stanco, è un fattore in più per la Juve al fine di scaricare ancora di più le batterie avversarie. Sulla sinistra è un funambolo, propizia anche l'ammonizione di Barbaro e sovente si fa trovare in zona pericolosa vicino alla porta. Dopo il crociato, sembra essere tornato in grande forma.
Pugno 7.5 Nonostante l'errore sul fallo commesso che ha portato al gol del vantaggio, non si è mai tirato indietro. Si è visto spesso, infatti, nelle zone difensive per dare manforte ai suoi compagni, recuperando anche diversi palloni. Dunque, lo spirito di sacrificio non è mai mancato. E poi, il gol decisivo è il suo: con grande fiuto, si fa trovare pronto nell'area piccola, pure dopo la traversa colpita è lesto ad approfittarne e a buttare la sfera in rete.
Lopez Comellas 5.5 C'è da dire che è stato servito dai compagni con il contagocce, ma ha avuto due ottimi palloni nell'area tra primo ed inizio secondo tempo che avrebbe dovuto spingere in rete. Pecca il poco cinismo sotto porta, che sotto di due reti, sarebbe stato cruciale.
23' st Di Biase 6 Qualche corsa verso i portatori di palla e pochi palloni ricevuto. Non l'ingresso perfetto, ma la Juve si è concentrata maggiormente a congelare il possesso dopo il 3-2, che a segnare altri gol.
All. Magnanelli 6.5 Dopo un primo tempo di totale blackout, i suoi ragazzi escono fuori nella ripresa con tanta qualità e intensità, ribaltando in questo modo la gara. La domanda sorge spontanea: perché questa Juve ha due versioni così antagoniste fra loro?
UDINESE
Cassin 6 Dopo un primo tempo in cui è stato spettatore e di occasioni pericolose non gliene sono mai capitate contro, nella ripresa, al contrario, succedono una dietro l'altra. Prima il rigore, poi il rimpallo e ancora la traversa. Insomma, poco fortunato.
Olivo 6 Da quel lato sfuggono troppo facilmente Finocchiaro e Pagnucco, che non sempre vengono fermati lontano dalla porta, anzi. Non benissimo anche sul rigore subito: fuori posizione, Shpuza è stato costretto a stringere in ritardo e a commettere fallo.
Del Pino 7 Trova il gol che apre la gara con un ottimo guizzo sugli sviluppi di una punizione, e non era facile vista la posizione non troppo centrale e con tanti uomini davanti. Bene anche sul corpo a corpo con Lopez: lo spagnolo è stato pressoché annullato. 42' st Owusu sv
Bozza 7 Nel primo tempo è un'iradiddio. Si sovrappone in modo forsennato ed è colui che, più di tutti, crea insidie nella metà campo offensiva. I suoi break, infatti, non vengono mai letti dalla difesa bianconera, che non riesce mai a fermarlo. Conquista la punizione per lo 0-1, salva in extremis un tentativo di Savio e si prende in mano tutta la squadra con grande leadership e intraprendenza.
Shpuza 5.5 Si deve inventare qualche modo per provare a fermare Finocchiaro, che dal primo all'ultimo gli sfugge costantemente via. E alla fine il modo lo trova, ma su Crapisto, con una scivolata ai limiti della scelleratezza, direttamente sull'uomo e con tanto di proteste. Poco prima rischia anche di farsi male. Gutierrez comprende le difficoltà dell'albanese e lo sostituisce.
16' st Landolfo 6 Pochi cambiamenti notevoli e determinanti. Con qualche corsa prova ad infastidire il possesso juventino, anche se non si fa notare particolarmente, né in negativo ma nemmeno in positivo.
El Bouradi 6 Qualche guizzo, un paio di recuperi e la brutta palla persa che condurrà al rigore bianconero. Una partita complicata, senza grossi squilli.
Conti 7 È il vertice basso di quest'Udinese, che si affida a lui per riportare l'ordine nella manovra. Non sempre la precisione gli è amica, ma nel momento più importante riesce a trovare il gol dopo un bell'uno due con Cosentino. 37' st Polvar sv
Barbaro 5.5 Interessante la posizione assunta nel primo tempo, quasi da trequartista, per cercare di abbassare il raggio d'azione di Crapisto, che però poi inizia a salire in cattedra. L'8 friulano, infatti, non riuscirà a prendergli le misure, lasciandogli troppo spazio e concedendogli spazio.
Marello 7 È ancora un sedicenne, ma si comporta da veterano nel centrocampo dell'Udinese. Un mancino che brilla, anche in quest'occasione con il grande assist su punizione, e tante trame interessanti create. In questa squadra, è uno dei prospetti più interessanti.
Cella 5.5 Inizia la gara vicino a Cosentino, poi si abbassa quasi da sotto punta per cercare di supportare il compagno. Tuttavia, non riesce mai ad assumere una posizione costante all'interno dello scacchiere tattico friulano e le sue tracce scompaiono lentamente.
Cosentino 6 Cerca di tenere botta contro i difensori bianconeri e prova a far salire quanto più possibile la sua squadra, grazie a qualche sponda e ad alcuni palloni protetti con il suo fisico. Viene anche sacrificato molto nel momento di maggior spinta della Juventus, andando a difendere dietro la linea della palla. 42' st Severino sv
All. Gutierrez 6 Nel primo tempo l'impressione era quella che davvero l'Udinese avrebbe potuto compiere l'impresa, ma poi arriva un calo drastico e netto nella ripresa, quando la Juve sale in cattedra con tutta la sua qualità. Peccato perché i due gol di vantaggio erano un buon distacco, ma non dava la certezza, che forse aleggiava nei pensieri dei calciatori friulani dopo i primi 45'.